Recensione

Sonic Heroes

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a cura di Mirai Trunks

E finalmente, dopo anni d’attesa, conversioni, riconversioni, conversioni di convertitori convertiti al conversionismo più spudorato, siamo finalmente arrivati ad avere un gioco ispirato a Sonic l’istrice nuovo nuovo per Gamecube (e non solo). Anche perché da convertire ormai rimaneva poco…

In un boschetto trova’ porcospino, come la stella bello, a mi parerOh, che bello questo Sonic Heroes (SH d’ora in poi). Ma com’è, cos’è, perché? E’ un picchiaduro, una simulazione di volo, un gioco di guida? No, un platform. Nella sua forma più pura. Ricordate Sonic Adventure 1&2? Scordateveli. Ricordate il primo Sonic per Master System e Mega Drive, con i suoi innumerevoli sequel, rigorosamente 2D? Ecco, ora ci siamo. Se giocando ai vari Sonic Adventures avete sempre sognato un gioco in cui vi fossero soltanto livelli da percorrere a 400 km/h senza più quelle carneficine robotiche a bordo di strani marchingegni o peggio ancora noiose ricerche di pezzi di smeraldo…beh, i vostri sogni sono diventati realtà. Ma sarà davvero un bene tutto ciò? E chi lo sa, la cosa è soggettiva…avrei potuto anche evitare di porre una domanda così idiota…ma si sa, nelle recensioni le domande retoriche (e inutili) saranno pure demodé ma il loro sporco dovere lo fanno sempre.

Sonic Heroes: l’essenzaDopo aver provveduto a settare le opzioni del caso (lingua, vibrazione, controller… le solite cosette) è ora di scegliere la modalità di gioco: Story Mode, Challenge (per ogni stage completato nello story mode sarà disponibile una missione aggiuntiva), Extra Hard (sbloccabile solo dopo aver completato al 100% Story e Challenge Mode), Tutorial (per imparare i movimenti base) e 2 Player Mode (inutile, poco divertente e con diverse magagne tecniche). Va da sé che lo Story Mode è la modalità regina, ergo passiamo subito all’azione e scegliamo quali personaggi portare alla ribalta. Abbiamo un totale di 12 simpatiche bestiole suddivise in 4 squadre: Team Sonic (Sonic, Tails, Knuckles), Team Dark (Dark, Rouge, Omega), Team Rose (Amy, Cream, Big) e Team Chaotix (Espio, Charmy, Vector). Scopo del gioco: vario (a seconda del team scelto). Riassumendo si potrebbe dire: “Vai da Eggman (gradito ritorno) e fagli un paiolo tanto”. Almeno, così pare…chissà mai che poi non accada dell’altro…bah! Tornando all’analisi dei protagonisti precisiamo come Espio, Cream, Vector e altri potrebbero risultare ai più sconosciuti e una delle critiche mosse a SH è stata proprio la presenza di elementi della saga poco significativi per il grande pubblico; il concetto è: “in un gioco di Sonic la gente vuole giocare con Sonic, non con qualche strano surrogato di camaleonte o coccodrillo”. Sapete com’è…de gustibus…io non vedo questa cosa come un fattore negativo. Ma perché ogni team è composto da 3 elementi? Opulenza gratuita? No di certo: ogni animaletto è specializzato a compiere azioni ben precise, sconosciute ovviamente ai compagni di viaggio. Uno dei tre sarà colui che corre veloce come il vento (i primi citati di ogni gruppo, abbastanza futili a conti fatti), un altro sarà capace di volare per brevi tratti (i secondi, utili per raggiungere zone site mooooolto in alto) e di sparare gli altri due compari a mo’ di proiettile, l’ultimo potrà spaccarvi la faccia con un dito (i terzi, in grado di abbattere barriere naturali (e non) a suon di pattoni, ideali per genocidi robotici rapidi e puliti ). Alle abilità citate se ne aggiungono svariate altre: la sostanza e punto cardine della situazione è che durante ogni livello sarà fondamentale il gioco di squadra: alcuni ostacoli potranno essere superati soltanto da un determinato membro del team, alcuni nemici potranno essere più facilmente eliminati se approcciati con una certa strategia. Solo uno infatti sarà l’elemento direttamente controllabile da voi mentre gli altri saranno di supporto in maniere diverse a seconda dei casi. Perfetto, no? No. Perché? Eh, perché con una probabilità del 90% troverete scritto a caratteri cubitali quale sarà la formazione più adatta da schierare…e quando ciò non dovesse succedere uno dei membri del team, molto distaccatamente, pensando a voce alta sopperirà alla mancanza di suggerimenti. Nei primi livelli la cosa si può anche tollerare, ma a lungo andare s’azzera quasi totalmente l’attività cerebrale necessaria durante il gioco, nel nome della definizione “platform puro al 100%, no gas” dalla quale non ci s’è voluti distaccare di una virgola. Abbiamo detto 4 squadre, giusto? Ma cosa varia a livello di gameplay? In sostanza la difficoltà (oltre al motivo che li porta ad intraprendere la pericolosa missione, s’intende). Gli stage da affrontare saranno gli stessi in numero (sui 16-17) e ordine ma, scegliendo il Team Rose, il livello di difficoltà sarà facile facile (stage tagliati di parecchio, nemici stupidi e poco numerosi, sezioni platform elementari); con il Team Sonic sarà medio (stage pieni, nemici più numerosi ma non troppo forti, sezioni platform più impegnative), mentre con il Team Dark sarà difficile (stage pieni, nemici ancor più numerosi e resistenti sin dai primi livelli), con il Team Chaotix…diciamo difficoltà pari al Team Sonic, ma invece di arrivare semplicemente alla fine dello stage sarà necessario portare a termine una missione ben precisa, quale trovare un tot numero di oggetti, accoppare tutti i nemici, salvare un Chao e quant’altro. Inoltre le vie e gli ostacoli che dovremo percorrere e superare in ogni livello sono differenti e unici per ogni team (ciò significa che gli stage non sono identici al 100%, pur con qualche sezione in comune; ripercorrerli 4 volte acquisisce così un valore totalmente diverso). A salvaguardia della longevità. Fatemi indovinare, non gradite molto l’idea, vero? Avreste fatto volentieri a meno di 9 personaggi a vantaggio magari di qualche livellino in più, right? Eh lo so, anche io, ma ribadisco che la differenziazione degli stage tra i 4 team è tutto sommato buona, non è come finire lo stesso gioco 4 volte, parola di lupetto. Senza dimenticare che per accedere all’ultimo stage dovrete completare il gioco con tutte le squadre, quindi non sperate di finirlo con Sonic e poi piantare lì tutto (non avrebbe senso). Immancabili i Bonus Stage, corse contro il tempo o contro un Chaos Emerald (7 in tutto, necessari per accedere al già citato e misterioso ultimo stage) che avranno luogo in simpatici tubi. Sottintesa la presenza degli anelli e della simbiosi tra anello-vita. Farsi urtare da un nemico senza averne almeno uno significherà morte. Ma la morte arriverà per tutti i robot presenti su schermo quando attaccheremo con il Team Blast, mossa a ricarica (l’apposita barra si riempirà mazzuolando nemici e raccogliendo anelli, una volta piena vai col liscio!!) che verrà eseguita dalla triade all’unisono e corredata di filmatino apposito. Ma finiamola di cianciare su questo gameplay pseudo-innovativo e buttiamoci in pista, in quei livelli ampi quanto è giusto che sia, con percorsi alternativi, giri della morte, voli planari di 500 metri con atterraggi su superfici ampie quanto uno stuzzicadenti, feroci scontri con gli onnipresenti robot di Eggman, corse (e fughe) a velocità impensabili, evoluzioni aeree che avrebbero fatto sorgere dubbi e perplessità perfino a Isacco Newton. Di roba così ce n’era bene o male anche nei vari Sonic Adventure ma in dose tremendamente bassa e qualità assai peggiore. Ivi d’altro canto par davvero d’esser tornati a quella frenesia e a quell’esaltamento che solo i primi Sonic hanno saputo darci sino ad ora. Perfino gli scontri con Eggman saranno all’insegna della velocità. Intendiamoci, non siamo a livelli di ricercatezza, elaborazione e complessità nel gameplay (e non solo) di un Banjo-Kazooie o di un Ratchet and Clank. SH è Sonic, nel bene e nel male, non è un adventure-action-platform-rpg. Ma quanto vi esalterete a giocarci manco l’immaginate…

Sonic tarella di brutto, ma a volte inciampa…Divertente ed esaltante sì, privo di difetti no. Abbiamo già parlato della struttura di gioco dubbia (una quindicina di stage non è ‘sto numerone…ripeterli 4 volte, seppur con diverse varianti, può non essere gradito a tutti), quantomeno rischiosa, e dell’eccessiva facilità nel capire come superare l’ostacolo che ci si para dinnanzi. Il problema più evidente resta comunque la gestione della telecamera (tanto per cambiare). Come la tradizione ormai vuole anche questo capitolo della porcospinosa saga si rivela un fallimento sotto questo punto di vista. Di default la visuale andrà nella direzione in cui è necessario proseguire, cosa che sembra onesta a parole, molto meno se si considera che quando ci si volta per tornare sui propri passi si sarà costretti a variare la visuale manualmente. La cosa s’aggrava particolarmente quando un nemico esce dalla portata dell’inquadratura: l’infingardo rimarrà dietro di voi ma non potrete vederlo salvo aggiustamenti manuali, con un alto rischio d’essere accoppati. Per finire, aggiungiamo come non sempre la visuale che avremo sarà la più adatta in relazione all’azione che dovremo compiere. Grave! Può infatti capitare di non vedere una piattaforma o ancor peggio un baratro e di rimanerci secchi senza poter far nulla. C’è anche chi dice che è facile cadere nel vuoto dopo voli planari 500 metri. Mai cosa fu più fasulla. Per quanto la telecamera s’impegni nell’indurci all’errore con repentini cambi di inquadratura c’è da dire come i controlli siano discretamente precisi e come basti non toccare alcun tasto, al limite tenere l’analogico in avanti, per atterrare sani e salvi. Sempre. Anche nei casi di corse a velocità folli ed evoluzioni da capogiro: talvolta il controllo di Sonic (o chi per esso) sarà preso dalla CPU per qualche attimo proprio per evitare spiacevoli disguidi. Può purtroppo capitare, utilizzando i 4 velocisti, di finire nell’abisso dopo un atterraggio apparentemente innocuo su una qualsiasi piattaforma o durante un attacco selvaggio: gli slanci più o meno dipendenti dalla nostra volontà di tali personaggi si riveleranno talvolta fatali. Molto male.

Ciao, sono Sonic, bel fisico, pelo bluastro come la pelata di Collina. E tu?S’è tirato a lucido il riccio per questa uscita, non c’è dubbio. Personaggi realizzati ottimamente, peluria lustra, ben colorata, animazioni fluide, scorrevoli. Ma il piatto forte sono gli ambienti, gli sfondi, la sconfinata palette di colori di alcuni stage, la spettacolare follia di altre (vedasi il mondo sottosopra), la psichedelia dello stage flipperoso, lo stupore nel ritrovarsi un pianeta Terra 15.000 metri più in basso, la sontuosità della base flottante di Eggman…roba da fermarsi un attimo solo per guardarsi attorno. Rispetto ai vari Sonic Adventure i miglioramenti sono netti sotto tutti i punti di vista, il Sonic Style è ancora più evidente (anche nelle piccole cose…i bumpers ad esempio) e ha finalmente avuto possibilità di mostrarsi in tutta la sua pomposità e baldanza grazie ad una struttura di gioco attorno alla quale può adattarsi alla perfezione. L’unica magagna è un inquietante bad clipping, ulteriore motivo di morti dubbie, nonché fonte infinita di improperi contro ignoti: può capitare infatti non solo di penetrare alla Copperfield in un muro, piuttosto che in un pavimento, ma anche di cadere in un misterioso abisso dell’oblio. A me è accaduto due sole volte, ma almeno altrettante ho evitato per un pelo la mattanza. Assolutamente inammissibile. Si noti infine che il gioco rulla a 60 fps fissi, ciò significa 0 rallentamenti 0, un vero spettacolo (in multiplayer invece le magagne saltan fuori come funghi). E parliamo di suoni e musiche: la colonna sonora è la solita proposta nelle ultime produzioni, brani rockettosi molto anni 80-90. Può piacere oppure no. Dal mio punto di vista è adatta all’atmosfera del gioco, consona all’azione frenetica dei livelli, ma s’è visto (e soprattutto sentito) di meglio. Gli effetti vantano alcune chicche, suoni provenienti direttamente dal primo Sonic quali il salto e la frenata. I dialoghi, rigorosamente in lingua inglese (mi auguro che rimangano tali in versione PAL) sono caratterizzati da voci forse più adatte al classico telefilm di/sui teenager americano piuttosto che ad un videogioco, ma in fondo Sonic & co. son giovinotti…

Come e fino a dove corroDella giocabilità abbiamo già parlato a sufficienza ed è qui che i principali difetti di SH si concentrano. La longevità potrebbe risentirne: non tutti gradiranno ripercorrere per 4 volte gli stessi ambienti (anche se, ribadisco, i percorsi saranno sempre differenti) visto poi che saranno obbligati a farlo se vorranno accedere all’ultimo stage. Dal mio punto di vista questa ripetitività non va ad incidere più di tanto sulla godibilità di un prodotto di per sé estremamente divertente. Eh sì perché nonostante tutto non credo arriverete a stancarvi di questo SH, vuoi perché platform di questo genere non ve ne sono molti, vuoi perché finalmente un estimatore del riccio blu può giocare a qualcosa di decente. E questo conta. Molto, a parer mio. La modalità Challenge (ed eventualmente l’Extra Hard) danno un’onesta mano alla causa, ma non di più, mentre il multiplayer poteva anche essere risparmiato a favore di qualche stage in più, nessuno si sarebbe lamentato. Il gioco è di per sé facile da portare a termine sia per i continui suggerimenti che ci vengono dati sia perché non era forse intenzione dei produttori quella di creare qualcosa di particolarmente ostico: si è lasciato decisamente più spazio al divertimento. L’equilibrio creato è tutto sommato buono ma a mio avviso il gioco doveva essere più difficile. Lo Story Mode si termina in non più di 10 ore, con il Challenge si arriva anche a 30, ma non so in quanti gradiscano la stessa minestra riscaldata per 20 ore (si tratta di ripercorrere con ogni team ciascun livello dovendo svolgere un determinato compito). Il multiplayer non offre un’esperienza di gioco tale da essere menzionata come “decente”. Peccato. Ora sta a voi se dare più peso a queste lacune strutturali o al divertimento infinito che un gioco come questo è in grado di offrire, anche se solo per 10 ore. Le carte sono in tavola, SE è, con i suoi pregi e difetti, il miglior gioco di Sonic a 3 dimensioni disponibile su console attualmente; a vous.

Riflessione, poi me ne vado a casaLe scelte fatte dal Sonic Team sono difficili da interpretare: non si capisce se siano state fatte volontariamente, con l’intenzione di creare una certa struttura di gioco attorno ad un’idea prestabilita, oppure date da una certa pigrizia e superficialità. Perchè 4 team? Perchè non 2, e più livelli? Ma non possiamo giudicare assolutamente queste scelte perchè non abbiamo chiare quali fossero le intenzioni degli sviluppatori. Ma soggettivamente una struttura del genere può non soddisfare appieno. Possiamo invece tirare loro le orecchie per quanto concerne la telecamera o l’imprecisione nel controllo dei 4 velocisti; o ancora il multiplayer, o il Challenge Mode, o la facilità dello Story Mode e l’eccessiva difficoltà nello sbloccare l’Extra Hard Mode. Perchè un concept così divertente deve essere bistrattato in questa maniera? Non ci si poteva mettere un po’ più d’attenzione? A Sonic Heroes 2, o a quel che sarà, l’ardua sentenza.

– Sonic è tornato alle origini!!!

– Frenetico e divertentissimo

– Graficamente impeccabile

– Accidenti alla telecamera e al bad clipping!!

– Struttura di gioco opinabile

– Multiplayer da censurare

7.8

Finalmente Sonic nella sua essenza più pura ed originaria: velocità, azione frenetica, zompi e voli di centinaia di metri, Eggman ed i suoi robot…questo Sonic Heroes è un gradito ritorno al passato dopo le non felicissime esperienze ibride degli ultimi tempi . Se da una parte il gioco offre elementi tecnici di tutto rispetto (grafica ineccepibile, ambienti in perfetto stile Sonic e molto spettacolari), dall’altra non si possono non denotare alcune lacune strutturali (telecamera e multiplayer su tutti) che ne vanno a minare non di poco la qualità. Vi ho messo in guardia su cosa non va, quello che posso dire è che nonostante tutto io sono felice di possedere questo piccolo disco plasticoso perché mi sono divertito come non mi capitava da un pezzo con un platform. Per me è questa la cosa importante. Ed è un vero peccato che un gameplay così appagante sia stato innanzitutto non curato nei minimi particolari, ma poi anche non affiancato da una struttura di gioco in tutto e per tutto credibile e adatta alla bisogna. Opinabili alcune scelte del Sonic Team…che questo SH sia un punto di partenza per un futuro capolavoro con protagonista Sonic, il riccio più veloce del west.

Voto Recensione di Sonic Heroes - Recensione


7.8