Anteprima

Hyrule Warriors Legends

Avatar

a cura di LoreSka

La crescita di Hyrule Warriors su Nintendo Wii U è stata piuttosto sorprendente. Nonostante i musou siano un genere poco avvezzo al mercato occidentale e nonostante siano giochi poco propensi ad offrire nuovi contenuti, Hyrule Warriors si è arricchito con il supporto Amiibo più completo dell’intera line up e una serie di DLC e nuovi personaggi che hanno fatto la gioia dei fan.
Perché, diciamolo, Hyrule Warriors è prima di tutto un gioco che si fonda sul fan service, sulla coniugazione dei diversi universi di Zelda in un action con struttura fortemente vicina ai vari Dynasty Warriors e affini, arricchito dal fascino del mondo creato da Shigeru Miyamoto e capace di restare sulla cresta dell’onda per trent’anni.
Eppure, la sfida di portare questa formula su di una console portatile è tutt’altro che semplice. In primo luogo, la struttura dei musou prevede tempi di fruizione moderatamente più lunghi della media, con battaglie che si prolungano ben oltre i 30 minuti. In secondo luogo, l’enorme quantità di nemici a schermo – nonostante la ripetizione e la semplicità dei modelli 3D – non è certo appannaggio dei processori di una piccola console come Nintendo 3DS. Eppure, con i giusti compromessi, Nintendo ce l’ha fatta: abbiamo provato Hyrule Warriors Legends, declinazione portatile del gioco per Wii U, e ne siamo rimasti piacevolmente colpiti.
Praticamente una definitive edition… in SD
Hyrule Warriors Legends si potrebbe definire una sorta di edizione definitiva di Hyrule Warriors. Il gioco include tutti i DLC apparsi su Wii U, il supporto di tutti gli Amiibo (fino a un massimo di 5 usi al giorno) e aggiunge nuovi contenuti, garantendo la presenza di tutto (o quasi) quello che è apparso su quella che – solitamente – verrebbe definita come la versione principale. In altre parole, Hyrule Warriors Legends non è una riduzione dell’edizione Wii U, ma piuttosto una sua rivisitazione con contenuti ampliati. La cosa è piuttosto strana, ma vi possiamo garantire che Nintendo sta mantenendo le promesse.
In breve, il gioco include Huryle Warriors con tutti i DLC ottenuti su Wii U tramite il season pass, e garantisce agli utenti Wii U di importare da 3DS tutti i contenuti non ancora sbloccati. Se preferite, per chi già possiede l’edizione Wii U, Hyrule Warriors Legends si comporta da season pass, in quanto – tramite un codice incluso nella confezione – il gioco si aggiorna con tutti i contenuti pubblicati. Crediamo sia la prima volta che una cosa del genere avviene nel mercato dei videogiochi, e non possiamo che applaudire l’idea che premia i fan più fedeli.
I contenuti aggiuntivi – esclusivi per l’edizione 3DS – riguardano l’arrivo di 9 nuove missioni, che si ampliano con la presenza di personaggi e missioni tratte dal mondo di Wind Waker: si segnala, ad esempio, la presenza di Dazel, Re Dafnes e  Toon Link, si aggiunge Skull Kid da Majora’s Mask e si segnala l’arrivo di un’intera parte di campagna dedicata a un nuovo personaggio creato da Tecmo Koei per la serie, e che ha da subito incuriosito i fan. Stiamo parlando di Linkle, una sorta di Link in versione femminile la cui storia ci descrive un personaggio davvero curioso, che strizza platealmente l’occhio ai fan della saga. Linkle, infatti, è una sorta di fangirl di Link, una guardiana di coccò (in grado di controllare eserciti di pollame) che crede di essere l’incarnazione dell’eroe del tempo, e che si veste in tunica verde (probabilmente fabbricata da sé, come farebbe una cosplayer) per combattere le forze di Ganondorf. La ragazza combatte con due balestre e agisce da personaggio ranged, e il suo uso è apparso sin da subito straordinariamente divertente. Le cutscene aggiunte per l’occasione, inoltre, svelano un personaggio molto più carismatico e piacevole del previsto, e in generale crediamo che i fan si divertiranno molto al cospetto di questo nuovo personaggio.
Fatamagotchi
Un altro contenuto esclusivo dell’edizione 3DS riguarda l’arrivo delle fate, che agiscono accompagnando Link e i suoi alleati nell’avventura, come una sorta di spirito guida che può essere chiamato in battaglia per intervenire in momenti particolarmente accesi. 
Esse si inseriscono in una nuova modalità denominata My Fairy Mode che, probabilmente, sarà vista da queste parti come l’ennesima giapponesata capace di strappare un sorriso di curiosità. In questa modalità, infatti, saremo chiamati a prenderci cura delle nostre fatine, a nutrirle e a vestirle per potenziarle e ottenere ulteriori bonus in battaglia. In una sorta di miscuglio tra un tamagotchi e un gira la moda in salsa fatata, questa sorta di minigioco parallelo ha una reale utilità in battaglia, e per i fanatici del collezionismo vi saranno numerosissimi costumi da sbloccare e un sacco di obiettivi da raggiungere per poter mantenere il proprio esercito di fatine al passo con l’avventura.
La conversione 3DS
Come detto, dunque, questa edizione portatile include tutto il gioco Wii U (modalità avventura compresa) e una pletora di contenuti extra che dovrebbero soddisfare appieno tutti i fan. Vi è però qualche limite: il multiplayer locale – presente su Wii U – è stato sostituito da una modalità asimmetrica offline tramite street pass, in cui i nostri amici entrano in battaglia come bot controllati dall’IA e basati sulle statistiche dei giocatori incontrati. Non abbiamo avuto modo di provare questa funzionalità che, per quanto divertente, non potrà certo competere con il classico multiplayer. Questo, dunque, è forse l’unico punto negativo legato a questa versione.
Per quanto concerne la conversione, Nintendo ha compiuto una sorta di miracolo. Naturalmente, la grafica su 3DS non è neanche lontanamente paragonabile a quella vista su Wii U, ma questa versione è assolutamente gradevole e molto più fluida del previsto, specialmente su New Nintendo 3DS. Sulla nuova console, infatti, il processore più potente viene sfruttato per garantire un maggior numero di nemici a schermo, una maggiore distanza di spawn e la possibilità di vedere i nemici apparire davanti ai nostri occhi. Sul vecchio 3DS – completamente compatibile con il gioco – i nemici spawnano solo alle nostre spalle e sono in numero leggermente ridotto. Ma non temete: il caos in mischia è comunque dirompente.
La telecamera è stata adattata bene alla console portatile, e solo raramente ci siamo trovati ad intervenire con il C-Stick del New Nintendo 3DS. Se non avete la nuova console o siete sprovvisti di Circle Pad Pro, dunque, il gioco sarà comunque fruibile senza troppe preoccupazioni.
Infine, vi è da segnalare la possibilità di salvare una missione a metà: così, anche se Hyrule Warriors Legends mantiene inalterata la struttura e la durata delle missioni dell’edizione Wii U, il gioco può essere interrotto in qualsiasi momento e ripreso dall’ultimo ovbiettivo completato. Un’idea che adatta perfettamente il gioco alla nuova natura portatile.

– Più contenuti che su Wii U

– Ottima conversione

– Molto divertente in questa formula

Anche se il genere è spesso lontano dai gusti del pubblico occidentale, il gioco ci ha convinto: Hyrule Warriors Legends sembra funzionare straordinariamente bene su console portaile. Questa edizione, poi, amplia i contenuti inclusi nell’edizione Wii U, risultando per certi versi più completa e più curata. Nintendo, in altre parole, non sembra avere forgiato un’edizione mutilata di un gioco per fare cassa, ma sta producendo un gioco completissimo e in grado di tenere testa alle produzioni per le console casalinghe. Siamo molto colpiti.