Recensione

Yo-Kai Watch 2 Psicospettri - La recensione della versione definitiva del JRPG Level 5

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Dopo due capitoli in meno di ventiquattro mesi, e con l’evidente intenzione di dare al brand il lustro di cui gode in Giappone, dove il terzo episodio ha venduto benissimo, Level 5 propone all’utenza 3DS Yo-Kai Watch 2 Psisospettri, versione definitiva del secondo episodio della saga dedicata agli spettri della tradizione folkloristica giapponese.
Sulla falsariga dei Pokemon, quindi, la software house giapponese propone una summa del meglio offerto dalle due versioni di Yo-Kai Watch 2 (Spiritossi e Polpanime), ribilanciando alcuni aspetti del gameplay ed aggiungendo contenuti e feature inedite.
Basterà a conquistare il pubblico anche stavolta?
Amnesia, amore mio
L’antefatto narrativo e il susseguente svolgimento non sono stati modificati: Nathan (nome di default che può essere modificato a piacimento), dopo gli eventi del primo episodio, padroneggia benissimo il suo Yo-Kai Watch ed ha imparato a convivere con i suoi amici nella quotidianità, ma, durante le vacanze estive successive, tre dispettosi Yo-Kai, dall’apparenza di anziani, dalle sembianze di anziani, rubano al nostro la memoria e il suo prezioso orologio nel bel mezzo della notte.
Al risveglio, ovviamente, il protagonista riprende la sua vita come da consuetudine, rivivendo, come in un loop, tutti gli avvenimenti che lo hanno portato ad incontrare Whisper, Jibanyan e tutti gli amici della prima avventura: con questa, quindi, saranno tre le volte che i giocatori più affezionati del brand saranno chiamati a rivivere le medesime fasi di gioco iniziali, con tutto ciò che questo comporta.
Sebbene la trama non sia mai stata al centro dell’esperienza di gioco offerta dal prodotto Level 5, dispiace questa pigrizia da parte del team di sviluppo, perché l’intreccio del primo capitolo, per quanto semplice, aveva charme e sapeva farsi apprezzare, soprattutto dai giocatori più giovani.
All’iniziale, fortissima sensazione di deja vu, però fanno da contraltare una manciata di nuove cutscene sparse lungo la storia principale, e, se la memoria non ci inganna, l’arricchimento di alcune scene animate preesistenti con spezzoni inediti, quantomeno per il territorio europeo.
Segnaliamo anche la presenza, tra le nuove missioni secondarie esclusive di Psicospettri, un paio dedicate a Whisper, inseparabile coprotagonista, utili ad approfondire la sua figura e a renderlo verosimilmente ancora più simpatico ai fan del franchise: niente di memorabile, beninteso, ma l’amore del team di sviluppo per la loro creatura traspare anche da questi dettagli, apparentemente secondari.
Riveduto, corretto ed ampliato…ma non troppo
Un vecchio adagio recita “squadra che vince non si cambia” ed in effetti, considerando il battage pubblicitario e la serie animata a fare da traino al videogioco anche qui in Italia, il brand Yo-Kai Watch si è iscritto nel novero dei titoli preferiti dai videogiocatori più giovani, e, come tale, non necessitava di grandi stravolgimenti né a livello di gameplay né a di presentazione visiva.
Psicospettri si rivela da subito un capitolo molto conservatore, che non si arrischia a cambiare le carte in tavola rispetto a Spiritossi e Polpanime ma gioca la carta del bigger and better, aggiungendo contenuti nella forma di nuovi boss, nuovi Yo-Kai con cui stringere amicizia e nuove location da visitare.
Lasciando immutato il combat system, semplice ma frenetico, e le meccaniche che regolano la cattura degli Yo-Kai, che vanno ancora presi per la gola, offrendo loro il cibo preferito, Level 5 si è piuttosto concentrata sui contenuti, ampliando la modalità Yo-Kai Blasters, che si fregia ora di tre boss inediti, ed aggiungendo alla formula dungeon e Yo-kai inediti, così da stuzzicare il prurito collezionistico dell’utenza.
A tal proposito, i fan più affezionati del franchise apprezzeranno la possibilità di farsi amici quindici Yo-Kai spettrali, precedentemente affrontabili in combattimento ma non arruolabili nei ranghi del proprio team: le loro abilità ed il modo peculiare in cui si comportano sul campo di battaglia li rendono un’aggiunta gradita al già nutrito roster, e siamo sicuri che chi ha completato il titolo base si precipiterà a cercarli.
Della dozzina di missioni secondarie del tutto inedite di cui Psicospettri si fa latore, detto di quelle dedicate a Whisper, abbiamo apprezzato particolarmente quella che svela le origini di Darknyan, dietro la quale, sorprendentemente, si cela un discreto lavoro di scrittura, tanto quanto ci siamo divertiti con i dungeon esclusivi per tutti i possessori di uno dei due titoli base.
Noi avevamo sulla nostra console i dati di salvataggio della recensione di Spiritossi, e questi, una volta riconosciuti dal software, ci hanno dato accesso ad un paio di labirinti inediti, peraltro dalla difficoltà media superiore a quella (invero molto bassa) del resto del gioco.
Allungano la lista delle novità una serie di nuove location visitabili, tra le quali il Villaggio Gera Gera merita una menzione particolare, e cinque boss fight inedite nascoste tra le pieghe delle numerosissime missioni affrontabili: i completisti e tutti coloro che si vantano di aver fatto amicizia con tutti gli Yo-Kai presenti in Spiritossi e Polpanime, insomma, avranno parecchio da vedere e da giocare, sebbene la sensazione di deja-vu si faccia preponderante in certi frangenti.
Rehash
Stante l’ottimo multiplayer online, che torna immutato dal secondo capitolo con la possibilità di sfidare i propri amici e scambiarsi Yo-Kai rari manco fossero figurine Panini, il comparto tecnico di Psicospettri è mosso dal medesimo motore che c’era dietro a Spiritossi e Polpanime, con tutto ciò che ne consegue in termini di resa cromatica, costruzione poligonale e comparto animazioni, tutte di buon livello per una console come 3DS.
Una menzione d’onore va piuttosto al design degli Yo-Kai Spettrali e ai boss inediti, che mantengono quanto di buon Level 5 aveva già fatto vedere fin qui, e per la longevità complessiva, ulteriormente impreziosita dalle aggiunte esclusive di questa versione: chi volesse portare a termine il centinaio di missioni totali non impiegherà meno di venticinque/trenta ore, un totale leggermente superiore a quello dei due episodi regolari.
Se, in due parole, il comparto tecnico ed artistico della serie fin qui vi è piaciuto, Psicospettri non vi farà di certo cambiare idea.

La versione definitiva di Yo-Kai Watch 2

Quest inedite, nemici aggiuntivi e nuovi Yo-Kai…

Ancora uno dei migliori JRPG sul mercato per i più giovani

Notevole riciclo di contenuti

…ma nessuna di queste giustifica l’acquisto per chi ha giocato Spiritossi o Polpanime

7.5

Come per altre edizioni “definitive” viste tanto su console casalinghe quanto su portatili, Yo-Kai Watch 2 Psicospettri si propone come la versione migliore del JRPG collezionistico di Level 5, il perfetto punto di ingresso nella serie per tutti coloro che hanno fin qui resistito al fascino degli spiritelli dispettosi del folklore nipponico.

Tuttavia, considerando anche che il gioco viene venduto a prezzo pieno, non ci sentiamo di raccomandarlo senza remore a coloro i quali avessero già terminato il gioco base: le nuove missioni, gli Yo-Kai aggiuntivi e i boss inediti sono tutti gradevoli, ma non bastano, da sole, a giustificare l’esborso, a nostro avviso.

Adesso non resta che attendere notizie sulla localizzazione di Sushi e Tempura, il terzo episodio che ha spopolato in Giappone.

Voto Recensione di Yo-Kai Watch 2 Psicospettri - La recensione della versione definitiva del JRPG Level 5 - Recensione


7.5