Recensione

Hugo Bukkazoom

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a cura di Castigo

Zucchine, melanzane e parassiti della fruttaRicetta per un buon gioco di corse isometrico: prendete una grafica sufficiente, un certo numero di “macchinine” ben animate e una buona quantità di percorsi ricchi di curve. Aggiungete un pizzico di giocabilità e un’intelligenza artificiale discreta, e avrete pronto il vostro gioco!Ricetta per Hugo Bukkazoom!: prendete gli ingredienti sopra elencati, e sostituite le macchine con degli scarafoni di vario genere, disegnate percorsi grandi come un fazzoletto e pensate a una quantità spropositata di modalità di gioco senza senso ed ecco che avrete Hugo Bukkazoom!.

Il giocoHugo è uno gnomo orrendo e antipatico che infesta i videogiochi da almeno un decennio: difficile pensare che abbia avuto abbastanza successo da continuare a riproporsi in ogni forma e genere videoludico, ma purtroppo è così! A questo punto, direte voi, perché farci del male e continuare a leggere quello che sto scrivendo?Beh, certamente potreste essere solidali con questo povero redattore che ha persino dovuto giocarci, rubando tempo prezioso a “Mario Kart Double Dash”! Detto questo andiamo ad analizzare in dettaglio ciò che qualche riga più in alto vi ho descritto in sintesi: in Hugo Bukkazoom, dovrete affrontare delle gare automobilistiche utilizzando Hugo e i suoi amici-nemici alla guida di “fantastiche” auto a forma di insetto. Prima di giocare, come da prassi, potrete scegliere il personaggio (al quale è abbinata la relativa “auto”), la difficoltà, e le seguenti modalità di gioco:– Checkpoint: ci si sfida con gli avversari, su un percorso non delineato, in cui i vari checkpoint (appunto) compaiono a caso sulla mappa. Per poter vincere, più che nell’abilità del pilota si deve confidare piuttosto nella fortuna: basta infatti trovarsi il più vicino possibile a dove del tutto casualmente (ed insensatamente) compaiono i traguardi per avere la meglio sugli avversari. In poche parole è solo una questione di c*o! Un consiglio a chi dovesse collezionare 10 vittorie filate: provate a giocare al Lotto, non si sa mai che vinciate anche li!Gara: poco da aggiungere, scegliete un percorso e via, cominciate a correre contro gli altri avversari.Portali a casa: qui dovrete acchiappare delle bestie verdi simili a rane denominate “Verdonchioli” e trasportarle in una cesta, vince il giocatore che ne raccoglie di più.L’animale di cui sopra, si ripropone nella modalità successiva: Caccia al Verdonchiolo, solo che questa volta è da solo, e i vari corridori se lo devono rubare l’un l’altro sbattendosi contro per avere la meglio e portarlo alla propria base.In Buttali fuori e Autoscontro come intuibile vi occuperete di scontrare gli sfidanti fino ad avere la meglio su di loro spingendoli fuori dal “ring” o in qualche buca…Infine con Gara libera viene data la possibilità al fortunato acquirente del gioco, di girovagare liberamente lungo i vari percorsi, opzione praticamente inutile visto che non serve studiarseli per vincere perchè tanto i checkpoint compaiono a caso!Resta da aggiungere che durante le gare, lungo i percorsi compariranno i classici bonus da raccogliere, come turbo, speed up, barriere o altri tipi di armi.

Il grillo canta mentre la rana si patascia sulla strada…La grafica di Hugo Bukkazoom non è malvagia nella sua semplicità, sempre che riusciate a chiudere un occhio sui terribili personaggi pre renderizzati già brutti per i fatti loro: per farvi un esempio del cattivo gusto che pervade in tutto il gioco, basti dire che prima di partire, al posto del semaforo apparirà sullo schermo una rosa che si schiude cambiando colore, prima rossa, poi gialla e infine verde…Le macchinine sono microscopiche, ma almeno questo è un vantaggio perché serve al duplice scopo di non infastidirvi la vista con la faccia di Hugo e di darvi maggiore visibilità della pista. Il sonoro invece si compone di musichette allegre che oserei dire adatte al genere di gioco, e che rappresentano forse il traguardo più alto toccato dal prodotto in questione…Benvenuti nel mondo dei folletti pazzi!

in multiplayer potrebbe risultare simpatico

utile come monito per le prossime generazioni: non cercare di essere originale se non ne sei in grado!

Hugo, e la sua orrenda faccia sono più che sufficienti come controindicazioni

4.5

In conclusione, Hugo Bukkazoom avrebbe potuto essere un gioco carino, grazie a una grafica semplice ma piacevole e ad un sonoro nella media: purtroppo la ricerca di originalità che fa onore agli autori, non ha raggiunto i risultati sperati, buttando nel baratro un genere che come abbiamo anticipato, ha bisogno di davvero un minimo impegno per raggiungere la sufficienza. Ad affossare definitivamente il titolo, poi, ci pensano un controllo poco ortodosso e la presenza dell’orrido gnomo e dei suoi parenti. Potete considerare Hugo Bukkazoom come una perla del trash o un gioco da affrontare multyplayer (forse in questo modo potrebbe trovare una minima attrattiva, sempre ammesso che troviate un’altra persona disposta ad acquistarlo), o ancora la cattiveria ideale se state cercando qualcosa da regalare al vostro vicino antipatico, e sotto i 6 anni; gli altri si astengano pure senza rimpianti…

Voto Recensione di Hugo Bukkazoom - Recensione


4.5