Anteprima

Far Cry 4

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a cura di Forla

Tra i vari titoli che abbiamo avuto modo di testare alla Gamesweek 2014 era presente anche Far Cry 4. La build testata ci ha soddisfatto pienamente a livello di solidità, dimostrando un grado di sviluppo più avanzato rispetto a tanti altri titoli presenti in fiera. La location di Kyrat appaga l’occhio e, seppur la zona di gioco fosse limitata, ci è stato assicurato che ogni luogo visibile sarà anche raggiungibile. Il gioco ha da sempre vantato la possibilità di essere affrontato con il metodo che più si confà allo stile del giocatore, sia esso brutale e diretto o furtivo. Come a rimarcare questa meccanica fondamentale, la demo ci ha offerto la possibilità di assaltare un fortino presidiato e di farlo sperimentando tre tipi di approccio.
A dorso di elefante, Snake style o sul “Ciao volante”
Queste le tre modalità proposte dagli sviluppatori per darci modo di prendere possesso della piccola roccaforte strenuamente difesa dai soldati.
Il primo approccio è probabilmente quello più caciarone e diretto, nonché esaltante dal punto di vista del gameplay. Ci è bastato avvicinarci ad uno dei grossi animali che si stavano placidamente abbeverando presso la riva di un laghetto, per potervi saltare in groppa. Una volta preso il controllo della bestia l’abbiamo diretta a spron battuto verso il portone di legno del forte. Dopo aver caricato a testa bassa e ridotto il cancello in schegge (anche con l’aiuto della doppietta) si è portata la devastazione su larga scala tra le file dei soldati. La nostra cavalcatura ha dimostrato un’indole particolarmente aggressiva per un erbivoro, calpestando senza pietà i nostri nemici e, se abbastanza vicini, afferrandoli con la proboscide e scagliandoli via. E’ stata aggiunta inoltre la possibilità di fare fuoco direttamente dai veicoli, dorso di elefante compreso. 
Il secondo metodo era prettamente furtivo e ci ha visto scalare le mura dell’avamposto attraverso l’uso di un rampino. Una volta raggiunta la sommità del muro di cinta  è stato possibile mietere vittime guardando attraverso l’ottica di un fucile da cecchino dotato di silenziatore. Come arma di backup abbiamo avuto modo di sperimentare una balestra a ripetizione, precisa e letale sulla breve distanza ma praticamente inutile negli ingaggi con bersagli lontani. Questo tipo di approccio richiede una precisione degna di uno stealth game, in quanto, una volta scoperti, le nostre bocche da fuoco si sono rivelate poco adatte a sostenere uno scontro a viso aperto.
L’ultimo metodo che abbiamo testato era basato sull’uso di un veicolo volante ultraleggero ribattezzato dal buon Pregianza “il Ciao dell’aria”. Perfettamente in linea con il suo titolo acquisito, questo girocottero ci ha permesso di sorvolare il fortino e bombardarlo dall’alto attraverso un lanciagranate potente ma impreciso. Anche in questo caso abbiamo apprezzato la possibilità di fare fuoco mentre si guida, anche se il multitasking guida/attacco è risultato complesso, rendendoci un bersaglio fin troppo appetibile e fragile per gli aggressivi militari a difesa del nostro obiettivo.

Squadra che vince non si cambia, si migliora
Di Far Cry 4 si è discusso in merito a quanto forse fosse più consono parlare di un Far Cry 3.5. Durante il live tenuto presso la Gamesweek, che potete trovare in replica sul nostro canale Youtube, è stato ribadito come sia volontà degli sviluppatori mantenere intatte le meccaniche che identificano il brand, facendo delle aggiunte e limando dei particolari, senza però intaccare la riconoscibilità del titolo. Della demo provata abbiamo avuto modo di apprezzare vari fattori: ovviamente le possibilità di adottare approcci differenti in primis, ma anche la diversificazione del pack di armi fornito in base alla modalità scelta. Ogni bocca da fuoco ha dimostrato di avere un proprio carattere, un peso ed una gittata differente, caratteristiche molto ben implementate. Si è notato un autoaim forse un po’ troppo marcato soprattutto durante la modalità Ride, ma non mettiamo in dubbio la possibilità di livellarlo o disabilitarlo dalle opzioni. Avere ragione dei soldati a difesa del forte comunque non è stata una passeggiata e l’intelligenza artificiale ci è sembrata buona: aggressiva al punto giusto e pronta a circondarci non appena gliene viene fornita l’occasione. 
Dal punto di vista tecnico il titolo sembra a buon punto e non abbiamo notato cali di frame in grado di minare la godibilità dell’esperienza. Anche se non in grado di farci gridare al miracolo il motore grafico si difende bene, il colpo d’occhio sui paesaggi di Kyrat è gradevole ed effetti come lo sventolio delle bandiere a seguito dell’onda d’urto provocata dal colpo di mortaio ci hanno lasciato piacevolmente soddisfatti.
Certo ancora qualche bug si fa ancora notare, come un soldato che dopo morto continuava a “nuotare” incastrato in una barricata di scacchi di sabbia, ma non dubitiamo che al momento della release il gioco sarà solido e divertente.

– Possibilità di giocarlo con diversi approcci

– Ambientazione con ottime potenzialità

– Fondato sulle solide basi del predecessore

Far Cry 4 rinnova la sua formula solo parzialmente, facendo tesoro delle meccaniche che contraddistinguono il brand e migliorando vari aspetti del suo predecessore senza stravolgerne completamente la formula. La location ispirata, la caccia e la sua natura free roaming ne garantiranno sicuramente una buona longevità. Al contempo, la possibilità di affrontarlo in diversi modi darà la possibilità al giocatore di apprezzare il gameplay nelle sue diverse sfaccettature ed adottando l’approccio che più si adatta al proprio stile.

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