Recensione

Power Rangers Samurai

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a cura di FireZdragon

Nati nei primissimi anni ’90, i Power Rangers sono da considerarsi una vera e propria icona di quell’epoca. Pochi sono gli ex adolescenti cresciuti in quel periodo a non aver visto almeno una puntata di questi poderosi guerrieri in calzamaglia, e ancor meno quelli che non ne hanno mai sentito parlare.Ninja, dinosauri, mostri colossali e robot giganteschi hanno popolato le centinaia di episodi prodotti, trasmessi anche sulle nostre reti nazionali e caratterizzati principalmente da accadimenti fotocopia, dove, con l’arrivo sulla terra del cattivo di turno, si susseguivano la trasformazione in mostro gigantesco e un’inevitabile sconfitta per mano dei mitici Power Rangers. Forte di un brand molto conosciuto, Namco Bandai ha deciso di portare all’utenza Nintendo un videogame basato sull’ultima stagione, nel tentativo di riproporre in maniera fedele lo stesso feeling della serie TV, riuscendoci purtroppo solo negli aspetti più negativi.

Gli universi paralleli sono abitati solo da mostri malvagiLa storia di Power Rangers Samurai si limita a ricalcare in maniera fedele la trama della serie, senza prendersi alcun tipo di libertà e senza l’intenzione di proporre qualcosa di alternativo ai tanti fan dei ninja colorati. Troveremo dunque ad attenderci un mondo preso d’assalto dal malvagio Master Xandred e dalle sue orde di Moogers, decisi a far esondare il fiume Sanzu con le lacrime versate dagli umani per poter invadere il pianeta terra con facilità. Vista l’impossibilità di recarsi di persona a portare scompiglio, Xandred spedirà di volta in volta gli spaventosi Nighlok in avanscoperta, nel tentativo di portare il caos prima del suo arrivo.In soccorso della popolazione arriveranno però i nostri prodi che, grazie alle arti marziali e ai potenti Zoid di cui sono dotati, avranno il compito di respingere la minaccia.Prima di buttarvi nella mischia vi verrà data la possibilità di scegliere quale dei cinque Power Rangers impersonare, ognuno caratterizzato da differenti valori di attacco e difesa, e dotato di offensive extra apparentemente uniche. Una volta scesi sul campo di battaglia vi accorgerete tuttavia che le differenze sono assolutamente minime e che i nemici, a prescindere dalla vostra scelta, moriranno con un paio di colpi appena. Purtroppo l’intelligenza artificiale, praticamente assente, non aiuta ad alzare il livello di difficoltà, cosa che porterà i giocatori dotati di un minimo di esperienza a terminare la decina di livelli presenti nel titolo senza mai morire e con appena un paio d’ore di gioco sulle spalle. Il sistema di combattimento è alquanto semplicistico e fa affidamento su colpi potenti e veloci da unire per sfoderare temibili combo, purtroppo totalmente inutili, dato che basterà premere ripetutamente il tasto A per avere la meglio sui Moogers avversari. Una volta abbattuti, questi potranno lasciar cadere sfere rosse per ricaricare parzialmente la nostra vita e sfere blu per rigenerare invece l’energia, utile al lancio degli attacchi speciali. In realtà raramente vi sarà la necessità di utilizzarli, sfruttandoli solo come mero espediente per accelerare le tediose sezioni di combattimento e giungere il prima possibile al boss di fine livello. Saltuariamente sarà inoltre possibile trovare degli speciali anelli del potere che, una volta raccolti, richiameranno sul campo tutti i Power Rangers contemporaneamente, per un attacco speciale altamente devastante.Una serie di fotogrammi con dialoghi testuali ci introdurranno al combattimento finale contro un nemico sulla carta decisamente più forte degli sgherri che l’hanno preceduto, ma in realtà, a causa delle assurde meccaniche di combattimento, inutile esattamente come tutti gli altri. Per averne ragione basterà infatti continuare a lanciare attacchi speciali, e sfruttare il breve momento di immunità che questi donano, per non subire alcun colpo dal nostro temibile nemico, uscendo così praticamente indenni da qualsiasi scontro.Come in ogni puntata dei Power Rangers che si rispetti, una volta abbattuto il mostro di turno questo si ingigantirà a dismisura permettendoci così di richiamare a noi, disegnando con il Wii Mote il simbolo del potere che comparirà a schermo, il podersoso Megazord, un enorme robot capace di tenere testa a qualsiasi avversario.Le nostre aspettative per questa particolare battaglia erano elevate e ci saremmo aspettati un combattimento scenografico, con una città brulicante ai nostri piedi ed esplosioni immense esattamente come avviene in TV durante il clou di ogni puntata. Gli sviluppatori hanno invece ben pensato di ridurre il tutto a un semplice rhythm game, dove sarà necessario scuotere Wii Mote e Nunchuck alternativamente per poter parare i colpi in arrivo ed infliggere danno al nostro avversario arrivando ad una cut scene finale piuttosto deludente e ripetitiva, che vedrà i nostri caricare la mossa più potente a loro disposizione e uccidere l’avversario tra scintille e fumo.L’arrivo di Antonio Garcia, alias il gold ranger, non riesce a rimescolare le carte in tavola, aggiungendo un’ ulteriore opzione nella scelta del ranger con il quale affrontare le missioni, ma lasciando completamente immutato il gameplay.

Ciclicamente ciclicoL’avventura prenderà vita in livelli assolutamente spogli, afflitti da un aliasing impressionante e da un design troppo lineare. La cosa peggiore che ci si può aspettare da un titolo caratterizzato da meccaniche ripetitive come questo è trovarsi dinnanzi a livelli fotocopia, ed è proprio qui che il prodotto Namco crolla definitivamente nel baratro, riproponendo le stesse identiche ambientazioni per tutto il corso della breve esperienza di gioco. Texture e animazioni sono ai minimi storici, con personaggi rigidi nei movimenti e nemici carenti di qualsivoglia verve artistica, con semplici alterazioni cromatiche a definirne la pericolosità. Non aiutano in questo senso i pochi collezionabili nascosti nelle mappe di gioco, incapaci di suscitare interesse nel giocatore, che preferirà ignorare la loro ricerca piuttosto che dover riaffrontare livelli già superati.Nonostante il carico di lavoro per il Wii sia assolutamente irrisorio, ad ogni cambio di zona corrisponderà un lungo caricamento che si andrà ad aggiungere alle trappole tese dai Nighloks: nient’altro che pareti invisibili manterranno il giocatore in una zona ristretta fino a che l’ultimo dei nemici non sarà caduto, frammentando in maniera eccessiva l’esperienza.Purtroppo di Power Rangers Samurai non si salva nemmeno il comparto multigiocatore: con due ranger sullo schermo il divertimento sarà praticamente nullo, dato che i nemici rimarranno imbambolati a decidere quale dei due personaggi attaccare per primo, lasciando all’altro tutto il tempo per massacrarli. Da segnalare inoltre la mancanza totale di un sistema drop in/drop out, che avrebbe potuto quantomeno permettere a uno dei due giocatori di salvarsi dal supplizio con anticipo.

– Si affronteranno i nemici storici dei Power Rangers Samurai

– Scene filmate di intermezzo riprese dalla serie TV

– Carina l’idea delle trasformazioni tramite Wii mote

– Ripetitivo

– Ambientazioni riciclate

– Dura solo due ore

– Pessime animazioni

– IA inesistente

– Tecnicamente arretrato

– Cali di framerate

4.0

Sebbene Power Rangers Samurai sia indirizzato a un pubblico giovane, è seriamente difficile trovare un motivo per consigliare l’acquisto di questo prodotto a chiunque. Il comparto tecnico è arretrato e carente, il level design pessimo e l’intelligenza artificiale inesistente.

I combattimenti tra Megazord, che potevano rivelarsi la carta vincente, sono stati inoltre ridotti a un breve e semplicistico rhythm game completamente fuori contesto, sancendo così definitivamente l’insuccesso di questa titolo per Nintendo Wii, console capace e meritevole di offrire decisamente di meglio.

Voto Recensione di Power Rangers Samurai - Recensione


4