Recensione

Spy Hunter

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a cura di FireZdragon

Dopo una line up di lancio di ottima fattura, i titoli di qualità disponibili per PS Vita hanno visto un calo di quantità davvero considerevole, tanto che per molti mesi pochissimi sono stati i prodotti approdati sugli scaffali dei negozi pronti a giustificare l’acquisto della portatile. A ridosso del periodo natalizio tuttavia qualcosa comincia a muoversi nuovamente ed un primo, timido, tentativo viene fatto dai ragazzi di TT Fusion che con il loro Spy Hunter vogliono riportare sui nostri schermi uno dei titoli iconici degli anni 80, aggrappandosi a quel fattore nostalgia che da sempre coccola e accompagna i giocatori con qualche annetto sulle spalle.

Storie di spie, esplosioni e tradimenti
La storia, appena accennata, serve unicamente da pretesto per dare un filo conduttore ai circa trenta livelli che dovremo affrontare in rapida successione. A bordo della nostra fida Interceptor saremo dunque chiamati a sfrecciare sulle highway per completare missioni di scorta o recupero, anche se in linea generale lo scopo principale sarà quello di rimanere vivi ed evitare che il nostro bolide ultratecnologico finisca nelle mani sbagliate. Un trama dunque leggera e senza pretese, che accompagnerà il giocatore in circa tre misere ore di gioco, sufficienti per completare tutti i livelli ideati dagli sviluppatori.
Per riuscire a uscire integri dalle diverse situazioni che ci troveremo ad affrontare, il nostro veicolo è stato dotato delle più disparate armi e potenziamenti. Si partirà inizialmente con solo quattro equipaggiamenti disponibili, uno per ogni lato del veicolo, ma in men che non si dica, superando con successo ogni missione, ne verranno sviluppati appositamente di nuovi da applicare al mezzo.
Tramite la comoda interfaccia pre-missione, uno dei pochi momenti in cui si riuscirà ad utilizzare attivamente lo schermo touch della console, potremo quindi semplicemente scambiare i vari armamentari trascinandoli sugli slot predisposti, scegliendo così il nostro set up preferito per la missione.
Le funzionalità di Ps Vita non si riducono solamente a questo ma sarà altresì possibile scattare una foto da utilizzare come tesserino di riconoscimento, accendere i motori dalla macchina cliccando sul tasto apposito o ancora attivare le scansioni dell’area durante le normali fasi di gioco. Opzioni comunque tutte piuttosto superficiali che non giustificano la produzione di questo titolo sulla piattaforma, avvicinandola come concetto molto di più a un semplice titolo PSP di fascia bassa. Le azioni sopracitate infatti risultano superflue, e inutili ai fini del divertimento.
Scelto il loadout delle armi non ci resterà quindi che gettarci nella bagarre e difenderci contro i numerosi veicoli nemici che cercheranno in ogni modo di eliminarci.
Ben sei scudi dovranno essere distrutti prima di arrivare a danneggiare la carrozzeria, e porre la parola fine alla nostra avventura da agente segreto, possibilità assai remota vista la scarsissima intelligenza artificiale degli ostili.
Sebbene infatti non mancheranno di opporsi a noi aerei, elicotteri, furgoni blindati e auto capaci di disseminare mine lungo il percorso, evitare tutti questi pericoli sarà un gioco da ragazzi, allontanando in maniera definitiva la già remota possibilità di vedere il game over.
Troppe carenze
Per offrire un po’ di varietà e tattica durante le sessioni di guida TT Fusion ha pensato bene di inserire un numero limitato di munizioni per alcuni dei nostri equipaggiamenti, anche se siamo sempre riusciti a far piazza pulita dei nemici prima che queste si esaurissero. Nella malaugurata ipotesi che il vostro caricatore si svuoti completamente, il mitragliatore centrale della vettura, sebbene di potenza limitata, potrà comunque agilmente eliminare le restanti minacce dato che i suoi proiettili saranno infiniti.
Oltre a semplici cannoni e mitragliatori potreste anche decider di voler armare l’interceptor con strumenti elettrici in grado di respingere i veicoli avversari o rostri magnetici utili a speronare e mandare fuori strada tutto ciò che impatterete con estrema semplicità.
Ad ogni distruzione guadagnerete così crediti spendibili poi nel vostro quartier generale, utili per potenziare le armi, aumentandone il rateo di fuoco e l’efficacia, o ancora comprare nuove colorazioni per il mezzo. Entro la fine della storia principale dovreste possedere i quattro strumenti di morte a voi preferiti al massimo delle loro capacità. Nel caso non fosse così nulla vi vieterà di ripetere le missioni precedentemente completate per accumulare ulteriori punti esperienza , cercare di battere i vostri precedenti punteggi o recuperare gli oggetti segreti sparsi per i livelli, un sistema noioso per tentare di aumentare di poco una longevità non sufficiente.
PS Vita o PSP?
Tecnicamente la produzione sembra essere nata su PSP tali sono poveri i modelli degli ostili e spoglie le ambientazioni. Anche il sistema di guida non riesce a raggiungere la sufficienza con controlli troppo sensibili che con regolarità vi faranno calcolare male curve e incappare inevitabilmente negli ostacoli. L’unico lato positivo di questo Spy hunter è la trasformazione automatica del mezzo sulle vari superfici stradali. L’Interceptor infatti diverrà motoscafo una volta che toccherà l’acqua mentre si modificherà in un fuoristrada nel caso andasse su strade sterrate per garantire almeno un minimo di varietà nella struttura di gioco, davvero troppo poco per salvare il titolo in questione. 

– Tre trasformazioni veicolari

– Diversi loadout per il mezzo

– Poco longevo

– Tecnicamente arretrato

– Monotono

5.0

Spy Hunter è una produzione che non può raggiungere la sufficienza. Un comparto tecnico mediocre, una longevità ridotta all’osso e un gameplay ripetitivo e lineare lasciano trasparire davvero pochissimi lati positivi, per un titolo che, venduto a prezzo pieno, non vale i soldi che costa.

Voto Recensione di Spy Hunter - Recensione


5