The Walking Dead 7x10

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a cura di Antron93

Eccoci con la nuova recensione del nuovo episodio di The Walking Dead. In un appuntamento con Rick e gli altri sopravvissuti alla più grande epidemia zombie della storia, che vogliamo cercare di mantenere fisso nel corso di questa seconda parte di stagione.
Dialoghi e azione: finalmente (occhio agli spoiler)
Fin da subito diciamo una cosa: basta poco per rendere una puntata interessante. Questo episodio ha risollevato un po’ la serie che si regge sulle solite cose e va avanti troppo stancamente. La mole di personaggi, almeno questa volta, è stata finalmente funzionale al tutto. La parte del Regno è stata davvero ottima. Daryl ha ritrovato Carol e il momento dell’incontro è riuscito a strappare una lacrimuccia a tutti. Intanto Richard tenta in tutti i modi di provocare la guerra tra il Regno e i Salvatori, prima provocando uno scagnozzo e poi tentando un approccio da dinamitardo con Daryl. Inutile dire che entrambi i tentativi sono un buco nell’acqua.
Nel frattempo, Rick e i suoi vengono rapiti da degli strani e loschi figuri: non si sa il loro nome, non si sa chi sono, sono tutti vestiti di nero e sembrano più zombie dei vaganti. Si fa avanti Jadis, il loro capo, e si scopre che Gabriel è stato rapito da loro. Dopo un incontro 1vs1 tra Rick e la bocca di Sauron (scherzo eh, ma lo zombie è identico), questo nuovo gruppo decide di unirsi nella lotta contro i Salvatori in cambio di munizioni ed armi. 
Il tutto si chiude con Daryl che decide di tornare ad Alexandria per prepararsi a combattere.
I semi della distruzione
Come già detto, basta poco per fare una puntata piacevole. I dialoghi di questa puntata non sono stati il solito ammasso di melassa e parole. Ridotti all’osso? No, ma hanno avuto un senso. 
Le conversazioni tra Daryl e Carol, tra Richard e Daryl, tra Rick e Jadis, non mi hanno annoiato. Ed è già una novità per The Walking Dead. Questa puntata, più della prima, ci fa vedere come si stiano piantando i semi per l’inevitabile guerra contro i Salvatori. Rick è riuscito a convincere un gruppo a combattere con lui. Daryl intanto pare abbia convinto Morgan a parlare con Ezekiel. Il Regno ha armi e persone addestrate. Potrebbe far pendere l’ago della bilancia a favore di Alexandria. 
Intanto, nell’arco di 50 minuti abbiamo solo tre scene di tensione ma tutte e tre decisamente ben scritte e ben eseguite. Interessante lo scontro tra Daryl e Richard con il primo che mette a nudo i suoi sentimenti per Carol. 
Rimango molto incuriosito dal gruppo di Jadis e da come si comporteranno nel corso della serie. Unica nota negativa: l’evoluzione di Rosita. Che ci crediate o no, sta scalando rapidamente le mie gerarchie dei personaggi più antipatici: si trova a una sola lunghezza da Carl e ho detto tutto.

Dopo un mid season premier così così, TWD torna con una puntata piacevole e scorrevole. Sarà un’opinione personale ma alcuni personaggi sono davvero ininfluenti allo svolgersi della storia, Rosita e Sasha per citarne due. Tutto l’episodio ci dimostra, invece, come un’attenta scrittura, da parte degli sceneggiatori, può mantenere la serie su un livello medio alto riuscendo ancora a generare interesse dopo sette stagioni di alti e bassi.