Recensione

Brothers in Arms

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a cura di S1lverangel

Il secondo conflitto mondiale, oltre a palesare l’ignoranza umana, è stato oggetto d’ispirazione per diversi film e videogiochi, a testimoniare, forse, quanto certi avvenimenti siano importanti non solo per la storia dell’uomo, ma anche per il presente ed il futuro.I ragazzi Gearbox hanno dato fondo a tutte le loro energie per sviluppare un prodotto dalle ampie potenzialità, si sono largamente documentati sui luoghi della Normandia, famosi per il 6 Giugno 1944, il D-Day, per dar vita all’ultimo prodotto della Ubisoft, ennesimo titolo ispirato alla seconda guerra mondiale con tutta l’aria di rivelarsi uno dei migliori nel suo genere.

Vita vissutaCi accolgono nel gioco le parole toccanti, dai contenuti malinconici, di Matt Baker, un sergente pacato che si ritrova, inaspettatamente, a dover comandare la sua compagnia di paracadutisti. Dopo le prime battute di gioco, incominciano a delinearsi i contorni di una storia drammatica nel suo realismo, in cui la 101esima Divisione Aerotrasportata degli Stati Uniti, soprannominata “Screaming Eagles”, si ritrova a dover partecipare al memorabile D-Day quello che fu sicuramente uno degli avvenimenti più significativi della seconda guerra mondiale. Il nostro alter ego, il sergente Baker, dopo averci introdotti in questa tragedia, ci accompagnerà per tutta l’avventura, con i suoi monologhi intrisi di sofferenza, molto toccanti e coinvolgenti.I nostri compagni contribuiscono a proiettare il videogiocatore nel dramma e risultano caratterizzati da una disperazione che ce li farà sembrare quasi reali.Sarà davvero piacevole fare la conoscenza del sergente maggiore Hassey, un eccellente capo e stratega, del caporale Corrion, un soldato rude ma fiducioso di tornare a casa col nostro Matt, del soldato Leggett, un operatore radio, amante della poesia ed un po’ ingenuo e di tanti altri ancora. Insomma ogni personaggio avrà qualcosa da lasciarci e si rivelerà più di un semplice compagno di sventura.

Sul campo di battagliaIl nostro compito sarà quello di comandare una compagnia di paracadutisti in territorio nemico, trovandoci spesso in inferiorità numerica, dovendoci affidare pienamente al lavoro di squadra.La nostra compagnia è divisa: squadra assalto e squadra fuoco.La prima è equipaggiata con armi leggere e granate per colpire il nemico in modo rapido.La seconda ha in dotazione armi a lunga gittata e armi dal fuoco pesante, questa è ottima per tenere sotto controllo il nemico, consentendo alla squadra d’assalto di affiancarlo.Grazie ad un ottimo sistema di controllo possiamo usufruire appieno delle potenzialità dei nostri sottoposti, ordinando di seguirci, di attaccare o di spostarsi nel luogo desiderato.Nel proseguo del gioco avremo anche l’opportunità di disporre di due carri armati, che seguiranno i nostri ordini, proprio come la squadra di fanteria.Molto utile è l’indicatore di sbarramento posizionato sopra le truppe nemiche. Appena ci scontriamo col nemico l’indicatore sarà rosso, ma mentre spariamo diventerà gradualmente grigio, segnalandoci che l’unità nemica è alla nostra mercé e che si terrà sotto copertura, aprendo il fuoco con meno frequenza.Per il resto, la meccanica di gioco non si discosta molto dai normali FPS, con la sola eccezione della salute, che, per rendere più reale la situazione sul campo di battaglia, non può essere recuperata con dei kit di sopravvivenza o altri oggetti, atti a recuperare le forze. Si può riscontrare qualche problema nel sistema di puntamento, ovviabile portando in posizione di mira l’arma, ciccando sulla levetta destra, è inoltre presente un mirino, attivabile dalle opzioni, che facilità il gioco ma può far storcere il naso ai pignoli del realismo.Il multiplayer di Brothers in Arms è giocabile in split screen, in system link ed in Live, non contiene i soliti elementi tipici del gioco on-line dei comuni FPS, ma è articolato in una serie di missioni che una squadra deve compiere e l’altra deve impedire che ci riesca.

Sensibilmente toccanteUno dei punti di forza di questo titolo è l’ottimo dettaglio grafico, che abbraccia ogni oggetto visibile sullo schermo. Ogni scenario, personaggio, edificio, veicolo ecc. è stato ricreato con certosina attenzione, riuscendo a dare al gioco un aspetto molto realistico e coinvolgente. È incredibile con quale meticolosità sono state riprodotte le armi, che sicuramente faranno sorridere gli esperti in materia.L’unico difetto del motore grafico è riscontrabile negli sporadici rallentamenti, ma niente di preoccupante.Altro aspetto ben curato è il sonoro rigorosamente in Dolby Digital.Ogni effetto è sviluppato ottimamente, dal rumore dei proiettili che sfiorano l’erba all’esplosioni delle granate, ma il colpo di classe, a mio avviso, è il doppiaggio, ultimo elemento per dar vita ad un’esperienza sensoriale di tutto rispetto. È raro sentire delle interpretazioni tanto belle e coinvolgenti in un videogioco, soprattutto in italiano.

– Emozionante

– Ottimo sonoro

– Dettaglio grafico di tutto rispetto

– Eccellente localizzazione in italiano

– Grande meccanica di gioco

– Un po’ corto

– Difficoltà calibrata in modo non impeccabile

– Multiplayer non variegato

8.5

Brothers in Arms: Road to Hill 30 è un’esperienza importante per ogni videogiocatore, anche per i non appassionati del genere, tanto riesce a coinvolgere e ad emozionare, è toccante scoprire che personaggi come il nostro protagonista sono esistiti veramente ed alcune vicende corrispondono a realtà.

Sono evidenti i richiami al telefilm prodotto da Spielberg, Band of Brothers, ovviamente questo titolo ricorda molto i capolavori della cinematografia, il paragone ai grandi film di guerra è quanto mai scontato, ma lo voglio sfruttare anche per rendere idea dello spessore del gioco Ubisoft, che irrompe nel mondo videoludico con forza e carattere e sicuramente sarà un punto di riferimento per il futuro.

Naturalmente anche Brothers in Arms non è esente da difetti, la limitata durata del gioco e un multiplayer non variegato hanno il loro peso e possono allontanare dall’acquisto, ma quanto meno consiglio a tutti di provarlo e finirlo almeno una volta, è quasi un dovere.

Uno dei migliori sparatutto tattici, complimenti a Gearbox.

Voto Recensione di Brothers in Arms - Recensione


8.5