Anteprima

Call of Cthulhu

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a cura di Matteo Bussani

Informazioni sul prodotto

Immagine di Call of Cthulhu
Call of Cthulhu
  • Sviluppatore: Cyanide Studios
  • Produttore: Focus
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Avventura grafica
  • Data di uscita: Disponibile (PS4, PC, Xbox One), 8 ottobre 2019 (Switch)

Esattamente a un anno di distanza dal precedente evento dedicato alla line up di Focus Home Interactive, abbiamo potuto ricevere un aggiornamento sugli sviluppi dei lavori su Call of Cthulhu, gioco in lavorazione presso i ragazzi di Cyanide. 
Il titolo è nato tenendo come primo riferimento l’opera omonima di Howard Philips Lovecraft, con la tetra america del post-guerra a fare da cornice agli avvenimenti da raccontare. La sottile lama della follia, secondo quanto promesso dagli stessi sviluppatori, avrebbe dovuto inserirsi nelle meccaniche di gameplay di un gioco di ruolo investigativo, e quindi contemporaneamente narrativo ed esplorativo. Tanti elementi che hanno saputo trovare riscontro in vari media e che ora i Cyanide cercano di riproporci in quello videoludico. A testimonianza delle loro parole è giunta la presentazione hands-off del gioco che ci ha mostrato una breve sezione di gameplay, utile per guidarci attraverso le dinamiche portanti di Call of Cthulhu.
Il signore in giallo
Il ruolo che andremo a ricoprire è quello dell’investigatore Edward Pierce, alle prese con un mistero che, a partire dal verbale della polizia, presenta davvero troppe incongruenze per essere archiviato con una tale leggerezza: un incendio apparentemente accidentale, nato tra le stanze del maniero Hawkins, ha difatti causato la morte dell’intera famiglia.
La sezione mostrata durante la presentazione, aveva inizio proprio nel momento in cui il protagonista giungeva al maniero, per poi proseguire con le prime indagini. La dinamica che ci è parsa evidente fin da subito è quella esplorativa. Durante l’avventura avrà primaria importanza visitare i luoghi della mappa; le informazioni ottenute diventeranno poi necessarie per sbloccare opzioni di dialogo alternative utili a semplificare o accelerare la progressione della trama oppure ottenere ulteriori informazioni. L’esplorazione è chiaramente importantissima perchè tramite i dialoghi si svilupperà larga parte del gioco. Ciascuna delle possibili scelte prevede una differente padronanza di una delle quattro abilità persuasive, più ne faremo uso, più guadagneremo esperienza in quel campo e con essa aumenteremo la percentuale di successo. Nel caso in cui una soluzione fallisca, ci saranno sempre alternative valide per permetterci di proseguire nella storia. 
Tutti i possibili sviluppi della storia
L’aspetto più interessante dell’esplorazione risiede proprio nelle possibili diramazioni della radice dell’albero narrativo, dipendenti da molteplici fattori. A quelli prima citati se ne aggiunge uno in particolare che articola ancora di più le dinamiche investigative. Una volta in possesso degli indizi per sviluppare un’ipotesi per il prosieguo delle indagini, dovremo scegliere quali di questi effettivamente considerare. A seconda di quelli scelti giungeremo a conclusioni differenti che ci porteranno più o meno avanti nella storia, in situazioni più o meno agevoli da risolvere. Una scelta degli indizi superficiale e mal calibrata potrebbe portarci ad affrontare una sezione particolarmente complessa più avanti.
Il gioco però non ha soltanto una natura investigativa, ma anche una psicologica che prende ampio spunto dalle tinte evocative dipinte dall’opera di Lovecraft. Durante l’avventura saremo accompagnati da un’incessante lotta tra la sanità mentale e la follia, perchè scavare nel mistero che ha avvolto il maniero Hawkins sarà un vero e proprio viaggio nel paranormale e nell’ignoto. 
Uno degli elementi distintivi della prosa di Lovecraft è la capacità di rendere labile la separazione dei due mondi, labile quanto la tela di un quadro, e nel gioco questo aspetto non sarà pertinente soltanto all’atmosfera, ma sarà tangibile fin da subito nel gameplay. A dimostrazione di ciò è stata mostrata una fase un po’ più avanzata del gioco, in cui abbiamo potuto vedere in che modo potesse svilupparsi il contatto fra noi e uno dei tanti mostri che troveremo in partita.
Per sopravvivere dovremo allontanarci da tutto ciò che può pregiudicare il nostro stato mentale, non soltanto incubi e mostri, ma anche la claustrofobia incombente per la permanenza prolungata in un armadio durante la fuga, oppure l’assenza di luce nelle varie stanze, e tanto altro. Stare al sicuro fa recuperare punti preziosi alla barra della salute mentale, finire in una delle precedenti situazioni ce li fa perdere. Per darvi un paragone concreto, possiamo considerare il gameplay di Amnesia come quello più simile nonostante il minor numero di elementi da tenere in considerazione.
Tecnicamente il gioco ha mostrato la capacità dell’engine di girare già a degli ottimi livelli di resa grafica, nonostante la piattaforma fosse quella PC, che ben sappiamo essere parecchio superiore alle console di questa generazione in termini di potenza. Ci saremmo aspettati un futuro approdo alla realtà virtuale, date le meccaniche che sembrano proprio cucite addosso a questo tipo di esperienza, ma gli sviluppatori ci hanno confermato di preferir terminare il loro prodotto prima di buttarsi in ulteriore lavoro.

– Fasi investigative ben realizzate

– L’orrore è tangibile

– Ambientazione affascinante

Call of Cthulhu è un titolo investigativo che vuole farci addentrare nei meandri della follia del protagonista in preda a un orrore reale e tangibile. Sul piano narrativo, le premesse ci sono tutte, ma è sulle meccaniche di gameplay che il gioco si dimostra davvero interessante. La profondità dell’evoluzione delle indagini è assicurata da un sistema di valutazione degli indizi e gestione delle scelte che ci è apparso articolato e funzionale. Purtroppo avremmo voluto vedere di più, ma di sicuro arriveranno altre informazioni chiarificatrici prima dell’uscita di Call of Cthulhu, prevista per fine anno.