Recensione

Earth Defence Force 2017

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a cura di SAH

I cultori di un capolavoro cinematografico del calibro di Independence Day potrebbero essersi risentiti nel non vedere una trasposizione videoludica in grado di far rivivere le stesse emozioni del film targato 1996. Con quasi undici anni di attesa, una software house semi-conosciuta qui in occidente, la Sandlot, porta anche qui in Europa (inizialmente il titolo era stato pensato per il solo mercato giapponese) la sua interpretazione di invasioni aliene e di guerra dei mondi.

Lotta per la sopravvivenzaCorreva l’anno 2013 quando i ricercatori spaziali rivelarono i primi criptici segnali provenienti dallo spazio infinito. Gli studi confermarono che esistevano altre razze e che stavano cercando di mettersi in comunicazione con il nostro pianeta. Il messaggio era chiaro: presto sarebbero arrivati sulla Terra. Mentre i leaders della Terra si preparavano ad accogliere pacificamente gli alieni, segretamente venne formato un gruppo di difesa della Terra denominato Earth Defence Force. Anno 2017: un bagliore di luce squarciò il cielo e strane formiche giganti cominciarono a piovere sui palazzi e per le strade, l’invasione era cominciata..La storia che fa da sfondo al nuovo titolo Sandlot si esaurisce praticamente qui, dato che nel corso della lunghissima campagna singleplayer il giocatore riceverà solo notizie frammentarie sullo stato di assedio terrestre e quasi sempre in modo funzionale allo svolgimento della missione prima di giungere ad un finale piuttosto scontato. Nonostante la visuale sia in terza persona, abbiamo definito EDF 2017 uno sparatutto in quanto tutto quello che dovrete fare nel corso del gioco sarà sparare, sparare e ancora sparare. Obbiettivo unico: l’eliminazione completa della minaccia aliena. Il gioco non lascia spazio a nessuna variante che non riguardi l’eliminazione del nemico se non la possibilità di raccogliere alcuni oggetti che saranno lasciati dopo la dipartita aliena: due differenti tipi di energia che restituiranno parzialmente la salute, la corazza e armi. Le icone bidimensionali della salute( purtroppo si trattano di sprite bruttissimi volti più che altro a fornire un’idea immediata dell’effetto senza appesantire ulteriormente il motore grafico) avranno un effetto immediato sul giocatore mentre sia la corazza, che aumenta il valore massimo dell’energia totale, che le armi raccolte saranno utilizzabili solo nella missione successiva. L’arsenale è tra i più vasti visti finora in un videogioco. Sarà possibile scegliere tra oltre centosettantacinque (175) armi suddivise in varie categorie come fucili, missili, granate, armi speciali, fucili da cecchino e a pompa.

Il destino della TerraLe cinquantatre missioni che compongono la modalità principale hanno una durata di una decina di minuti ciascuna ma la presenza di ben cinque livelli di difficoltà (che vanno da facile a inferno) allunga notevolmente la longevità del titolo. Ogni missione è caratterizzata da un breve filmato che svolge la funzione di briefing. Dopodichè si entra nel vivo dell’azione dove il giocatore si troverà di fronte a centinaia di alieni su schermo pronti ad attaccare in massa. Graficamente pur non facendo gridare al miracolo per le singole texture nel complesso la presenza di centinaia di nemici, palazzi ed elementi di contorno riesce comunque a dare una visione complessiva più che accettabile. Purtroppo però il frame-rate si rivela piuttosto incostante. Nel secondo livello ad esempio, vi ritroverete immediatamente di fronte ad un lungo rallentamento mentre in altre situazioni che pur presentando un numero maggiore di poligoni su schermo riesce a mantenere un numero frames per secondo invidiabile. Per non appensantire ulteriormente il motore grafico i nemici eliminati e le macerie dei palazzi rasi al suolo scompaiono nel giro di pochi secondi. Anche le esplosioni alternano alti e bassi: abbattendo obbiettivi primari gli effetti si rivelano molto convincenti mentre basta sparare un razzo ad una vettura per vederla ancora intatta. Il livello di coinvolgimento tuttavia si attesta su valori piuttosto alti grazie all’elevatissimo numero di nemici ed alleati che si massacrano vicendevolmente. Le comunicazioni radio riferiscono di eventuali punti deboli del nemico quando si parla con la base dell’ EDF mentre rapidi scambi di battute sulla situazione in battaglia con i propri compagni. L’interattività si ferma qui purtroppo. Durante i combattimenti infatti non è possibile impartire ordini alle proprie truppe e capiterà spesso di vederle perire in malo modo a causa di una gestione dell’intelligenza artificiale non ai livelli di quella dei nemici.L’ assenza di una modalità multiplayer che sfrutti Xbox Live viene digerita in parte dalla possibilità di effettuare tutte le missioni della modalità singleplayer con un compagno. Considerando che ogni livello comprende un’area di gioco piuttosto ampia lo schermo condiviso era la soluzione più ovvia e necessaria. Tuttavia si possono rilevare alcuni problemi quando il numero di nemici diventa particolarmente copioso, in questo caso la ristrettezza del raggio visivo metterà in serio pericolo l’incolumità di entrambi i giocatori aumentandone così la difficoltà generale.

– Appassionante

– Piuttosto lungo

– Modalità co-op ben realizzata

– Alla lunga può annoiare

– Cali di frame-rate frequenti

– Manca una modalità multiplayer

7.0

Earth Defence Force 2017 è un titolo dal concept semplice che non pretende di raggiungere i livelli grafici di Gears of War o una profondità in termini di giocabilità come quelli di di Lost Planet. L’idea alla base del gioco è il puro divertimento, le missioni della durata di una decina di minuti circa permettono veloci sessioni di gioco da condividere anche in compagnia di un amico grazie alla modalità co-op purtroppo solo offline.

Voto Recensione di Earth Defence Force 2017 - Recensione


7