Anteprima

Naruto: Rise of a Ninja

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a cura di Songoku

Ormai la fama di Naruto sta raggiungendo confini inaspettati. Fumetti, cartoni animati, giocattoli, figurine, e ovviamente videogiochi. Un po’ tutte le piattaforme sono state raggiunte del giovane ninja, che ora arriva con un titolo per Xbox 360 che sembrava (e sembra) avere i numeri per imporsi come la migliore incarnazione videoludica per il mondo di Naruto.Abbiamo avuto modo di provare una versione molto vicina a quella definitiva, e le impressioni sono davvero buone.

Un bambino alla conquista del rispettoPer chi non lo sapesse, Naruto è un piccolo abitante del Villaggio della Foglia, una ridente cittadina governata con sapienza dal potente Terzo Hokage. Naruto, dodici anni, studia all’accademia ninja e vorrebbe diventare, un giorno, il nuovo capo del villaggio. La sua particolarità è portare dentro di sé lo spirito della Volpe a Nove Code, un essere antico e potente che rischiò di distruggere il villaggio, almeno finché il Quarto Hokage non diede la vita per sconffiggerlo e sigillarlo proprio nel corpo del piccolo Naruto. Questa sua condizione lo rende un reietto, perché tutti lo temono e lo disprezzano. Il grande sogno di Naruto è diventare il più grande ninja di sempre, non per soggiogare gli altri al suo volere, ma per guadagnarsi il loro rispetto e la loro stima.Il gioco riprende pari pari la storia narrata nel manga, raccontando le diverse tappe della crescita del protagonista.

Tanti generi in unoDifficile classificare con precisione un titolo come questo. Naruto: Rise of a Ninja ha il grande pregio di racchiudere al suo interno molti generi diversi, per un’esperienza di gioco molto più varia che in passato. Azione, avventura, picchiaduro, platform, gioco di ruolo: ci sono molti elementi per ognuno di questi generi, e la cosa migliore è che sembrano amalgamarsi con buona coerenza.Il Villaggio della Foglia è interamente esplorabile, e le missioni che svolgiamo al suo interno ricordano molto i giochi alla Super Mario, dove occorre saltare a destra e a manca per recuperare monete o altri oggetti. L’esplorazione ha molto dei giochi d’avventura alla Tomb Raider, anche se non ci troviamo di fronte particolari enigmi da risolvere. I combattimenti, momento ovviamente fondamentale della storia, sono gestiti come un picchiaduro alla Tekken, con scontri uno contro uno dove usare diverse combo e molte mosse speciali viste nel cartone animato. Infine, il sistema di potenziamenti consente di apprendere col tempo nuove abilità e tecniche segrete, comprare nuovo equipaggiamento (armi, rotoli magici capaci di supportarci in battaglia ecc), incrementare il livello di salute e di chakra (l’energia necessaria all’esecuzione delle mosse più spettacolari).Il gioco dunque, sembra essere in grado di offrire un’esperienza molto variegata, in cui al puro combattimento si affiancano sezioni esplorative, unite a loro volta alla necessità di un minimo di riflessione tattica, che porti alla scelta di determinate combinazioni di tecniche, potenziamenti, stili di lotta. Nel recente passato si è parlato di questo come del gioco più completo di Naruto: effettivamente le possibilità offerte al giocatore sono molte, sia all’interno delle missioni principali, sia nelle subquest ambientate al Villaggio, che implicano consegne a domicilio, nascondino, recupero di oggetti rubati, ricerca di monete.L’aumento delle capacità del protagonista, inoltre, ha l’effetto di rendere accessibili, di volta in volta, zone del paese prima irraggiungibili: questo aumenta la voglia di esplorare, per vedere ogni angolo e raccogliere tutte le monete (a loro volta necessarie per accedere a nuovi potenziamenti e abilità).

Tutto questo riguarda la la modalità storia. Accanto ad essa troviamo un multiplayer sia locale che on line, che ci consente di sfidare gli amici in duello, utilizzando alcuni dei personaggi più famosi della serie.

Un anime vero e proprioIl comparto tecnico stupisce per la cura riversata nella creazione di uno scenario realmente aderente alla controparte a cartoni animati. Il Villaggio della Foglia è splendido: colorato, dettagliato, illuminato perfettamente, con ottima realizzazione delle ombre e un’architettura studiata per creare diversi livelli, raggiungibili man mano che il protagonista aumenta le sue abilità di movimento.Gli scenari esterni, come foreste e altri villaggi, sono meno ampi, ma ugualmente suggestivi. Merito di un disegno insieme fumettoso e dettagliato, che ricorda le immagini dell’anime senza dimenticarsi di far muovere ogni singolo filo d’erba. Anche la realizzazione delle superfici acquatiche è pregevole, con ottimi riflessi.I personaggi, realizzati in cell shading, sono convincenti, anche se forse in questo caso si poteva sperare in un maggiore livello di dettaglio, che li rendesse ancora più simili alla versione televisiva.Da notare anche la bassa incidenza dei caricamenti, generalmente molto corti o quasi inesistenti (ad esempio quando Naruto passa dal Villaggio della Foglia alla foresta: il caricamento dell’area coincide con un brevissimo calo del frame rate).

Molto buono anche il comparto sonoro: le musiche sono quelle sentite nel cartone, ma personalmente a un certo punto ho preferito spegnerle per godermi i pregevoli effetti sonori, come lo scrosciare dell’acqua o il cambio di rumore a seconda delle molte superfici calpestate da Naruto.Il doppiaggio desta qualche perplessità: si diceva che ci sarebbero stare le voci originali giapponesi, ma in realtà ho trovato solo un doppiaggio inglese (ben sottotitolato in italiano) che per quanto ben fatto potrebbe scontentare sia i puristi che chiedevano la lingua nipponica, sia coloro che speravano di risentire le voci ascoltate su Italia 1. Vedremo se ci saranno aggiunte dell’ultimo minuto nella versione definitiva.

I difettiSi sarà capito che questo Naruto: Rise of a Ninja mi ha piacevolmente sorpreso, sotto molti punti di vista. Non manca però qualche difetto, la cui entità è valutabile in base al punto di vista da cui ci si avvicina. Due sono probabilmente le maggiori criticità. In primo luogo si può usare solo Naruto (almeno così pare). Gli altri personaggi (peraltro solo undici, con diverse mancanze come Shikamaru, Kankuro e altri) sono utilizzabili solo in multiplayer. Il concept del gioco giustifica questa scelta, perché si concentra sulla formazione di Naruto. Ma è inutile negare che molti avrebbero gradito la possibilità di compiere almeno un pezzo di avventura con i vari Rock Lee, Sasuke ecc (che pure sono visibili come personaggi non giocanti).L’altro difetto, forse inevitabile, riguarda il fatto che questo è un titolo pensato per i fan di Naruto, e non per tutta l’utenza in generale. La cosa è evidente dal punto di vista narrativo e delle informazioni veicolate: ci sono molte sequenze di intermezzo, con passaggi presi direttamente dalle puntate del cartone, che però accostano i molti eventi della storia in modo un po’ improvviso. Se questo non è un problema per il fan della serie, che sa perfettamente cosa è successo, cosa succede e cosa succederà, un giocatore che non conosce il mondo di Naruto potrebbe trovarsi spaesato in mezzo a eventi e personaggi che sembrano spuntare un po’ casualmente.Si tenga però presente che questo è un problema comunissimo tra i giochi che sfruttano licenze di questo tipo, quindi non va considerato come una mancanza rispetto a “colleghi” dello stesso genere. Semplicemente, per avvicinarci ancora un po’ alla perfezione, occorrerebbe un gioco capace di rendersi perfettamente comprensibile e godibile sia dai fan sfegatati sia dai neofiti.

Volendo fare i pignoli, possiamo poi mettere in guardia coloro che amano immergersi in un genere duro e puro. Naruto: Rise of a Ninja, col suo obiettivo di toccare molti generi, finisce inevitabilmente col non riempirne pienamente nessuno. Per cui è un picchaiduro, ma senza il tecnicismo esasperato di un Tekken o di un Virtua Fighter (banalmente, ci sono molte meno mosse a disposizione). È un RPG, ma senza la prodondità tattica e gestionale di un Final Fantasy. È un adventure, ma con una componente esplorativa comunque limitata. È un gioco, perciò, per chi ama le sperimentazioni e le contaminazioni, e per chi è, almeno in parte, indeciso.

ConclusioneA conti fatti, questa prima impressione “giocabile” su Naruto: Rise of a Ninja è più che positiva. Il panorama dei giochi tratti da cartoni e film è troppo pieno di titoli medi, mediocri e scarsi per non apprezzare un prodotto che sembra finalmente curato come si deve. Al di là di piccoli difetti e ingenuità, e indipendentemente dalle considerazioni definitive da farsi in sede di recensione, questo gioco sembra raggiungere uno scopo importante: quello di restituire (narrativamente, visivamente, e a livello di gameplay) la vera essenza dell’opera da cui è tratto. Non credo ci siano dubbi in questo: questo è veramente Naruto!