Recensione

War Thunder

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a cura di LoreSka

Il mondo dei giochi free-to-play è fatto di gioie e dolori. Ma soprattutto di dolori. Dobbiamo ammetterlo: oggigiorno, quando sentiamo parlare di free-to-play, iniziamo a storcere il naso e a procedere con molta, moltissima cautela. Perché se, da un lato, è vero che sotto questo particolare modello economico si nascondono delle vere e proprie gemme videoludiche, è anche vero che il mare dei free-to-play è denso di prodotti scadenti e pensati per mungere i portafogli dei giocatori.
Oggi, per nostra fortuna, vi parliamo di una delle poche gemme: War Thunder. Questo gioco uscì a Ferragosto di due anni fa, determinato a inseguire il successo di Word of Tanks ma spostando l’attenzione sugli aerei della seconda Guerra Mondiale. Ai comandi dello sviluppo del gioco, infatti, ci sono i Gaijin, studio di Mosca che ha portato sui nostri schermi alcuni fra i giochi di volo semi-arcade più apprezzati degli ultimi tempi, tra cui l’eccellente IL-2 Sturmovik: Birds of Prey. Gaijin, nel corso degli ultimi due anni, ha trasformato in maniera radicale il proprio gioco arrivando ad includere i carri armati e una modalità simulativa, fornendo al giocatore un’esperienza a tutto tondo che, a due anni di distanza dal lancio, continua a sorprenderci.
Battaglie intelligenti
Il segreto del successo di War Thunder, come detto, risiede nell’enorme varietà di contenuti offerta al giocatore. Due diverse modalità di gioco – carri e aerei – così differenti tra loro da rappresentare quasi due giochi a se stanti, le quali si diramano a loro volta in battaglie realistiche e battaglie arcade, con regole e comportamento dei mezzi che cambiano in maniera radicale. E poi ancora, tornei, battaglie storiche, battaglie personalizzate, eventi. War Thunder è un gioco completo, un titolo così denso di contenuti da tenere testa ai normali giochi retail.
Iniziamo dagli aerei, vero fiore all’occhiello dell’esperienza e terreno in cui i Gaijin sanno mettere in mostra i propri punti di forza. La modalità arcade, la più giocata, consente di entrare in battaglie mordi e fuggi della durata media inferiore ai 10 minuti, con obiettivi che variano di partita in partita. Il deathmatch tra aerei, modalità su cui la concorrenza a marchio Wargaming.net ha puntato per il suo World of Warplanes, viene qui ridotta a una delle tante partite disponibili, ed è per la verità piuttosto rara. War Thunder è infatti un gioco estremamente tattico, in cui – spesso – l’obiettivo riguarda la conquista di una porzione di spazio aereo, di uno o più campi di aviazione o la distruzione delle forze nemiche terrestri. Avete capito bene: distruggere gli altri aerei non è teoricamente necessario per vincere la partita, ma il dogfighting nasce spontaneo nei cieli in prossimità degli obiettivi. La presenza di caccia e bombardieri modifica l’assetto delle partite, obbligando di fatto i giocatori ad assumere dei ruoli di attacco e di difesa. Anche in modalità arcade, nonostante un po’ di caos fisiologico e un certo numero di giocatori che si limita a sparare a tutto quello che si muove, si possono mettere in pratica vere e proprie tattiche che, spesso, pagano con ottimi risultati in classifica. In modalità arcade, inoltre, il giocatore ha la possibilità di utilizzare più di un equipaggio: in caso di abbattimento del proprio velivolo, infatti, il giocatore può rientrare in battaglia con un altro aereo e continuare a giocare. Non vi è il rischio, dunque, di partite della durata di pochi secondi a causa di un impatto in volo o di uno scontro particolarmente sfortunato.
In modalità realistica, invece, le cose cambiano profondamente. In primo luogo, il gioco fa uso di un modello di volo semi-realistico, che costringe il giocatore a prestare più attenzione alle proprie manovre e lo mette faccia a faccia con i limiti fisici dell’aeromobile, obbligandolo inoltre a decollare dal campo di volo all’inizio di ogni partita. In secondo luogo, tutte le assistenze allo sparo tipiche della modalità arcade – come l’hud e il calcolo della deflessione del tiro – spariscono. Il velivolo, inoltre, resiste a un numero infinitamente più basso di colpi, aumentando in maniera sensibile la difficoltà di gioco e costringendo il giocatore ad atterrare alla base per riparare gli eventuali danni. Inoltre, non vi è la possibilità di respawnare. Purtroppo gli sviluppatori non hanno voluto andare fino in fondo con la simulazione, introducendo molti compromessi che impediscono ai maniaci dell’aviazione di godersi appieno il controllo del proprio aeromobile. Anche se tutte le strumentazioni interne all’abitacolo funzionano, mancano diverse opzioni che, tuttavia, saranno notate solo dai veri maniaci del volo.
La dicotomia tra arcade e simulazione si applica anche ai carri armati, ma con alcune differenze importanti. In modalità arcade il gioco attiva alcune assistenze alla mira che consentono con un semplice colpo d’occhio di calcolare l’alzo del proprio cannone e di mirare ai punti deboli del tank avversario. Le diverse tipologie di proiettile agiscono in maniera diversa sulla corazza dei nemici a seconda della tipologia di carro armato, della distanza di tiro e dell’angolo con cui il proiettile giunge a destinazione sul bersaglio. In generale, in modalità arcade il gioco è molto più permissivo, ed è piuttosto difficile uccidere un’unità avversaria con un solo colpo. I veicoli danneggiati richiedono di essere riparati, e non è raro ritrovarsi immobilizzati a causa della morte di un membro dell’equipaggio o della rottura di un cingolo. Vi sono poi diverse opzioni secondarie che consentono, ad esempio, di attivare gli estintori in caso di incendio o di chiamare un attacco dell’artiglieria per stanare i nemici o costringerli ad interrompere la loro avanzata. Il tutto si completa con la possibilità di utilizzare un aereo per un breve periodo di tempo, mostrando la possibilità di War Thunder di mescolare i due giochi racchiusi in questo marchio all’interno di un unico campo di battaglia. In modalità arcade si hanno a disposizione 2 respawn (per un totale di 3 carri), mentre per la modalità realistica si ha solitamente a disposizione un solo carro: uccidendo altre unità e ottenendo punti battaglia è possibile respawnare, con il risultato che nelle fasi più avanzate della battaglia solo i giocatori più abili (o più prudenti) restano in campo. In modalità realistica scompaiono tutte le assistenze alla mira, mentre gli aerei possono essere scelti come una normale unità e attivati come un normale respawn, a patto di raggiungere un numero sufficientemente alto di punti battaglia. Anche in questo caso il livello simulativo non è certo elevatissimo, e mancano una serie di feature richieste dalla community, tra cui la possibilità di attivare la vista interna del carro armato.
A portata di mouse e tastiera
Gaijin ha scelto un sistema di controllo piuttosto intuitivo per carri e aerei, che possono essere controllati con mouse e tastiera in maniera non dissimile da un qualunque sparatutto. È evidente che gli sviluppatori abbiano costruito il gioco attorno a questo sistema di controllo, che risulta da subito il più pratico e il più competitivo. Anche se avete a disposizione un joystick e una pedaliera, non otterrete alcun vantaggio tattico in battaglia: sebbene manovre come la scivolata d’ala e manovre evasive siano di difficile realizzazione con mouse e tastiera, la lenta risposta di un joystick vi pone immediatamente in svantaggio rispetto alla maggior parte dei giocatori. Anche da questo punto di vista, dunque, gli amanti della simulazione storceranno il naso. Su PS4, invece, il pad ben si adatta al gioco, senza tuttavia eccellere. Fortunatamente le versioni PS4 e PC – pur condividendo gli account – non consentono di giocare in cross play: a causa del sistema di controllo, infatti, gli utenti PS4 non avrebbero scampo contro gli utenti PC.
Il modello economico
War Thunder fa uso di un complesso sistema di gestione dell’esperienza e di tieraggio di carri e aerei. Una volta selezionata la propria nazione (cinque per gli aerei e tre per i carri, che diventeranno presto quattro) si inizia a combattere con delle unità di base. Battaglia dopo battaglia si iniziano ad accumulare punti esperienza, punti esperienza liberi, punti equipaggio e leoni d’argento. Sembra complicato, e in effetti lo è: i punti esperienza sbloccano nuove unità e consentono di potenziare il proprio veicolo o velivolo, i punti esperienza liberi possono essere utilizzati per accelerare il processo di potenziamento attraverso la spesa di valuta reale, i punti equipaggio modificano le abilità di ciascuno dei membri del nostro equipaggio e i leoni d’argento sono la valuta necessaria per comprare nuovi mezzi, nuove componenti e per sbloccare e addestrare nuovi equipaggi. Infine, vi è la valuta gold, le aquile d’oro, che si pagano con moneta reale e consentono di accelerare quasi tutti i processi di potenziamento, di acquistare mezzi esclusivi e, naturalmente, di acquistare un abbonamento premium che raddoppia i punti esperienza e la valuta ottenute durante le partite.
War Thunder è gratis e, in teoria, non richiede di investire un solo centesimo per giocare, ed è possibile iniziare a divertirsi senza spendere soldi. Gli aerei e i carri acquistabili con moneta reale offrono qualche vantaggio, ma non sono certo imbattibili e, in generale, è l’abilità del giocatore a fare davvero la differenza. Se, tuttavia, il gioco vi piace e avete intenzione di giocare con costanza, l’abbonamento premium è una scelta obbligata per ottenere un numero ragionevole di mezzi, così come è caldamente consigliato acquistare almeno un pacchetto di punti equipaggio prezzo di circa 1 euro. Mantenere la propria passione per War Thunder non è caro: parliamo di una spesa di 50-60 euro all’anno, che tuttavia si può facilmente dimezzare con le offerte speciali attive di tanto in tanto sul sito ufficiale del gioco. La community è attiva e frizzante, e in Italia è in costante crescita (anche noi, nel nostro piccolo, stiamo cercando di creare il nostro squadrone di War Thunder, e naturalmente siete invitati a partecipare).

– Enorme varietà di contenuti

– Produzione di ottima qualità

– Modello free-to-play ben implementato

– Evoluzione lenta senza account premium

– Un po’ troppo permissivo in modalità simulativa

8.0

War Thunder è, oltre ogni ragionevole dubbio, uno dei migliori free-to-play disponibili sul mercato. Curato, costantemente supportato dai propri sviluppatori, con una community numerosa e straordinariamente attiva, War Thunder è un gioco che dovreste provare almeno una volta. Farsi catturare è piuttosto facile, e i costi di gestione del gioco sono più che onesti. Vi consigliamo di scaricarlo e di provare con le vostre mani la qualità di questo prodotto: non ve ne pentirete.

Voto Recensione di War Thunder - Recensione


8