Recensione

This is football 2003

Avatar

a cura di Upe

Il campionato è iniziato, bene o male a seconda di quale squadra tifiate. Gli europei sono a rischio, colpa di Trapattoni? Colpa dei giocatori? Non voglio entrare nel merito. Quello che è certo, senza dubbio di smentita, è la passione di ogni tifoso per la propria squadra. Anche in casa PS2 c’è aria di sfida: Fifa da una parte, Pro Evolution dall’altra. Però, saggezza insegna, tra i due litiganti il terzo gode (forse)!

L’anno che stiamo vivendo è stato “segnato” dalla terribile delusione ai mondiali nippo-koreani. Fiumi e fiumi di parole sono state versate (più che parole insulti) sull’arbitraggio del “signor” Moreno. Sbollita la rabbia e calmati, almeno in apparenza, gli animi, i tifosi di ogni credo si sono buttati a capofitto nella girandola del calcio mercato. Titoloni in prima pagina, specchio per allodole, inneggiavano a fantomatici acquisti o ad impensabili cessioni. E l’estate è sfumata, la fame saziata. Ma per quanto? Per poco! Settembre è arrivato e con lui il campionato (notata la rima baciata?), accompagnato dai soliti veleni e sospetti. Fa parte del gioco, direbbe qualcuno. Appunto, ed è proprio di un gioco che stiamo parlando.

Paolinoooo………..vai! vai! vai!!This is football 2003 , terza apparizione della “visione” calcistica targata Sony, anticipa sul tempo l’uscita dei prodotti concorrenti. L’idea è quella del: “chi mena per primo, mena due volte”. Speriamo sia così! Tanto per cominciare quello che salta subito agli occhi è l’enorme database di formazioni disponibili. Troviamo tutte le squadre di club, comprese le serie minori, dei migliori paesi europei, sudamericani, coreani e giapponesi. Se non bastasse potrete disporre anche di squadre, definite miste o mettere le mani su formazioni storiche, dagli anni 50 ai giorni nostri. Per citarne alcune: la Juve di Platinì degli anni 80, il Milan di Van Basten ed altre ancora. La scelta risulta, vista la quantità, addirittura imbarazzante. Ma c’è anche di più. Se proprio volete partire dal “basso”, avrete la possibilità, nella modalità carriera, di guidare un team di giocatori, dagli esordi sui campi scolastici, fino alla conquista dello scudetto ad anche oltre. Visto che siamo in tema, buttiamo un’occhiata anche alle altre offerte del menù opzioni: partita rapida, stagione e torneo personalizzato. Fa capolino, tra queste ultime, una piacevole novità denominata modalità sfida. Si tratta, in pratica, di giocare una partita in maniera spettacolare, tentando azioni e funamboliche conclusioni a rete. Alla conclusione dell’incontro vi verrà assegnato un punteggio (a giudizio insindacabile della cpu), che tanto sarà maggiore quante più meraviglie avrete fatto in campo. Inoltre, con il punteggio acquisito, vi verrà assegnato un codice da utilizzare nel sito web del gioco, con la speranza di poter vincere dei premi messi in palio. Oppure, tanto per dire, potrete lanciare una sfida al vostro miglio amico/nemico, esortandolo a fare meglio di voi. Chi perde paga pegno. Semplice e divertente. Aumenta l’interesse a lungo termine l’opportunità di “gestire”, stagione durante, una sorta di calcio mercato dove, tra un incontro e l’altro, riceverete offerte e richieste per questo o quel giocatore. Offerte che potrete benissimo rifiutare. Stesso discorso in senso opposto.

Palla al centroEccoci alla prova dei fatti, alla resa dei conti. La tecnica utilizzata per la “costruzione” dei modelli poligonali dei ventidue in campo denota una certa cura realizzativa. Alcuni giocatori (quelli più famosi) sono particolarmente riconoscibili e ben caratterizzati. Gli altri, anche se ben fatti, tendono a somigliarsi un po’ troppo, sempre con le dovute variziazioni (chi con i capelli lunghi, chi con la barba, ecc.). La ricostruzione degli stadi, presenti in discreto numero, è di ottimo livello, così come la resa degli agenti atmosferici. Buone le animazioni in generale, più precise nelle fasi non giocate, ossia quando sono utilizzate per sottolineare alcuni momenti topici dell’incontro (ad esempio le proteste di un calciatore dopo essere stato ammonito). Quello che convince meno, sul piano grafico, è la fluidità complessiva e la “presenza fisica” dei personaggi sul terreno verde. Nel primo caso si tratta di alcuni rallentamenti, non gravi per carità, ma fastidiosi sicuramente. Nel secondo caso sembra che i giocatori in campo, all’atto della corsa, scivolino sull’erba anziché calpestarla. La resa visiva del movimento non è, in questo senso, per niente verosimile.Ma, ahimè, i problemi non sono finiti. Alcune “sbavature” sul piano della giocabilità non permettono un giudizio di eccellenza. Capita, a volte, che il pallone acquisti una velocità innaturale, tale da lasciare spiazzate persino le telecamere virtuali che seguono l’azione. Si segnalano, inoltre, imprecisioni nel controllo stesso della palla, tali da vanificare, quando accade, la costruzione di una manovra articolata. Non sempre, ben intesi. Però la cosa ben più grave, comune a molti titoli analoghi, è legata allo scarso realismo simulativo. Oddio, grave o non grave, a seconda di come la pensate. Mi spiego meglio!. Se cercate la facilità di realizzare giocate spettacolari, senza alcun sforzo, questo è il prodotto che fa per voi. Se vi aspettate un’aderenza quasi maniacale alla realtà, al vero calcio giocato, cercate pure da un’altra parte. Questi, in definitiva, sono gli aspetti positivi e negativi del titolo Sony, che vanta diverse e gustose altre qualità ma, purtroppo, evidenzia altrettante lacune. Segnalo, e qui concludo, la divertente opzione (specialmente se usata contro un avversario umano) di simulare un fallo in area di rigore, utilizzando il tasto R2. Alla faccia della sportività!. Arma a doppio taglio che, se non gestita al meglio, vi regalerà solamente dei bei cartellini gialli. Di contro, potrebbe scapparci un bel “rigoretto” inesistente.

-Database quasi infinito

-Bella la simulazione del fallo in area

-Interessante il calcio mercato

-Scarso realismo

-Controlli non sempre precisi

-Molto facile segnare

6.5

Terzo incomodo o panchinaro? This is football 2003 non è né l’uno né l’altro. Alterna buone cose ad altre decisamente mediocri. Ha un altissimo valore di longevità, considerato l’immenso database presente, ma sul piano pratico delude….e non poco. La telecronaca affidata a Bruno Longhi si comporta nella media. Gli effetti associati allo stadio non deludono ma neanche entusiasmano. Un “gustoso” extra è presente nel dvd: l’intervista al testimonial del gioco: Fabio Cannavaro.

Potenzialmente poteva emergere, poteva essere veramente diverso, poteva…….

Voto Recensione di This is football 2003 - Recensione


6.5