Recensione

Ritorno al Futuro: Capitolo 2

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a cura di Pregianza

Quant’è importante la storia in un videogame? Sicuramente un mondo immersivo e personaggi ben caratterizzati aiutano molto ad apprezzare un gioco, ma non sempre sono indispensabili. Titoli dal gameplay sopraffino spesso hanno ottenuto l’etichetta di capolavoro pur presentando trame poco brillanti o protagonisti piacevoli quanto un tuffo nella lava. Quando si parla di avventure punta e clicca però il discorso è ben diverso. Si tratta di un genere dove la storia ha un’importanza fondamentale, visto che la sua struttura di base presenta una serie di enigmi il cui scopo non è stimolare l’adrenalina ma i neuroni, e che a mente attiva è dura farsi piacere vicende prive di spessore. Questo è particolarmente vero nel caso della serie di Ritorno al Futuro, tornata tra noi dopo tanti anni grazie a Telltale. Siamo davanti alla continuazione videoludica di una delle trilogie più amate di sempre, e fallire nella narrazione e nella caratterizzazione dei personaggi equivarrebbe ad un fallimento su tutta la linea. Gli sceneggiatori della casa con il primo capitolo non ci hanno deluso, ed è dura dubitare di loro dopo che hanno dimostrato più e più volte la loro abilità. Vogliamo di conseguenza tranquillizzarvi subito: la trama è solida e i personaggi mantengono tutta la loro verve anche in questo episodio. Tuttavia sempre di una serie di punta e clicca episodiche si tratta, e la qualità dei puzzle dovrebbe evolversi con il tempo per soddisfare appieno i fan e mantenere vivo il loro interesse. Gli sviluppatori avranno alzato a dovere il livello dei rompicapo nel neo-arrivato Ritorno al Futuro: Episodio 2? Andiamo a scoprirlo.

Sono un po’ svanito. Nel vero senso della parolaIn questa puntata vi ritroverete ancora una volta nei panni di Marty McFly che, riuscito nell’intento di salvare la pellaccia al suo amico Doc nel precedente episodio, scopre di aver creato il solito scompenso nel continuum spaziotemporale quando comincia a dissolversi prima di poter tornare a casa. Visto che l’idea di non esistere non è delle più attraenti, il nostro eroe decide di tornare nella Hill Valley degli anni 80′ per scoprire cosa è andato storto. Non vogliamo spoilerarvi nient’altro, quindi vi ripetiamo soltanto che anche stavolta i ragazzi di Telltale hanno fatto un gran lavoro, creando una storia avvincente e ricca di colpi di scena che i fan sicuramente apprezzeranno. Di mezzo c’è pur sempre il tocco di Bob Gale, e potete star certi che una volta completata l’avventura vorrete avere tra le mani la continuazione (positivo, considerando che è già disponibile).

Certo che per essere un genio Doc ne fa parecchie di cose senza pensareTelltale non ha mai innovato molto dal punto di vista del sistema di gioco: le sue avventure sono spessissimo semplici punta e clicca tridimensionali con enigmi di natura variabile. La serie di Ritorno al Futuro non fa differenza, e questo capitolo presenta il consueto schema di controllo unito ad una tipica interfaccia, dotata di inventario e di una comoda opzione per gli aiuti. Ovviamente non ci aspettavamo grandi sorprese nel gameplay, ma speravamo almeno in enigmi leggermente più brillanti di quelli visti in It’s About Time. Speranza vana purtroppo: i puzzle del secondo episodio non si discostano molto da quanto già visto e, anche se un paio sono mediamente brillanti, la stragrande maggioranza risulta estremamente semplice da risolvere, e la presenza dei suggerimenti assicura l’eliminazione di qualunque difficoltà dal gioco. Il fatto che Telltale abbia semplificato un po’ le cose per rendere la serie un’esperienza il più fluida e cinematografica possibile è evidente, ma gli sviluppatori non devono dimenticarsi che in questo genere stuzzicare la mente degli acquirenti è essenziale quanto il coinvolgerli con un racconto accattivante. Per entrare un po’ più nel dettaglio, sappiate che le situazioni astruse in cui Marty verrà a trovarsi saranno risolvibili con il solito utilizzo dell'”oggetto giusto nel posto giusto”, e raramente vi sarà richiesto di utilizzare il pensiero laterale imposto da classici del calibro dei primi Monkey Island. Se una soluzione vi sembra logica, quasi sicuramente è quella giusta. Alcune fasi si possono addirittura superare semplicemente cliccando a casaccio, risultando più simili a scenette interattive che a indovinelli veri e propri. Questa mancanza di sfida pesa ed è vitale che nei prossimi capitoli i puzzle migliorino, o la storia diverrà l’unico carro trainante della serie. Un carro mosso da cavalli possenti, ma non abbastanza da fargli raggiungere l’eccellenza.

Durante il proibizionismo era tutto più chicTecnicamente il motore grafico di Telltale non ci ha mai impressionato, ma fa comunque bene il suo lavoro. I designer hanno operato un buon restyle caricaturale delle ambientazioni e dei protagonisti del mondo di Zemeckis, e ciò aiuta molto ad immergersi nell’atmosfera. Tantissimi poi i rimandi ai film originali ed i piccoli tocchi di classe qua e là. Impeccabile il sonoro, come sempre nelle avventure episodiche della casa. Doppiaggi e musiche sono di altissimo livello: Christopher Lloyd è bravissimo e A.J. Locascio (che l’ultima volta era criticabile solo per alcune forzature della voce dovute alla sua scarsa esperienza da attore) sta migliorando sensibilmente nella sua già quasi perfetta imitazione di Michael J Fox. Persino le interpretazioni dei personaggi minori non sfigurano. Per quanto riguarda la longevità invece siamo ancora davanti ad un massimo di tre ore, durata base di quasi tutte le avventure episodiche di questo tipo. Difetto comunque giustificabile, visto il costo limitato dell’ intera stagione e la rapidità di sviluppo delle singole puntate. Altra mancanza da tenere a mente è l’assenza della traduzione in lingua italiana. La soluzione esiste, un sito di appassionati nostrani della saga ha difatti già messo a disposizione una patch per la prima puntata. La patch per Get Tannen ancora non c’è, ma dovrebbe arrivare a breve. Nel frattempo, questo è il link della pagina.

HARDWARE

– 1.8 GHz processor (2.0 GHz for Mac OS X)– 2 GB RAM– 256 MB Nvidia or ATI video card– DirectX version 9.0c or higher

– Storia appassionante e personaggi leggendari

– Costo ridotto per l’intera stagione

– Doppiaggio fantastico

– La qualità degli enigmi non è migliorata

– Breve

– Non localizzato in italiano

7.0

Ritorno al Futuro: Capitolo 2 “Get Tannen” è una bella avventura che cattura ancora una volta lo spirito della leggendaria trilogia cinematografica cui si ispira. Non raggiunge tuttavia lo stesso livello di eccellenza per quanto riguarda gli enigmi, ancora piuttosto semplicistici e per nulla migliorati rispetto al capitolo precedente. Questa sarà anche una serie in grado di reggersi quasi esclusivamente sulla qualità della sua storia ma, se in futuro gli sviluppatori non riusciranno a proporre puzzle più brillanti ed originali, nessuno dei prossimi episodi potrà essere davvero memorabile. Speriamo bene, Telltale può sicuramente sorprenderci.

Voto Recensione di Ritorno al Futuro: Capitolo 2 - Recensione


7