Anteprima

Ken's Rage 2

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a cura di Sora

La cultura del manga è presente in Giappone da oltre mezzo secolo, ma possiamo dire che il fumetto giapponese divenne un emblema subito dopo la seconda guerra mondiale. Sono tantissimi i generi a cui un manga si può rifare, ognuno dei quali viene pubblicato spesso su una rivista specifica del settore: tra le più note, troviamo sicuramente Weekly Shōnen Jump, dedicata esclusivamente ai manga per ragazzi (shōnen). Esattamente 30 anni fa esordì su quelle stesse pagine Hokuto no Ken, conosciuto in Italia come Ken il guerriero, paladino della giustizia sempre pronto a difendere i buoni. È normale che, come in un libro, anche nel manga il disegnatore butti talvolta esperienze di vita, denunciando, o comunque sottolineando la situazione di una società o di un circolo, che può essere la propria famiglia, una scuola o quant’altro. Per questo motivo in Hokuto no Ken ci troviamo davanti al tema dell’olocausto nucleare (l’occupazione degli USA e le bombe atomiche vi dicono nulla?), con un mondo ormai in degrado dove l’uomo è costretto a farsi giustizia da solo e vige la legge del più forte. 
“Chi mai spezzerà le nostre catene?”
Sono stati molti i videogiochi dedicati fino ad ora a Kenshirō, e in particolare le console di casa Sony hanno sempre mostrato un certo interesse a riproporre le gesta del temibile guerriero solitario. Abbiamo osservato, grazie ai video svelati al recente Tokyo Game Show, alle novità offerte dall’ultimo capitolo che Tecmo ha voluto regalarci, Fist of the North Star: Ken’s Rage 2. Nessuna obiezione da parte dei fan, avremo modo di vestire i panni del famigerato Ken in una versione molto più sciolta rispetto al capitolo precedente, in cui i movimenti del protagonista sembravano troppo legnosi e macchinosi. Sferrare pugni in tutte le direzioni e calci devastanti sarà così possibile senza doverci innervosire per la presenza di controlli poco precisi. Sostanzialmente a livello di gameplay non è però cambiato nulla, il gioco si basa sempre sugli stessi ritmi, sugli stessi caratteri e le stesse situazioni, rimanendo quindi quell’action in terza persona che sa di già visto. Musou quintessenziale dunque, ove dovrete massacrare nemici a palate, in un modo che richiama molto i Dynasty Warriors
L’aggressività degli antagonisti è purtroppo presente solo nel loro bestiale aspetto fisico. Gli sviluppatori ancora una volta hanno lesinato sull’intelligenza artificiale, e ci ritroveremo circondati da decine di briganti che saranno spesso più simili a dei pali che a veri avversari, incapaci di colpirci anche alle spalle. Abbiamo visto uno spezzone del gioco in cui Ken doveva aiutare un povero vecchio a raggiungere dell’acqua, che avrebbe dovuto portare agli assetati abitanti del villaggio. Ogni tot passi, il vecchio che ci precedeva si fermava, e orde di nemici erano pronte a scagliarsi solo ed esclusivamente verso il protagonista, come se l’anziano signore fosse invisibile. Eliminati tutti gli avversari, è stato possibile nuovamente procedere, ma la stessa storia si è ripetuta ancora e ancora fino al raggiungimento della fonte d’acqua. Dopo il conseguente ringraziamento del vecchio per aver raggiunto il suo obiettivo sano e salvo, avremmo forse sperato di assistere a qualcosa di nuovo e invece… ancora nemici! 
Non siamo riusciti a capire in che modo avviene l’upgrade del nostro personaggio, ci auguriamo che almeno in questo aspetto Tecmo sia riuscita a uscire fuori dagli schemi. Notizia senza dubbio positiva per i tanti fans, è quella che il titolo ricoprirà interamente la storia del manga (arco di Cento e isola dei demoni compresi), a differenza del capitolo precedente. Le atmosfere di gioco anche, sì, possono considerarsi ben riuscite e fedeli soprattutto all’anime, ricreando scenari deserti e in completo abbandono, simbolo di un mondo ormai sull’orlo del collasso. Ci è piaciuta la possibilità di utilizzare più frequentemente le special, come la possibilità di colpire i punti di pressione (tsubo) per far implodere i nemici, che rendono il sistema di combattimento un tantino meno monotono. Inoltre è sempre allettante la possibilità di poter giocare non solamente nei panni di Kenshirō, come ci hanno assicurato gli sviluppatori, sperando che la varietà dei personaggi possa dare un po’ di brio alla formula. Le scene di intermezzo sono tutte molto curate e ben riproposte, peccato solamente che non possano essere saltate. Tuttavia, in alcune sequenze dovremo agire in real time premendo i tasti che compaiono sullo schermo al momento giusto, il che rende più sensata la scelta di non poter skippare i filmati. Tirando le somme, il titolo può piacere senza ombra di dubbio a chi ama il genere Musou, dove agire è tutto e la riflessione diventa pari a zero, tolte forse le sole boss fight. Forse ci aspettavamo qualche innovazione in più, ma se siete tra quelle persone che hanno già apprezzato il primo capitolo, state tranquilli perché i miglioramenti si vedono, anche a livello grafico, dove il numero dei poligoni è sicuramente superiore. La versione giapponese uscirà per la fine dell’anno, al di fuori dell’arcipelago sarà invece esportata per l’inizio del 2013. Curiosi di vedere se Tecmo riuscirà a stupirci con qualche chicca nascosta, rimaniamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.

– Fedele al manga, ne ripercorre l’intera storia

– Sempre svariati personaggi utilizzabili e tante boss fight significative

Nemmeno a dirlo, gli amanti di Ken staranno saltando dalla gioia, perché nonostante il titolo non sia un capolavoro, vestire i panni di uno dei personaggi più carismatici della storia dei manga è sempre un’esperienza di cui esser fieri. La ripetitività di cui il titolo sembra soffrire un pochino ci allarma, ma nonostante ciò si fa forte di una riproduzione fedele di uno degli shōnen più rappresentativi, che ha tanto da dare non soltanto ai fans. La grafica migliorata, le scene di intermezzo ben curate e la garanzia di ripercorrere l’intera storia del benvoluto protagonista, sono punti da apprezzare e che regaleranno ben più di un sorriso.