Recensione

Cities XL 2011

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a cura di Pregianza

Fare il sindaco è uno dei lavori più noiosi del pianeta. Seriamente, tralasciando per un attimo l’importanza della carica, un sindaco è costretto a partecipare di continuo a manifestazioni e fiere noiosissime, ad affrontare continue discussioni con il suo elettorato e a sbrigare migliaia di pratiche burocratiche per far andare avanti la sua città. Considerato tutto questo, stupisce che agli sviluppatori ogni tanto venga in mente l’idea di creare dei prodotti in cui il giocatore è, a tutti gli effetti, un sindaco. Fortunatamente è di videogames che stiamo parlando, quindi è facile per i programmatori eliminare la maggior parte delle noie derivanti dall’essere la massima carica di un centro abitato ed accentuarne gli aspetti positivi. Se così non fosse i vari Sim City non sarebbero mai stati un successo. Dopo il quarto titolo della serie nel 2003 però, i giochi gestionali del genere sono spariti, con varie software house impegnate a tentare strade nettamente più espansive ed ambiziose (basti pensare a SPORE) o a mettere i giocatori nei panni di personaggi con poteri nettamente maggiori, ad esempio quelli di un dio. Quindi quando nel 2009 Montecristo rilasciò al grande pubblico Cities XL, un gestionale che si rifaceva proprio all’amata serie di Sim City, i nostalgici del genere ebbero di che gioire. La loro felicità purtroppo però fu di breve durata, infatti la software house spese un po’ troppo nel progetto, volendo renderlo una specie di MMO in cui vari giocatori potevano creare le proprie città e commerciare tra di loro. Inutile dire che un genere così di nicchia fece fatica ad attirare i giocatori ed il progetto fallì miseramente, con una rapidissima chiusura dei server e un apparente caduta del gioco nel dimenticatoio. Almeno finché Focus Home Interactive non lo ha recuperato dall’abisso in cui era finito, per riproporlo in una rinnovata e perfezionata veste singleplayer.

Il mio modello di sindaco? Mike HaggarIn Cities XL 2011 avrete, come detto sopra, il compito di creare e gestire una città virtuale. Se avete giocato a un Sim City qualunque, l’interfaccia di gioco vi sarà piuttosto familiare. Cities XL però enfatizza moltissimo l’aspetto strutturale delle città, più che la gestione economica e dei cittadini. Non che queste cose non siano presenti, ma costruire la città furbescamente sarà sempre il fattore più importante nel titolo di Focus Home Interactive. Comincerete con un tutorial piuttosto estensivo che vi spiegherà tutte le opzioni del gioco. Guidati da un sindaco incapace e dal suo buon aiutante Kevin, imparerete tutti i segreti del mestiere, ma non i modi migliori per metterli in pratica. In verità il modo migliore è uno solo: costruire un sistema stradale ben congegnato. Infatti in Cities XL avrete a disposizione miriadi di opzioni per quanto riguarda le costruzioni, ma le più importanti saranno sempre quelle legate ai trasporti. Potrete costruire abitazioni per operai generici e per operai specializzati, affiancarvi attività commerciali e quartieri industriali, ma sarà tutto inutile se gli operai non avranno modo di raggiungere agevolmente il loro posto di lavoro. In pratica la stragrande maggioranza dei bisogni cittadini potrà venir facilmente soddisfatta da un sistema di trasporti con i controfiocchi, cosa tutt’altro che difficile da ottenere vista la possibilità di creare linee d’autobus e della metropolitana. Opzioni che erano peraltro assenti nell’incarnazione precedente del gioco.Il fatto che la struttura geografica e i trasporti della città abbiano una tale importanza, non è del tutto negativo: snellisce infatti molte delle opzioni più inutili e stressanti presenti nei comuni gestionali. La cosa però rende l’esperienza poco profonda. Anche una volta che la vostra città sarà diventata una vera e propria metropoli con centinaia di migliaia di abitanti avrete sempre l’impressione che il tutto cresca per i fatti suoi. Certo, sarete sempre voi a decidere cosa costruire e dove, ma non è difficile posizionare le case nelle vicinanze dei centri lavorativi e i servizi dedicati ai cittadini in modo da coprire tutta l’area abitata. Il gioco vi dirà inoltre sempre cosa fare nei momenti di crisi (momenti che, a dir la verità, sono piuttosto rari alla difficoltà standard).

Dove sei Godzilla? Mi manchiAll’inizio della vostra opera di costruzione dovrete scegliere tra vari terreni, selezionabili da una mappa planetaria. Le scelte sono parecchie e spaziano da zone pianeggianti ad ambientazioni marittime.L’interfaccia del gioco è complessa, ma sufficientemente intuitiva: tutto viene gestito con il mouse, la tastiera la utilizzerete più che altro per spostare la telecamera più facilmente, ma non è indispensabile mentre i menu sono moltissimi. Oltre a quelli di costruzione avrete a disposizioni innumerevoli dati statistici, che vi indicheranno lo stato di salute dei cittadini, le entrate, le uscite e il livello dei servizi. Tutti i servizi, dalla sanità alle forze dell’ordine, saranno ovviamente fondamentali per avere dei cittadini soddisfatti ma, come abbiamo detto in precedenza, sistemare stazioni e ospedali in modo da coprire aree estese non è affatto difficile. Infatti, ogni volta che selezionerete una statistica particolare la vostra città cambierà magicamente colore, indicando le zone dove tutto va bene e quelle in cui invece la situazione è drammatica.Almeno in Sim City, alle difficoltà più elevate, ne capitavano di tutti i colori. Oltre alle normali crisi cittadine capitava di dover affrontare calamità naturali (tra le quali il mitico Godzilla). Qui è tutto risolvibile in poche mosse. Le aziende falliscono per mancanza di cargo? Costruite altre strade che collegano la città con l’esterno. Ci sono molti disoccupati? Più zone industriali. Mancanza di fondi? Alzate leggermente le tasse ed eliminate gli sprechi. Tutto è molto semplice e perde di verve dopo un po’. Il fatto di dover sbloccare i vari edifici e le varie opzioni tramite la crescita cittadina non è gran che come spinta ad andare avanti. Non c’è più nemmeno la vecchia modalità multiplayer che permetteva di commerciare con altri giocatori. Ora il commercio è possibile solo con una ditta fittizia di nome Omnicorp (o con le altre vostre città). Non che fosse una gran variante comunque, stiamo pur sempre parlando di un semplice menu di scambi. In pratica, vi divertirete a costruire una città, forse due se siete proprio fanatici del genere, ma poi difficilmente riprenderete in mano il titolo.

Ingegner Cane! Ponte! Mille!! Bellissimo, bellissimo ponte multifunzionale!L’aspetto grafico di Cities XL 2011 non è affatto malvagio. Non siamo davanti a niente di superlativo ma la riproduzione della vostra città virtuale sarà notevolmente realistica, con cittadini in stile deformed che camminano per le strade e un buon livello di dettaglio ovunque. Il motore è piuttosto flessibile e potrete zoomare la visuale a piacimento fino al punto di vedere la città come se foste voi stessi un suo abitante. Unica pecca del motore grafico è l’ottimizzazione. Scatti e cali del framerate capitano anche su computer piuttosto potenti al massimo del dettaglio, in particolare quando il gioco deve processare molteplici dati e sistemi come la rete metropolitana. Nulla da dire sul sonoro. Il minimo indispensabile per un gioco del genere, con un tema musicale orecchiabile ma poco altro degno di nota.

– Buon gestionale con molte opzioni

– Semplifica alcuni degli aspetti più frustranti presenti nei titoli del genere

– Buon comparto grafico

– Eccessivamente semplicistico in alcuni aspetti

– Gameplay troppo incentrato sul sistema stradale e i mezzi di trasporto

– Poco vario, può stancare dopo poco

6.8

Cities XL 2011 è un buon gioco gestionale, che semplifica alcuni dei concetti meno divertenti dei precedenti titoli del genere, ma forse esagera un po’ nel farlo, perdendo così in profondità. I miglioramenti rispetto alla precedente incarnazione ci sono, nella forma di nuovi edifici e sistemi di trasporto, ma il gameplay non è cambiato quasi per niente. Se vi piacciono i titoli del genere ve lo consigliamo. La difficoltà non è elevata ma potrete comunque sbizzarrirvi nel creare la metropoli dei vostri sogni. Per tutti gli altri invece il titolo non offre moltissime ore di svago, ma se la tipologia di gioco vi interessa è un buon modo per fare i primi passi nel mondo dell’edilizia virtuale.

Voto Recensione di Cities XL 2011 - Recensione


6.8