Anteprima

WWE Legends of Wrestlemania

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a cura di AP

Per molti gli anni d’oro del wrestling professionistico coincidono con gli anni Ottanta e Novanta. Nonostante oggi lo spettacolo offerto si sia evoluto attraverso match a stipulazione speciale e trame (o meglio feud) degne di una soap opera in cui i protagonisti combattono dall’inizio alla fine, in quegli anni si poteva contare su veri e propri eroi del ring, lottatori capaci di incollare allo schermo ogni fan tenendolo con il fiato sospeso ogni volta che c’era un’entrata sul ring. Chiamarli atleti, stuntmen, attori o un bizzarro mix di queste tre categorie per molti di quei personaggi appare riduttivo. THQ ha sempre saputo quanto il pubblico sia affezionato a queste Leggende e in tutti i suoi titoli della serie Smackdown Vs RAW ha cercato di inserirne sempre alcune, lasciandone però irrimediabilmente fuori molte altre. Con questo Legends of Wrestlemania le cose però sembrano andare diversamente.

Real AmericanLa prima cosa che balza agli occhi provando la demo mostrata dagli sviluppatori è il desiderio di trasportare indietro nel tempo tutti quelli che, magari da piccoli, hanno assistito agli show più importanti di questo particolare sport/spettacolo. Oltre alle classiche modalità che caratterizzano ogni gioco di wrestling degno di questo nome, il cuore pulsante di questa produzione Jakks Pacific consiste in una sorta di revival in cui potrete prendere parte a tutti i più grandi eventi apparsi nelle prime quindici edizioni di WrestleMania, Main Event primo per importanza e per questo più ambito. Quello che è stato mostrato e sul quale si basano le immagini che sono state distribuite è quasi interamente dedicato al match principale di WrestleMania III, in cui si fronteggiarono due vere e proprie Leggende del ring quali Hulk Hogan e il titanico francese Andre The Giant. Prima del match ci verranno mostrati diversi filmati dell’epoca in cui i due combattenti si lanciavano accuse e sfide. Passando dalla realtà ai modelli composti di poligoni assisterete alle entrate dei lottatori che, come sempre, vengono accompagnati sul ring dalle loro movenze peculiari, dalla loro canzone d’entrata e, nel caso del lottatore francese, anche del suo manager, quel Bobby “The Brain” Heenan che con le sue giacche stravaganti e il suo megafono ha “truccato” un’infinità di match.Una volta entrati, suonata la campanella l’incontro ha inizio e, per accrescere l’aria di sfida che si respira, saranno presenti dei veri e propri obiettivi da conseguire durante il match solitamente cercando di farci eseguire mosse e contromosse identiche a quelle eseguite nell’incontro reale tenutosi al Silverdome di Pontiac nel Michigan nel lontano 1987. Così facendo otterrete punti extra utili per sbloccare gli altri eventi che costellano il titolo THQ e che ci porteranno ad affrontare altri incontri memorabili. Ad oggi sono state mostrate immagini di The Rock e di Stone Cold Steve Austin, ma il numero totale di superstars che troveremo nel titolo completo ammontano a più di quaranta.

Gameplay da anni OttantaAvendo già immesso sul mercato un titolo come Smackdown Vs RAW, THQ ha pensato di modificare le meccaniche di gioco di questa nuova uscita, cercando di differenziare non solo i protagonisti sul ring, ma anche il modo di affrontare questi storici incontri. Il sistema di prese basato sullo stick analogico destro e sui tasti dorsali è stato quindi abbandonato in favore di un sistema decisamente meno complesso. I colpi, le prese, le mosse speciali e le interazioni con lo scenario avverranno tramite la pressione dei quattro tasti principali del controller. Molte azioni saranno contestuali e molte altre cambieranno in base alla direzione in cui muoverete il vostro wrestler. Ciò rende i combattimenti decisamente più immediati ma, per quel che si è visto, anche meno dinamici lasciando meno spazio all’improvvisazione. Molte delle azioni che andranno eseguite per sbloccare gli obiettivi di cui abbiamo parlato nel capitolo precedente potranno essere portati a termine solo inanellando una serie di mosse anche attraverso dei quick time events, che seppur spettacolari potrebbero spezzare troppo il ritmo di gioco. Questo tipo di gameplay rende questo prodotto molto particolare poiché sembra di giocare ad un titolo di quel periodo, in cui però la tecnologia utilizzata per rappresentare il tutto, è quella attuale.Per quanto riguarda il comparto tecnico le animazioni e i modelli poligonali sono buoni, sebbene, soprattutto questi ultimi, sembrino puntare meno del solito sul fotorealismo a cui la serie principale WWE ci ha abituati. Ottime le musiche di entrata sul ring dei vari atleti e buoni gli effetti sonori che abbiamo potuto ascoltare, anche se l’originalità non la fa certo da padrone. Un po’ straniante, invece, la telecronaca che commenta il match: purtroppo per vari motivi non è stato possibile recuperare i mitici commentatori di un tempo e quindi le voci che si esalteranno ad ogni vostra mossa saranno quelle che hanno già partecipato ai vari Smackdown Vs RAW. Chiedere che fosse il mitico Dan Peterson a commentare le nostre imprese sarebbe stato troppo, però sognare è ancora lecito…Per il comparto multiplayer è confermato un multiplayer locale fino a quattro giocatori e la possibilità di sfidarsi online attraverso i network delle rispettive console. Nulla è trapelato per quanto riguarda le opzioni, i tipi di match e il numero di giocatori massimo.

Considerazioni finali

Nonostante manchino circa due mesi alla pubblicazione del titolo sono ancora poche le informazioni trapelate a riguardo dei lottatori presenti e delle modalità che andranno ad arricchire il pacchetto. C’è chi parla di Steel Cage Match, ma ci auguriamo che la varietà che ha sempre contraddistinto la serie “maggiore” torni anche per celebrare queste Leggende. La cura al dettaglio sembra esserci, il numero di lottatori anche, mentre la giocabilità avrebbe bisogno di una prova più approfondita per poter essere promossa o bocciata. Per fare ciò bisognerà aspettare fine Marzo sperando che la vena nostalgica di cui questo prodotto è carico, non sia solo uno specchietto per le allodole, ma un ulteriore incentivo per rivivere i momenti salienti di quindici anni di wrestling.