Anteprima

Valkirya Chronicles Remastered

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a cura di erik369

L’ormai lontano 2008 fu contraddistinto dall’arrivo sul mercato di un titolo molto particolare, in grado di unire meccaniche da jrpg a quelle degli strategici, ponendo il tutto sullo sfondo di un conflitto armato. Valkyria Chronicles si dimostrò un titolo di grande qualità, in grado di ritagliarsi una nicchia di irriducibili appassionati. Sono passati ben otto anni da allora, e quegli stessi appassionati attendono ancora l’arrivo di un seguito degno per console casalinghe, la cui venuta sembra ormai essere non troppo distante. Valkyria: Azure Revolution arriverà nel corso di quest’anno in Giappone, mentre noi occidentali dovremo accontentarci dell’ennesimo porting di Valkyria Chronicles, questa volta su PS4. Gli anni trascorsi si saranno dimostrati clementi con Welkin ed Alicia?

Fight for freedomIl contesto narrativo di Valkyria Chronicles era, e rimane tutt’ora, alquanto singolare, non tanto per le tematiche trattate, quanto piuttosto per lo stile con cui esse vengono presentate. Le crudeltà e gli orrori della guerra vengono contrapposti alla spensieratezza tipica dei giochi di ruolo giapponesi, ponendo il giocatore davanti ad una continua alternanza tra momenti leggeri ed ilari, ad altri più cupi e drammatici. Sebbene questo accostamento possa inizialmente sembrare poco compatibile, il risultato finale ha stupito in molti, contribuendo alla creazione di un’esperienza narrativamente unica, la cui intensità aumenta di pari passo con il suo proseguimento. Eviteremo di scendere nei dettagli (in sede di review avremo modo di farlo per bene), ma vi possiamo già assicurare che narrativamente Valkyria Chronicles riesce ad esercitare sul giocatore lo stesso appeal che lo caratterizzava al momento della sua uscita.Anche nel gameplay Valkyria Chronicles si è confermato come qualcosa di estremamente singolare, in grado di unire meccaniche appartenenti a generi diversi per creare qualcosa di tanto funzionale quanto divertente da giocare. Un numero decisamente elevato di battaglie, ognuna diversa dall’altra, consentono al giocatore di adottare strategie sempre diverse, sfruttando le peculiarità dei membri della propria squadra e le caratteristiche del terreno in cui si ci trova. L’utilizzo accorto di questi due fattori rappresenta la chiave del successo, il cui conseguimento comporta spesso e volentieri una buona dose di soddisfazione personale. Per chi non ha ancora avuto il piacere di provare il titolo in questione possiamo farvi una breve panoramica sul sistema di combattimento. Esso è diviso essenzialmente in due fasi: nella prima ci verrà mostrata la mappa della zona, sulla quale è riportata la posizione delle nostre truppe e di quelle avversarie, compresi gli accampamenti dei rispettivi schieramenti. Questo particolare tipo di visione permette al giocatore di mantenere in modo costante un certo controllo del campo di battaglia, consentendo di adottare un approccio strategico ragguardevole. Durante questa fase è possibile selezionare uno dei membri della propria squadra, permettendogli così di agire. Nel farlo spenderemo un CP (due nel caso si tratti di un carro armato) il cui numero dipenderà essenzialmente dal numero di unità uniche presenti sul campo e dal quantitativo di CP inutilizzati nel turno precedente. Una volta selezionato il membro desiderato si passerà ad una visuale in terza persona, in cui controllerete direttamente il personaggio in questione. In questa seconda fase potrete sia spostarvi che attaccare, azioni che vengono fortemente influenzate dalle caratteristiche dell’unità. Esistono infatti diverse classi, ognuna delle quali è differenziata sia in termini di mobilità, che di armamentario. Gli Scout ad esempio possiedono una mobilità estrema e una buona precisione, ma sono particolarmente vulnerabile ai colpi nemici. Gli Shocktrooper sono invece estremamente performanti sia offensivamente che difensivamente, ma posseggono una scarsa mobilità e un raggio d’attacco limitato. Insomma gestire al meglio le proprie truppe e sfruttare saggiamente le loro peculiarità sarà un fattore essenziale per primeggiare sul campo di battaglia. E’ possibile far agire più volte la stessa unità (CP permettendo), ma essa tenderà a stancarsi, riducendo esponenzialmente la distanza che è in grado di coprire. Una volta terminati tutti i CP si passerà il turno, il cui termine coinciderà con l’inizio di quello del nemico. Anch’esso viene sottoposto alle stesse regole del giocatore, con un numero di truppe più o meno vario a seconda del contesto e altrettanti CP per farle agire.

Un buon vino migliora con il tempoTra una battaglia e l’altra potremo gestire la nostra squadra, modificandone l’equipaggiamento e addestrandola in modo da aumentarne il livello. Queste due attività sono contraddistinte dall’uso del denaro e dei punti esperienza, i quali verranno elargiti al giocatore al termine di una battaglia, con un quantitativo dipendente dalla valutazione ottenuta. In entrambi i casi Valkyria Chronicles sceglie di concentrarsi non tanto sulla singola unità, quanto piuttosto sul sistema delle classi. Pertanto i potenziamenti, una volta ottenuti, saranno disponibili per tutte i membri appartenenti ad una determinata classe. Stesso discorso si applica all’addestramento, in cui si aumenta non il livello del singolo, ma quello della categoria a cui appartiene. Si tratta a nostro parere di un sistema estremamente funzionale, il quale elimina la frustrazione conseguente alla perdita di una unità sul campo di battaglia, in quanto essa può essere rimpiazzata immediatamente da un’altra altrettanto performante. Da quanto abbiamo potuto vedere questo porting su PS4 sembra decisamente ben fatto, mantenendosi in linea con quello realizzato su PC tempo addietro. Una risoluzione in 1080p e un frame rate ancorato a 60 fps svecchiano in parte un comparto grafico con diversi anni alle spalle, la cui arretratezza è ben evidenziata dalla povertà poligonale e dal forte aliasing che caratterizza ambientazioni e personaggi. Nonostante questo il titolo è ancora visibilmente godibile, soprattutto grazie all’effetto acquarello utilizzato nella sua realizzazione. Purtroppo possiamo già confermarvi che anche questa edizione non sarà tradotta in italiano, disponendo unicamente del doppiaggio inglese e giapponese. Volendo dare qualche informazione in più sulla Remastered in sé possiamo dirvi che essa sarà disponibile dal 17 Maggio, per l’adeguato prezzo di 24,99 euro. In essa troverete non solo tutti i dlc rilasciati per il titolo in questione, ma anche un poster ed un artbook all’interno della confezione.

– La bontà del titolo non è stata scalfita dagli anni trascorsi

– Porting di ottima qualità

L’arrivo di Valkyria Chronicles Remasterd permetterà ad una fetta ancor più ampia di giocatori di mettere le mani sui uno dei titoli migliori del catalogo PS3. L’intento degli sviluppatori sembra quello di incrementare il numero di appassionati di Valkyria Chronicles, aprendo la strada al seguito già annunciato, in arrivo nel corso dell’anno nella terra del sol levante. Per chi ha avuto già modo di giocare il titolo le motivazioni per acquistare la versione PS4 sono pressoché nulle, dato che non ci sono aggiunte rilevanti. Per tutti gli altri invece consigliamo di dare un occhio di riguardo a Valkyria Chronicles, la cui bontà verrà confermata ed approfondita nella review in arrivo in seguito.