Recensione

GRIDD: Retroenhanced

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Antab Studio è un team di sviluppo milanese composto da sole tre persone. Tre singoli elementi, capaci di dare sfogo a tutta la loro brillante creatività dando alla luce uno sparatutto futuristico con velleità da racing game, nel cui DNA sono ben visibili tracce di Star Fox, REZ e Space Harrier. Senza dimenticare anche pesanti influenze dal mondo del cinema, da TRON, passando ad Hackers sino a Johnny Mnemonic. Roba forte, fortissima, che a partire da ora potrà essere a uso e consumo anche dell’utenza Xbox One. Bentornati, quindi, nel mondo virtuale di GRIDD: Retroenhanced.

Giù nel cyberspazioIl concetto alla base di GRIDD: Retroenhanced è tanto semplice quanto efficace: alla guida di una navicella non meglio identificata saremo chiamati a violare un mainframe come nel più classico degli attacchi hacker. Tuttavia non si tratterà di una passeggiata, visto che i vari sistemi di sicurezza presenti nel cyberspazio faranno di tutto per bloccare la nostra avanzata. Questo si traduce in uno shooter su binari estremamente versatile, in cui potremo muoverci con lo stick sinistro e fare fuoco con la semplice pressione di un tasto. Le barriere informatiche e le varie sentinelle che troveremo sul percorso cercheranno in tutti i modi di ridurre al minimo lo stato di salute del nostro “cursore virtuale”, costringendoci a imparare a memoria i pattern dei nostri avversari e cercando di recuperare tutii i power up sparsi nel gioco (i quali aumenteranno i nostri poteri d’attacco o di difesa). Attenzione però: commettere un errore o essere colpito da un laser nemico non vorrà dire necessariamente game over. A subire un “danno” sarà innanzitutto il punteggio che avremo accumulato sino a quel momento, visto che trattandosi di uno sparatutto dalle spiccate velleità arcade, il “perfect score” sarà l’obiettivo finale del vero videogiocatore, assuefatto dalla corsa al miglior punteggio possibile. Unico neo, una certa sensazione di confusione generale, specie in alcune boss-fight o situazioni particolarmente caotiche, in cui la quantità di luci e poligoni a schermo supereranno il limite sopportabile da occhio umano.Il gameplay di GRIDD: Retroenhanced consente infatti a chiunque di padroneggiare i controlli base del titolo – dopotutto, si tratta solo di impartire due singoli comandi  per tutta la durata dell’esperienza – ma è anche vero che la curva di apprendimento consentirà solo a chi è cresciuto a pane e coin-op di comprendere appieno l’immediatezza e la frenesia di un prodotto partorito con in mente l’epoca d’oro delle sale giochi del secolo scorso. Ciò è sicuramente la cosa che più di ogni altra permette al titolo Antab Studio di distinguersi dalla pletora di prodotti indie più o meno simili.

Frammenti di una rosa olograficaA fare da apripista troviamo la consueta modalità Arcade, facilmente completabile in una manciata di ore, un lasso di tempo consono a uno shooter a scorrimento tipicamente vecchia scuola come GRIDD: Retroenhanced. Tuttavia, a dare man forte alla longevità del titolo ci pensa la modalità Endless, sbloccabile in un secondo momento: si tratta, a conti fatti, della quintessenza della visione di Antab Studio, un’opzione di gioco non scriptata in alcun modo, in cui dovremo affrontare ondate infinite di avverdari e situazioni al cardiopalma, attraverso percorsi generati proceduralmente. La corsa al punteggio più alto, senza mai staccare gli occhi dallo schermo, mentre una curva di difficoltà calibrata alla perfezione ci metterà man mano in situazioni sempre più complesse. Il tutto, sulle note di una colonna sonora synthwave ad opera del compositore australiano Dream Fiend che ci immergerà ancora di più in un cyber-universo realmente sorprendente.Per quanto riguarda il resto, comparto tecnico incluso, l’edizione Xbox One di GRIDD: Retroenhanced non si discosta in alcun modo dalla precedente versione del titolo disponibile da alcuni mesi su PC via Steam. I 60 fotogrammi al secondo costanti si legano in maniera indissolubile a una cornice grafica caratterizzata da avversari al neon, luci al laser e spigolose forme geometriche predominanti, attraverso le quali si dipana l’intera esperienza messa in piedi dai tre ragazzi del team milanese. Un gioco d’altri tempi, prima ancora che un’esperienza sensoriale realmente unica.

Veloce, adrenalinico, brillante

Colonna sonora immersiva

Impegnativo il giusto

Caotico in alcuni passaggi

Non eccessivamente longevo

8

GRIDD: Retroenhanced è un viaggio psichedelico e velocissimo, un videogioco le cui velleità arcade superano la barriera del suono, andandosi a infrangere in faccia al giocatore alla massima potenza. Giocato con il pad Xbox One, il titolo Antab Studios è capace di dar vita a una corrente siderale di emozioni, senza il minimo attimo di tregua. Non vuole essere in alcun modo un’esperienza profonda o particolarmente complessa, bensì un vero e proprio trip sensoriale nei meandri del cyberspazio. E anche solo per questo, c’è da essere grati ai ragazzi del team Antab.

Voto Recensione di GRIDD: Retroenhanced - Recensione


8