Recensione

Roadkill

Avatar

a cura di Yurixxx86-Zico

Molte volte sinora le software house hanno mixato generi più o meno simili fra loro, tentando di ottenere il connubio perfetto, prendendo in prestito vari elementi dal gameplay di giochi famosissimi e stravenduti.Spesso i risultati ottenuti sono stati dei fiaschi totali, prodotti totalmente privi di personalità ed attrattiva.Poche sono invece le volte in cui il la miscela si rivela azzeccata e degna di nota.La Midway, con Roadkill prende spunto da illustri (e ormai fin troppo “plagiati”) predecessori, ponendosi uno scopo non da poco: trarne il meglio e riunirlo in un unico prodotto.

Brutto posto e brutta genteRoadkill è ambientato in un fututo post-apocalittico, in un mondo composto quasi esclusivamente da enormi deserti, ed ormai corrotto dalla diffusione di un misterioso virus denominato “The Rot”, dove la popolazione mondiale è drasticamente ridotta del 95% rispetto alle attuali stime mondiali… Un mondo sconvolto da continui cataclismi e dove vige l’anarchia più totale.In questo scenario di continue guerre e lotte fra gang si inserisce l’appassionante vicenda (se così si può chiamare una vita al servizio di assassini e malavitosi vari) di Mason Strong, che già dal nome non sembra un tipo molto raccomandabile.Esattamente come accade in GTA muoveremo i primi passi nella criminalità locale, e dovremo guadagnarci la fiducia dei boss adempiendo a compiti più o meno sporchi, fino ad ottenere una meritata promozione.

It’s funny to be gruesome…Letteralmente… “è divertente essere macabro” Sì, perchè il gioco, pur essendo decisamente violento, esplicito nei contenuti e crudo nei dialoghi, è pervaso da una sorta di macabra ironia; presente soprattutto negli FMV d’intermezzo tra una missione e l’altra.Durante tutto il gioco avrete a che fare con dialoghi e filmati che più di una volta faranno scappare un sorrisetto, salvo poi essere sorpresi dall’ennesimo cervello spappolato da un colpo di pistola alla tempia. Con questo non voglio assolutamente dire che la forte presenza di violenza nel gioco sia un difetto, anzi, personalmente non mi è dispiaciuta, ed è anche giustificata dal voler dare al gioco un tono adulto e “maturo”.

Sognando la CaliforniaAll’inizio del gioco si assiste all’arrivo di Mason a “Lava Falls”, una remota cittadina nel deserto, la prima di 2 tappe “intermezze” sulla strada per Paradise City (nome alquanto poco ispirato nonché decisamente distante dall’effettiva vivibilità della stessa). La seconda locazione dove Mason si fermerà è “Blister Canyon”, un piccolo centro abitato sperduto nel nulla e tartassato sovente da tornadi. Ed infine, la terza locazione dove dovremo dar prova della nostra abilità e meta reale del viaggio di Mason… Paradise City: la “ridente” metropoli come dicevamo, meta di molti piccoli criminali e nel mirino di pazzi misogini che vogliono assumerne il controllo.Disseminati in giro per le strade (e non solo) esattamente come in GTA, vi saranno bonus, power-up e oggetti speciali vari. Rappresentati però non da pacchi speciali come nella serie Rockstar, ma da parti di progetti per l’utilizzo di nuove armi; ogni arma è composta in genere da 4 parti di progetto e, una volte recuperate tutte, la nuova arma sarà disponibile presso l’entrata del proprio garage.La mappa è situata in basso a sinistra dello schermo e vi saranno segnate le basi di partenza per le missioni e la locazione del box.In Roadkill non si potrà cambiare auto liberamente durante il gioco, ma solo selezionandola da un menu a scorrimento all’interno del vostro garage appunto. Nuove auto si potranno ottenere completando le missioni.Le sparatorie saranno possibili solo fra vetture, esattamente come in Twisted Metal, ogni veicolo presente nel gioco sarà dotato di armi, più o meno potenti, e di una mitragliatrice sul retro con munizioni infinite nel caso si esauriscano tutti i colpi per le armi principali.La quantità di strumenti di distruzione presenti nel gioco è discretamente ampia, e presenta dei nomi di sicuro impatto: “Fang”, “Omega”, “Rigg”, “Fucile a dispersione laser” saranno solo alcuni degli attrezzi di morte utilizzabili.Le vetture saranno diversificate oltre che ovviamente nell’aspetto, nelle statistiche “velocità massima”, “energia” e “accelerazione”. Caratteristiche che già di per sé non sono tante e, se a ciò si aggiunge che la manovrabilità delle vetture è simile a un ping-pong, si capisce perché il modello fisico non sia proprio il massimo, anzi. E per di più, purtroppo, gli automezzi non solo non si potranno ribaltare (o meglio, quando la vettura si ribalta, magicamente verrà capovolta di 180° sino a tornare in posizione perfettamente stabile), togliendo parecchio gusto nell’innescare scontri a fuoco, ma anche la visibilità dei danni è ridotta al minimo; le auto perderanno una portiera, la marmitta al massimo, e far sì che gli si rompa il parabrezza è impresa degna di Demolition Man (e chi ha visto il film interpretato da Sylvester Stallone sa di cosa parlo…).

Certe notti la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei…E in questo caso ha scelto proprio una brutta meta.La trama principale è composta da circa 30 missioni, alle quali ne vanno aggiunte circa una quindicina di extra.Queste variano dallo scortare carichi di merce, al far esplodere l’auto del mafioso di turno, passando per fughe e sparatorie varie: tutto già visto.Il livello di difficoltà è piuttosto ben bilanciato, salvo 2 o 3 missioni che si riveleranno decisamente più ostiche delle altre. Nonostante questo, per completare la trama principale, non verranno richieste più di 12-13 ore: non tantissime.Il gioco presenta anche una modalità multiplayer nella quale si potranno sfidare fino a 4 giocatori in contemporanea tramite split-screen; tale modalità si mantiene decisamente fluida nonostante la mole di fuoco su schermo, probabilmente anche a causa del livello di dettaglio leggermente ridotto rispetto al single player. Si tratta quindi di una felice aggiunta che aumenta lo spessore del gioco e che permette di passare diverso tempo, divertendosi con gli amici all’insegna della distruzione più sfrenata!

Comparto tecnicoGraficamente, Roadkill si rivela un titolo appena sufficente, caratterizzato da un livello di dettaglio piuttosto basso. Il numero di oggetti sullo schermo è piuttosto esiguo, le città sono spoglie e scarsamente “vive”, le texture sono di bassa qualità, risultando a tratti sfocate, e con una palette di colori non tanto brillante.D’altrocanto, la sufficenza viene raggiunta grazie al buon campo visivo, alla presenza di pop-up veramente minima e ad un framerate ancorato ai 30f/ps, sempre fluidissimo anche nei momenti più concitati, cosa molto importante per questo genere di giochi.Il sonoro, al contrario della grafica, è la parte migliore di tutto il titolo, presentando una colonna sonora varia, piacevole, e che include brani di mostri sacri del rock anni ’80 quali Judas Priest, Blue Oyster Cult e Rick Springfield (solo per citare i più famosi), racchiusi in 6 stazioni radio, da switchare a piacimento.La radio comprende anche talk-show, televendite, promozioni e quant’altro si possa ascoltare in una comune programmazione di un’emittente locale, nel più perfetto stile inaugurato (una volta di più) da GTA.Gli effetti sonori quali esplosioni, rombi dei motori, etc., non sono però al livello del sottofondo canoro-musicale anche se, onestamente, a questi non ci si farà troppo caso ed influenzano solo in parte il giudizio. Con un pizzico di cura in più, sarebbe stato un 8 pieno. Peccato.Il doppiaggio sarà interamente in inglese, pronunciato con discreta enfasi e buona recitazione. In italiano saranno invece solo i sottotitoli.

– Colonna sonora ottima

– Multiplayer fino a 4 giocatori

– Divertente…

– … per le prime 2-3 ore

– Ripetitivo

– Completamente privo di originalità

– Grafica spoglia e scarsamente definita

6.9

E siamo dunque arrivati al commento finale.

A dispetto di tutti i difetti evidenziati nella rece, bisogna riconoscere che Roadkill diverte i fan di GTA e Twisted Metal che ritroveranno l’appeal che caratterizza i loro giochi preferiti.

Roadkill per un po’ diverte e raggiunge la sufficenza in tutti i campi (dal punto di vista grafico la raggiunge con riserve in modo stiracchiato), resta comunque un prodotto dal quale ci si poteva aspettare di più, se solo i programmatori si fossero impegnati maggiormente, proponendo idee originali e curando di più l’aspetto tecnico.

Voto Recensione di Roadkill - Recensione


6.9