Recensione

Call of Duty: Ghosts

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a cura di FireZdragon

Dopo la recensione della versione current gen avvenuta solo poche settimane fa e quella PC apparsa sulle nostre pagine nella giornata di ieri, torniamo ad occuparci di Call of Duty: Ghosts per la terza volta nel giro di un mese, per parlarvi e giudicare questa volta il lavoro svolto da Infinity Ward su Playstation 4 e Xbox One. Una next gen incapace di sorprenderci ed esaltarci come speravamo in questo frangente iniziale e che, al contrario, ha mostrato più di un problema nel gestire i titoli multipiattaforma.In questo breve articolo, quindi, non ci soffermeremo ulteriormente a parlare di meccaniche e contenuti, dato che questi rimangono in tutto e per tutto identici a quanto visto nelle altre versioni, ma esprimeremo un giudizio sulla componente tecnica cercando di capire cosa è andato storto durante la fase di sviluppo.

PSOneFare questo lavoro implica stare a stretto contatto con gli sviluppatori, seguire passo passo la fase di creazione di un titolo ed arrivare nelle fasi finali ad avere un panorama praticamente completo di quanto il prodotto potrà offrire. Spesso tutto questo viene agevolato dai developer che, consci della bontà del loro lavoro, non si tirano certo indietro dal mostrare ampie fasi di gioco ed entrare nei dettagli quando si cerca il dialogo circa i limiti tecnici delle varie produzioni. Quest’anno con Call of Duty le cose non sono andate esattamente così.Infinity Ward ha iniziato subito dopo l’annuncio di Call of Duty: Ghosts a elogiare in maniera palese quello da loro definito “nuovo engine”, che avrebbe davvero dovuto portare sui nostri schermi una nuova generazione di Call of Duty, con texture nettamente più curate, effetti particellari incredibili, nuove animazioni e un’atmosfera assolutamente unica. Era ovvio e scontato non aspettarsi tutti questi cambiamenti su macchine current gen, ormai tarate e strette nella morsa dei sessanta frame per secondo del titolo, ma quantomeno su Playstation 4 e Xbox One ci aspettavamo davvero il salto di qualità.Un salto di qualità che non c’è stato su entrambe le versioni e sul quale questa volta non possiamo proprio soprassedere.Call of Duty: Ghosts su console next gen è un prodotto in linea con quello visto su Xbox 360 e Playstation 3, senza ulteriori spunti o feature che possano giustificarne una valutazione più alta. Anzi, avviene esattamente il contrario: da piattaforme nettamente più performanti ci aspettiamo ormai uno standard di 1080p e 60 frame stabili per tutta la durata del gioco, a maggior ragione se il motore grafico che muove il tutto non è assolutamente all’altezza con quello della concorrenza e denota mancanze di diversa natura. Su Playstation 4 invece in più di un’occasione il frame rate crolla sia in multiplayer che in singleplayer, soprattutto quando a schermo compaiono fumogeni o esplosioni, non solo rendendo l’azione terribilmente caotica ma presentando un netto problema per il modello competitivo a cui CoD ha da sempre fatto riferimento.Per assurdo quindi la versione Xbox One risulta addirittura migliore in ambito frame rate, rimanendo stabile, con la controindicazione però di girare solo a 720p di risoluzione, inaccettabile all’alba della next gen per il nostro modo di vedere.Gli utenti si troveranno così a dover decidere se giocare su una piattaforma instabile come Ps4, anche se più definita, o sacrificare parte della qualità già non eccelsa del comparto visivo della produzione e scegliere un’esperienza di gioco più fluida. La nostra scelta ovviamente non poteva che essere una sola: evitare la next gen e rifugiarsi almeno per quest’anno ancora sulle console che tutti abbiamo in casa, non solo ottenendo così un prodotto più fedele alla concezione originale frenetica e veloce di CoD, ma anche venduta a prezzo inferiore.

Aliasing mio non ti conoscoOltre al problema del framerate, su Xbox One si nota un fortissimo aliasing, accompagnato da una qualità generale non eccelsa di ombre ed effetti di luce, che non riescono proprio ad alzare il livello di una palette cromatica piuttosto piatta e dai colori slavati. Playstation 4 da questo punto di vista si comporta decisamente meglio e quantomeno riesce a soddisfare anche chi in CoD non cerca esclusivamente il divertimento scaturito dal gameplay.Ci hanno lasciato piuttosto interdetti anche la gestione dei liquidi e gli schizzi che si creano quando le onde si infrangono sui vari elementi dello scenario, precalcolati e realizzati con semplici texture applicate alle ambientazioni. Anche l’erba e il fogliame in generale deludono, senza alcuna possibilità di schiacciarle al nostro passaggio e gestite semplicemente facendole compenetrare con i modelli poligonali dei protagonisti e di Riley. Il fido segugio anche nella sua versione next gen ha animazioni piuttosto grossolane e sicuramente non fluide come ci si aspetterebbe.Si possono notare infine nella versione Xbox One alcuni effetti di Pop in delle texture durante gli zoom con i mirini ottici, nonostante la qualità delle stesse, come già sottolineato, non sia assolutamente da “next gen”.

Vogliamo fatti, non paroleIl buon Mark Rubin che ha presenziato con noi all’evento londinese di review ha sempre proclamato che la forza del marchio di Call of Duty stia principalmente nella capacità di mantenere fissi i sessanta frame per tutta la durata del gioco e, facendo sempre leva su questo fattore, la giustificazione del motore di gioco più leggero e ormai rodato poteva essere presa per buona, soprattutto in virtù del fatto che la concorrenza solitamente si aggirava solo sui trenta frame. Con l’arrivo della next gen non possiamo più nasconderci dietro un dito e se i sessanta frame diventeranno, come speriamo, lo standard sulle nuove console, serve assolutamente un guizzo dal punto di vista tecnico per restare al passo con i tempi, cosa che il brand di CoD quest’anno non è stato in grado di fare.

– Gameplay frenetico

– 1080p Su PS4 finalmente…

– .. ma non tiene i 60 FPS stabili

– Versione Xbox One inferiore tecnicamente a PS4

– Motore obsoleto per la next gen

7.0

Call of Duty Ghosts non riesce a sorprendere su Next Gen e, anzi, rimane sin troppo ancorato alle versioni Xbox 360 e Playstation 3, che risultano allo stato attuale delle cose addirittura più fruibili rispetto a quelle analizzate in questa recensione, non presentando rallentamenti o bug grafici evidenti.

In uno shooter competitivo come COD non avere i 60 fps stabili è una grandissima carenza che va ad influire in maniera significativa sulla valutazione finale. 720p e una cura per i dettagli davvero limitata fanno il resto per una versione che non convince.

Voto Recensione di Call of Duty: Ghosts - Recensione


7