Recensione

Panzer Dragoon Orta (Jap)

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a cura di Akira Fudo

Finalmente dopo diversi anni SEGA ha deciso di donarci un nuovo capitolo della saga PANZER DRAGON realizzando i sogni di coloro che dopo l’ultimo episodio apparso su Saturn (Panzer Dragon Saga) non avevano più avuto notizie di seguiti e di coloro che da tempo aspettavano un titolo che mostrasse le reali capacità dell’xbox.Preliminarmente prima di entrare nello specifico analizzando i singoli aspetti del gioco occorre fare presente che il titolo in questione non è nient’altro che uno sparatutto “vecchia scuola”, quindi non aspettatevi una longevità esagerata poiché gli sparatutto tipo Panzer Dragon sono ideati per divertire intensamente, ma per poco tempo (purtroppo).La trama del gioco si colloca mille anni dopo gli avvenimenti del capitolo precedente e vede, nel mondo devastato da continue guerre, una ragazza rinchiusa in una torre dalla sua nascita essere preda di un attacco delle forze imperiali, le quali intendono riportare alla luce la tecnologia dell’impero degli antenati che a sua volta era stato distrutto da un guerriero a cavallo di un drago.Questa a grandi linee è l’introduzione del gioco e sarete proprio voi a comandare il drago leggendario che dopo mille anni riapparirà per salvare la povera ragazza, che si chiama Orta e da cui prende il nome questo episodio e già dalla presentazione si capisce la cura maniacale con cui la SEGA ha preparato questo gioco.

GraficaNon credo di esagerare se dico che i filmati di Panzer Dragon Orta sono i più belli che io abbia visto ultimamente su qualsiasi sistema, inoltre sono molto frequenti nel gioco ed aiutano tantissimo il giocatore ad entrare nel fantastico mondo fantasy ideato, immergendolo completamente negli avvenimenti della povera Orta.Come accennato prima, il primo quadro ci vede impegnati nella fuga dalle forze imperiali guidate dalla perfida Envren e già dai primi istanti di gioco la grafica ammalia completamente.Credetemi è difficile descrivere il livello tecnico di questo gioco poiché l’unico modo per rendersi conto della sua bontà grafica sarebbe vederlo dal vivo, ma credetemi mai nessun titolo ha saputo spremere meglio la scheda video dell’xbox. Non c’è un effetto grafico che non sia stato usato, tutto si muove a 60 frames senza rallentamenti, i poligoni su schermo sono in quantità esagerata (basta vedere l’attacco alla nave imperiale con tutti i suoi passeggeri che scappano e prendono posto sulle torrette lancia missili!!!!), il drago è realizzato in maniera magistrale e l’effetto con cui il drago cambia forma è ALLUCINANTE!Un discorso a parte lo meritano i boss di fine livello che hanno dimensioni esagerate e più di una volta vi capiterà di farvi colpire perché resterete ammaliati dai loro movimenti e dalle animazioni che non perdono un frame, MAI!

SonoroIl reparto sonoro è perfetto con musiche in puro stile fantasy che si adattano perfettamente ad ogni situazione che ci capiterà di affrontare, a mio parere non si raggiungono le vette toccate dalle musiche del primo Panzer Dragon (per me le migliori della saga), e che contribuiscono ad immergere il giocatore nelle fantastiche atmosfere del gioco.Gli effetti sonori sono altrettanto buoni e chi ha giocato gli episodi precedenti non faticherà a riconoscere alcuni suoni come quello dello sparo o di alcuni nemici, contribuendo insieme allo stile grafico a donare un senso di continuità che sicuramente sarà apprezzato per coloro che hanno giocato i capitoli precedenti.

GiocabilitàAdesso arriviamo all’aspetto che più mi ha trovato impreparato: la giocabilità!La prima partita che ho fatto, l’ho affrontata da veterano della serie, saltando il tutorial visto che pensavo già di sapere tutto su come giocare ed invece poco dopo vedevo che venivo colpito pesantemente e non trovavo modo di evitare certi attacchi, facendomi innervosire non poco!Ciò era dovuto dal fatto che la Smilebit (team interno della sega che ha realizzato questo gioco) ha evoluto pesantemente il sistema di gioco dandoci la possibilità di compiere diverse azioni che contribuiranno non poco a farci sentire realmente alla “guida”di un drago, sto parlando della possibilità di accelerare e decelerare!Infatti noi potremo decidere se farci superare da dei nemici che ci inseguono oppure se superare dei nemici che ci precedono, quindi se davanti a noi ci saranno avversari che sembrano immuni al nostro fuoco significa che per farli fuori dovremo superarli e sparargli da davanti dove saranno vulnerabili!Non bisogna dimenticare la possibilità del drago di cambiare forma, infatti potremo decidere noi stessi fin dall’inizio che drago utilizzare premendo semplicemente il tasto Y ed avremo a disposizione:– il drago classico che può inquadrare tanti nemici e che può accelerare e decelerare a madia velocità– il drago lento che non può aumentare o diminuire la velocità, ma che può mirare solo 3 nemici ed ha una potenza di fuoco superiore(con tanto di effetti luce connessi)– il drago veloce che può compiere tutte le evoluzioni che vuole, ma che non può inquadrare bersagli ed ha una potenza di fuoco ridotta (trasformazione consigliata per colpire o fuggire dal fuoco nemico).Ovviamente i draghi differiscono esteticamente ed ognuno di loro è dotato di un berserk attack differente(ognuno realizzato in modo magistrale) che dona anche una breve immunità nel momento del suo utilizzo, quindi se avete molta en energia vi conviene non sprecarlo ed usarlo quando starete per morire oppure per dare il colpo di grazia ad un bossSemplicemente concludo dicendo che all’inizio il gioco sembrerà leggermente complicato, ma con un po’ di pazienza proverete molte soddisfazioni nel potere volare quasi come volete e il gioco vi offrirà una sensazione di libertà abbastanza convincente.

LongevitàEsaminare la longevità è difficile poiché essa va rapportata ai gusti personali di ciascun giocatore.Per portare a termine le 10 missioni potrebbe bastare anche un ora e mezza, ma non ci riuscirete semplicemente e poiché l’energia vi verrà ricaricata di una certa misura ad ogni inizio livello, dovrete giocare con la massima cura fin dall’inizio altrimenti potreste trovarvi come il sottoscritto che è arrivato al 9 livello con troppa poca energia di partenza ed ha dovuto ricominciare tutto da capo(non che la cosa mi sia pesata, anzi è stato molto piacevole), comunque è possibile scegliere il livello di difficoltà fra facile, medio, difficile ed al livello di difficoltà difficile ci metterete abbastanza tempo per superare certi Boss(Abban ad hard è impossibile!).La SEGA ha pensato bene di mettere nel menu del gioco la voce pandora’s box, opzione che comprende tantissimi extra da sboccare tra cui il primo capitolo della saga (vi verrà da ridere quando vedrete com’era graficamente il primo capitolo) e tante altre cosette che non vi svelo per lasciarvi il gusto di scoprirle!!!!!! Vi basti sapere che ce ne per tutti i gusti, mai visti ripeto MAI VISTI tanti extra!!!!!!!!

tutto!!

Fa male alla vista (troppo bello!!!!)

Non si è totalmente liberi.

9

L’ho detto all’inizio della recensione, Panzer Dragon Orta è uno sparatutto, niente di più, ma uno sparatutto all’ennesima potenza dove l’unico difetto (poi non grave vista la natura del gioco) è quello di non avere totale libertà di movimento ed essere così costretti a seguire dei binari che pur offrendo dei bivi (aumentando in questo modo la rigiocabilità) non danno ovviamente un senso di libertà assoluta.

In definitiva io considero questo gioco come il titolo che finalmente mostra le REALI capacità tecniche di Xbox e spero che le software house guardandolo si rendano conto di cosa si può fare con questa console evitando di fare uscire giochi che girerebbero su una Ps2 mal sfruttata!

Voto Recensione di Panzer Dragoon Orta (Jap) - Recensione


9