Recensione

Pokemon Mystery Dungeon Squadra Blu

Avatar

a cura di Luke79

Nato in Giappone nel 1996 come un videogioco per Game Boy, Pokémon (abbreviazione di Pokémon Monster) è indubbiamente il fenomeno multimediale più devastante dell’ultimo decennio.Il marchio è oramai da anni simbolo di un successo planetario, le varie iniziative ad esso legate muovono sempre enormi quantità di pubblico, tutto questo per la felicità della Nintendo che ha fatto di Pikachu e compagni una colonna portante della sua azienda, grazie agli elevatissimi introiti che garantiscono. Per questi motivi ma non solo è nato Pokémon Mystery Dungeon, uscito su GBA (col sottotitolo Squadra Rossa) e su Nintendo DS (Squadra Blu), versione della quale andremo a parlare, senza dimenticarci di specificare che non esistono di fatto differenze rilevanti tra i due prodotti.

Il Pokémon sono io!Questa volta, rispetto alle avventure passate, capiremo ben presto che c’è qualcosa di diverso e ci troveremo da subito ad affrontare il gioco da una prospettiva molto differente ma non meno divertente. All’inizio ci verranno poste una serie di domande sui temi più diversi, con questo sistema il gioco costruisce una specie di “profilo psicologico” del giocatore e in base a questo assegna un Pokémon, ad esso somigliante, come protagonista dell’avventura. Il giocatore, infatti, interpreterà proprio uno di questi simpatici esserini e avrà a disposizione un intero mondo, dove i Pokemon vivono serenamente la loro vita senza grosse preoccupazioni….fino a quando un giorno verrà coinvolto da un intraprendente amico animale in una missione di soccorso che porterà alla formazione di una vera e propria squadra. Purtroppo negli ultimi tempi il mondo dei nostri piccoli amici è colpito da catastrofi naturali di ogni tipo, da terremoti a uragani, così capita spesso che i Pokémon più deboli e indifesi rimangono intrappolati in Dungeon… qui trovano un clima poco ospitale e spesso si imbattono in altri della loro specie, ma poco amichevoli e notevolmente combattivi, tanto da intrappolarli e da ostacolare le missioni di soccorso in ogni modo.Il gioco propone una serie quasi infinita di missioni di salvataggio che, una dopo l’altra e con pochissime variazioni sul tema, portano al termine dell’avventura.

Un dungeon dopo l’altro…La struttura di gioco è indubitabilmente un po’ monotona. La base del team di salvataggio e i dungeon vari sono i luoghi dove si svolge gran parte dell’avventura, per non dire quasi la totalità….e va purtroppo sottolineato come questi ultimi non brillino certo per originalità o inventiva. Neanche lontanamente paragonabili ai labirinti di alcuni titoli storici come Golden Sun, Boktai, Sword of Mana e di sua maestà Zelda, i dungeon che andremo ad affrontare sono piatti e creati senza troppa cura. Il grado di sfida per superarli è molto basso, spesso è più che sufficiente fare affidamento alla forza dei propri Pokémon e all’utilizzo strategico delle loro potenzialità e degli oggetti raccolti qua e là. L’unica cosa che dona vivacità alle missioni sono i combattimenti ibridi, una via di mezzo tra il tempo reale e i turni, che danno a questo RPG un’impronta decisamente action.Non ci sono, infatti, interruzioni tra la fase di esplorazione e lotta come avveniva negli episodi più classici della serie, ora tutto si svolge in tempo reale, una soluzione interessante che se non altro invoglia il giocatore a proseguire le missioni, è probabile che con i tempi morti, tipici dei combattimenti a turni, questo gioco avrebbe stancato dopo poche ore anche il fan più sfegatato di Pikachu & C. Il doppio schermo permette di visualizzare una mappa o lo status di una squadra sullo schermo superiore mentre l’azione si svolge su quello inferiore.Grazie al touch screen e al fedele pennino potremo accedere in ogni momento ai menù oppure muovere il nostro personaggioIn definitiva a livello di gameplay è la noia a vincere la battaglia finale con il giocatore più esperto, ma bisogna tenere conto del target del prodotto. Infatti i più piccoli non resisteranno al fascino dei Pokémon e nonostante la ripetitività delle missioni non potranno farne a meno.

Un mondo a misura di Pokémon!Assieme al sistema di combattimento l’altro punto di forza del titolo e senza dubbio la grafica, perchè anche se siamo nel 2006 un bel 2D fa sempre la sua figura!!! Il gioco è ricco di colori e ogni cosa è realizzata con cura, gli sprite sono brillanti e vivi, quindi dal punto di vista estetico è proprio un bel vedere.I giocatori più giovani e i fissati dei poligoni potrebbero dissentire… troppo spesso si è portati a pensare che solo il fotorealismo è sinonimo di qualità.L’accompagnamento sonoro è gradevole e le canzoncine presenti nel gioco sono carine e orecchiabili, naturalmente niente di trascendentale ma almeno non sono fastidiose come ogni tanto succede.

– Sistema di combattimento da action gdr

– Grafica in 2d molto curata

– Struttura di gioco monotona e ripetitiva

– Difficoltà troppo bassa

– La voglia di salvare i Pokémon vi passerà presto

6.5

Pokémon Mystery Dungeon è un titolo nato per i più piccoli ed il voto che gli ho assegnato si basa soprattutto su questa considerazione. La struttura di gioco è, infatti, troppo noiosa ed il grado di sfida troppo basso per renderlo un titolo appetibile per i più grandicelli. L’ unica vera innovazione viene dal nuovo stile di combattimento che rende il gioco quasi un action gdr. Dignitosa la grafica con un 2D vivo e brillante.

In definitiva un capitolo della saga che verrà presto dimenticato, soprattutto quando usciranno i nuovi titoli oramai imminenti. Consigliato solo a chi ha il poster di Pikachu sopra il letto.

Voto Recensione di Pokemon Mystery Dungeon Squadra Blu - Recensione


6.5