Recensione

G1 Jockey 4 2008

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a cura di Star Platinum

Nonostante disponga di un’architettura hardware di elevato spessore, ad oggi ancora non sfruttata pienamente quasi da nessun titolo, la PS3 ha dimostrato negli ultimi tempi di essere ben disposta ad ospitare prodotti sulla carta meno appariscenti ma caratterizzati da meccaniche insolite e, in alcuni casi, lontani dai soliti generi ormai inflazionati sul mercato. Il titolo che vi presentiamo oggi potrebbe essere collocato a metà tra un gioco sportivo ed un gestionale, in quanto trattando di ippica è facile intuire di come questa disciplina possa risultare particolare, se confrontata con altri sport ben più classici e di moda nel nostro paese.

Un gioco a briglie (quasi) scioltePer molti giovani gamers la serie G1 Jockey potrebbe non rappresentare nulla, eppure si tratta di uno dei brand sportivi più popolari in Giappone che, poco alla volta, tenta di conquistare un suo spazio anche in Europa grazie all’interessante opera di conversione da parte di Koei. Come descritto in precedenza, anche questa edizione 2008 rispecchia fondamentalmente lo stesso stile ammirato con risultati alterni nei passati capitoli, offrendo un approccio quindi fortemente orientato a dinamiche simulative e lasciando molto vantaggio a tutti coloro che si intendono almeno un po’ di cavalli, ippica e tutte le competizioni sportive strettamente legate a questa categoria.Una volta avviato il gioco per la prima volta si resta colpiti dalla notevole profondità e per le numerose opzioni a disposione che, in un primo momento, appaiono sufficienti a guidare l’utente attraverso una struttura più che mai articolata. In realtà, come avremo modo di approfondire a breve, non è tutto è andato per il verso giusto, ma a livello di modalità di sicuro non si può non apprezzare l’ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori in tal senso.Il vostro compito consiste nel calarvi nel ruolo di un giovane fantino, fortemente intenzionato a diventare un abile professionista e fortunatamente già “attrezzato” di un cavallo dotato di caratteristiche più che discrete, che dovrete comunque sfruttare al meglio per riuscire a vincere ogni gara. Non pensate infatti che il compito sia semplice, in quanto gli avversari non se ne staranno a guardare ma faranno di tutto per mettervi i bastoni tra le ruote.Trattandosi di uno sport molto particolare, senza un’adeguata preparazione potrebbe essere impossibile riuscire ad ottenere risultati positivi ed è qui che, come di consueto, entra in gioco il classico Tutorial, pronto ad istruirvi a dovere nelle varie azioni che potrete effettuare.

Una carriera difficilePer quanto la modalità sopra descritta sia stata studiata appositamente per dar modo a tutti di familiarizzare con il gioco, all’atto pratico la curva d’apprendimento appare decisamente lunga e non è escluso il raggiungere una condotta di gara soddisfacente passi inevitabilmente per numerosi fallimenti e piccole frustrazioni, a causa dell’accentuato approccio gestionale, completo sotto tutti i punti di vista.Quando riterrete di essere pronti potrete comunque lanciarvi nella modalità principale, rappresentata da una Storia piuttosto articolata. Inizierete definendo l’aspetto del vostro alter ego virtuale scegliendone il nome, il sesso ed i colori che ne contrddistingueranno gli indumenti da fantino, cui seguirà una breve introduzione sulle vostre origini e sui motivi che hanno portato il protagonista ad appassionarsi del mondo dell’ippica. Terminata questa fase iniziale prenderete progressivamente parte a competizioni sempre più dure, con l’ausilio di diversi personaggi pronti a fornire un utile supporto tecnico e d’esperienza, che potrebbe farvi comodo in più di un’occasione. Trattandosi di un’esperienza decisamente ricca di aspetti da curare e tenere sotto controllo, buona parte del gameplay è quindi occupato da una lunga serie di “analisi” di dati, informazioni e studio delle migliori strategie utilizzate dagli avversari e da adottare nell’arco di una gara, fondamentali per riuscire a raggiungere il traguardo con sacrificio ma anche in modo appagante.Nonostante un utilizzo dei comandi piuttosto originale rispetto a quanto visto fino ad oggi su PS3 (gli stick analogici proveranno a simulare il movimento delle redini con risultati non sempre esaltanti), il gioco offre anche una discreta possibilità di personalizzare il proprio approccio in quanto un particolare sistema di ranking premia il giocatore in termini di risultati ottenuti e corrispondenti bonus e risorse messe a disposizione, senza dimenticare il fatto che è possibile allenare il proprio destriero attraverso un addestramento settoriale e una dieta personalizzata. Tutte scelte poco significative per la maggior parte degli utenti, ma che potrebbero forse risultare determinanti per i veri appassionati.

Quando si cade da cavallo…Nonostante il gioco proponga soluzioni potenzialmente nuove ed interessanti, il divertimento che ne deriva è ben poca cosa se confrontato con altri titoli sportivi, a causa di una meccanica complessa e troppo statica, che lascia ben poco spazio alle gare puntando quasi tutto su un’immensa mole di statistiche e dati sui cavalli in gara.Dal punto di vista tecnico non si può certamente parlare di un prodotto esaltante, anche se non vi sono nemmeno gravi difetti, ma solo un generale anonimato. Lo stile dei menu e della parte dedicata ai dialoghi ricorda molto alcuni titoli del recente passato, mentre le gare si svolgono in modo sufficiente. I modelli poligonali sono apprezzabili e le animazioni abbastanza curate, ma l’engine poligonale non trasmette una buona sensazione di velocità e sia la palette grafica che i dettagli presenti sono decisamente al di sotto della media.Assolutamente inconsistente il sonoro, che non ricorderete né per le musiche di sottofondo né per gli effetti sonori. Il livello di difficoltà si rivela tutto sommato ben bilanciato, anche se prima di raggiungere una vittoria dovrete sudare le proverbiali sette camicie e non sempre tale successo si rivelerà divertente come ci si potrebbe aspettare. Se il gioco avesse goduto di un gameplay più orientato verso l’arcade avrebbe potuto avvicinarsi maggiormente ad una più ampia fetta di pubblico, ma a conti fatti la coraggiosa scelta di Koei non deve essere criticata, in prospettiva di un possibile miglioramento ulteriore della serie per il prossimo futuro.

– Numerose opzioni a livello simulativo…

– Diverso dai soliti prodotti sportivi

– Alcune idee appaiono originali

– …ma non impeccabile

– …che appesantiscono il gameplay

– Tecnicamente molto al di sotto degli standard PS3

– Curva d’apprendimento molto lunga

5.5

G1 Jockey 4 2008 si dimostra un prodotto decisamente particolare e fuori dagli schemi. Purtroppo, pur presentando alcune interessanti idee a livello di concept, non riesce nel tentativo di rendere accattivante un’impostazione generale fin troppo articolata e non altrettanto immersiva. Le numerose opzioni a disposizione del giocatore garantirebbero anche una certa longevità, se non fosse per i numerosi difetti presenti sia a livello tecnico che per quanto riguarda la meccanica, imperfetta in quanto troppo legata a dinamiche simulative e a infinite statistiche che non permettono di apprezzare in modo rilassato lo spirito del gioco.

Tirandole somme, l’acquisto è dunque da valutare con molta attenzione e in funzione della vostra conoscenza di questo sport.

Voto Recensione di G1 Jockey 4 2008 - Recensione


5.5