Anteprima

I Simpson: il videogioco

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a cura di Meno D Zero

Meglio al cinema che in tvLa storia dei Tie-in (ovvero le trasposizioni video ludiche delle più famose saghe viste al cinema) è sempre stata un’arte piuttosto lucrosa e scarsamente impegnativa: inconsciamente gli sviluppatori non si impegnano più di tanto nel cercare di proporre gameplay validi ed innovativi, dato che comunque vadano le cose, le vendite del gioco saranno direttamente proporzionale al successo del film di ispirazione al botteghino.In passato questo fenomeno era quasi fastidioso, con il mercato saturo ogni anno di titoli spazzatura (tecnicamente e concettualmente parlando) fra i primi posti delle classifiche di vendita. Fortunatamente, da qualche anno a questa parte e con la qualità media dei prodotti videoludici che si è innalzata notevolmente, i famigerati “giochi brutti col nome dei film” sono drasticamente diminuiti, e nella maggior parte dei casi si tratta ora di lavori mediamente soddisfacenti: dalla saga di Harry Potter all’ultimo cartoon in digitale, le produzioni di questo tipo, grazie anche alla potenza grafica delle console di nuova generazione, sono diventate decisamente più accettabili.

The Simpson ExperimentSono quasi 20 anni che la famosissima serie di questo irriverente cartoon bazzica nelle televisione di tutto il mondo, e in giro ci sono, ovviamente, svariati esperimenti video ludici che portano il nome della famiglia più famosa di Springfield. Scriviamo esperimenti non a caso, dato che tutti gli episodi usciti finora, per qualsiasi formato e console, si sono rivelati piuttosto mediocri e poveri di idee.Ora EA, casualmente in concomitanza con l’uscita del film in tutto il mondo, tenta di invertire questa tediosa tendenza, proponendo il videogioco “ufficiale” dei Simpson, che, lo diciamo subito, poco a da spartire col collega presente nei cinema: questo titolo, nelle intenzione dei programmatori, è come se cancellasse tutte le brutte copie uscite fino a questo momento per proporre l’unico e vero gioco degno di una famiglia complicata e spassosa come quella dei gialli d’america. Ci riuscirà?

Mission completeVi sveliamo subito l’arcano: da quello che abbiamo potuto ammirare alla presentazione del gioco negli uffici milanesi di EA, sembra decisamente di sì.Il simpatico game designer Greg Rizzer, joypad alla mano, illustra le meccaniche di gioco: fondamentalmente si tratta di un titolo multi-evento: ci sono 16 livelli di gioco, ognuno da affrontare con due specifici personaggi della famiglia dei Simpson, e ognuno contiene svariati generi, si va dall’action più puro al platform, dal retrogame citazionistico al pigia-tasti furioso…è come se ogni singolo stage di gioco ne contenesse altri 3 o 4 ognuno con meccaniche di gioco differenti ma perfettamente amalgamate fra loro. Lo stage di turno, dicevamo, si affronta con due personaggi, sfruttando le loro abilità particolari: il grasso Homer ad esempio, può gonfiarsi come un pallone e rotolare per lo schermo investendo i nemici, la tremula Marge usando un megafono può chiamare a raccolta e “arruolare” soldati per la sua causa, o Lisa, tramite la mano di Buddha, può spostare e lanciare oggetti pesanti come macchine e case, Bart invece, tra le altre cose, possiede una fionda e un rampino con cui scalare i palazzi…insomma, i poteri e le abilità sono molte, le situazioni di gioco in cui utilizzarle molteplici.Volendo tutto il gioco si può “smezzare” in una sorta di cooperativa locale (niente online questa volta) un giocatore prende il controllo di un personaggio, un amico dell’altro, lo schermo si splitta in verticale e assieme si affronta tutta l’avventura.Avventura di gioco che, secondo il game-designer, dovrebbe tenerci impegnati fra le 12 e le 15 ore, a seconda di quanti oggetti segreti si vogliano trovare.

Ha-HaL’aspetto più intrigante di tutto il gioco è vedere come prende in giro le tematiche e i titoli di altri videogiochi: esattamente come nell’irriverente stile che da sempre caratterizza il cartoon, gli sviluppatori si sono divertiti a sbeffeggiare trent’anni di storia video ludica e non solo: che ne dite di un livello ambientato durante la guerra chiamato Metal of Homer…o di un altro ispirato a Shadow of the Colossus? Quasi niente e nessuno viene risparmiato…Mortal kombat (qui ribattezzato Moral Kombat) GTA, Final Fantasy, Batman Begins… perfino i classici come Asteroid e Pong…e le prese in giro non si fermano certi ai giochi, anche le grosse catene commerciali come Blockbuster o Game Stop vengono citate.Le meccaniche di gioco seguono relativamente quelle del gioco di ispirazione e ne reinterpretano le atmosfere e le ambientazioni condendole con la tipica ironia “made in Simpson”.Un plauso quindi alla scelta dei programmatori che hanno voluto liberarsi da ogni condizionamento esteriore per realizzare qualcosa totalmente in linea con l’universo giallo e pazzo dei Simpson.Già un universo, perché praticamente tutti i personaggi della popolare serie tv hanno trovato posto in maniera più o meno attiva all’interno del gioco, dai menù alle scene di intermezzo, dai personaggi non giocanti a quelli segreti, chi amerà la serie non faticherà a trovarsi a proprio agio.

Ciucciati il calzino!La cura con cui il mondo dei Simpson è stato riprodotto è sconvolgente: nel gioco ci sono più di 40 minuti di cut-scene realizzate nello stile del cartoon e perfettamente in linea con tutta la serie, servono ad aprire e concludere le varie missioni, i bravissimi doppiatori italiani che si sentono in tv sono presenti in forze per dar vita a tutti i personaggi e ci sono qualcosa come 8000 linee di dialogo, per rendere l’esperienza di gioco più varia ed immersiva, senza contare che gli autori del gioco sono stati chiamati per dare consigli e supervisionare il prodotto.Se a questo aggiungiamo un aspetto tecnico di prim’ordine, con una grafica in cel-shading pulita e nitida, la possibilità di affrontare più volte e con differenti scopi le missioni già portate a termine ed una discreta interattività ambientale vi renderete conto che molto probabilmente all’uscita nei negozi ci troveremo di fronte ad uno dei giochi più folli e divertenti dell’anno. E da un tie-in non ce lo saremmo mai aspettato.