Recensione

Black Mirror 3

Avatar

a cura di Folken

Dopo il passaggio di consegne che ha visto l’apprezzata serie Black Mirror passare dalle mani dei creatori Future Games ai Cranberry Production, la trilogia sembra finalmente giungere ad una conclusione col terzo capitolo. Gli amanti delle avventure grafiche dalle tinte dark troveranno pane per i loro denti in questo, presunto, ultimo episodio, denso di misteri, enigmi da risolvere e personaggi poco amichevoli con cui conversare. Il titolo Adventure Productions non sarà un nuovo caposaldo del genere, ma senza dubbio si è rivelato solido e realizzato con la giusta competenza.

La maledizione dei Gordon, atto terzoSe vi siete persi il precedente capitolo, avrete qualche difficoltà, soprattutto inizialmente, a comprendere gli avvenimenti narrati in Balck Mirror III, dato che il gioco prende il via esattamente da dove l’altro terminava. Nuovamente nei panni di Darren Michaels, lo studente di fisica americano che nella precedente iterazione aveva scoperto delle verità inquietanti sulle sue origini, vi ritroverete accusati di essere i responsabili dell’incendio della magione stessa. Usciti di prigione su cauzione, grazie ad un misterioso benefattore, vi dovrete così avventurare per la città inglese dove siete nati e nella quale nell’episodio precedente vi aveva riportato vostra sorella Angelina, per motivazioni che preferiamo non rivelarvi nel caso vi foste persi lo scorso lavoro di Cranberry Production. Non solo dovrete cercare le prove della vostra innocenza, ma anche gettare un po’ di luce sul mistero che circonda la vostra famiglia, a quanto pare condannata da una maledizione secolare. Il tutto mentre la vostra sanità mentale sarà messa sempre più in crisi da tremende visioni e pulsioni violente. Black Mirror III si conferma un prodotto molto adatto a raccontare ed intrattenere con una trama ricca di intrecci e scritta con competenza, riuscendo, lungo i sei capitoli, a tenere sempre piuttosto alta l’attenzione del giocatore grazie a colpi di scena e personaggi discretamente caratterizzati. Purtroppo il basso livello produttivo ne offusca in parte le buone potenzialità, non supportando il plot con intermezzi animati coinvolgenti, rimpiazzati da sequenze in CG che sembrano provenire da un lontano passato, incapaci di mantenere alta la tensione. Lo stesso discorso vale per le interpretazioni dei vari personaggi i quali possono contare su set di animazioni piuttosto limitati, così come espressioni facciali approssimative. Fortunatamente il buon doppiaggio e l’ottima qualità dei dialoghi (in inglese, sottotitolati in italiano) compensano in parte queste mancanze, solleticando l’immaginazione ed il vostro intelletto al pari di un buon romanzo horror.

Il gusto per l’esplorazioneUna volta impugnato il mouse, Black Mirror III si presenta del tutto simile al suo predecessore, quindi semplice ed intuitivo da padroneggiare grazie all’interfaccia essenziale che riprende le regole base del genere. Col cursore potrete esplorare gli ambienti ed interagire con i punti sensibili semplicemente cliccandoci sopra. In basso allo schermo una barra a comparsa raccoglierà tutti gli oggetti che troverete durante le vostre esplorazioni, permettendovi come di consueto anche di combinarli tra loro. Potrete attivarne rapidamente uno muovendo la rotella del mouse, ma visto il loro numero così cospicuo, difficilmente sfrutterete quest’opzione. Le diverse schermate presenteranno moltissimi punti con cui interagire, spesso inutili ai fini del gameplay, ma piuttosto inseriti per favorire il senso di immersione ed il gusto per l’investigazione. Premendo la barra spaziatrice, comunque, potrete evidenziarli tutti così da evitare un noioso pixel hunting e concentrare i vostri sforzi sulla risoluzione degli enigmi. Presenti in gran quantità, questi sono sempre piuttosto intuitivi e se seguirete attentamente gli indizi avrete abbastanza chiaro dove andare e cosa fare per poter proseguire. Il gioco prevede inoltre il classico diario che terrà traccia di tutti i vostri progressi e conterrà importanti appunti che vi torneranno utili per non perdere la via, oltre ad un tutorial disattivabile. Il livello di difficoltà è comunque piuttosto accessibile, nonostante alcuni puzzle più oscuri di altri. Purtroppo, nonostante la buona costruzione, Black Mirror III mantiene i difetti già riscontrati nel precedente capitolo e comuni a molte altre avventure, ovvero l’estrema linearità e soprattutto la scarsa interattività dei dialoghi. Nonostante, infatti, vi vengano apparentemente proposte scelte multiple, queste non saranno altro che un elenco di argomenti che dovrete trattare obbligatoriamente o rischierete di non attivare la sequenza successiva.

Game OverEsattamente come accadeva in Black Mirror II, anche questo seguito presenterà alcune sequenze dal ritmo più elevato e che se affrontate nel modo errato potranno portare alla vostra morte. In caso di game over, il salvataggio automatico implementato dai programmatori vi permetterà comunque di riprendere la partita immediatamente prima della vostra dipartita. Un espediente piuttosto efficace, che riesce a mantenere la sensazione di star affrontando un’avventura dalle tinte horror. Inoltre le oscure visioni che tormentano il protagonista, sebbene non vi faranno saltare sulla sedia, elevano il ritmo, distaccando efficacemente questi importanti momenti narrativi dalle fasi esplorative.

Il sempre apprezzato 2.5DDa un punto di vista tecnico Black Mirror III si conferma come un prodotto solido e decisamente accattivante, nonostante il basso budget ed il prezzo contenuto di vendita, proponendo il medesimo stile grafico del predecessore, con fondali bidimensionali e personaggi poligonali. Le varie ambientazioni si sono rivelate tutte disegnate con grandissima maestria per poi essere trasportate nel gioco ad una risoluzione elevatissima, mantenendo così un dettaglio ed una definizione sempre alti. Inoltre ogni scenario sarà visitabile in momenti diversi della giornata, migliorando ulteriormente la varietà offerta. I personaggi purtroppo non possono contare sulla medesima cura, ma in questo seguito evidenziano senza dubbio una migliore integrazione con la bidimensionalità degli sfondi, palesando una carenza piuttosto grave solo nelle animazioni, a tratti davvero approssimative. Il sonoro fa il suo dovere grazie ad un doppiaggio inglese apprezzabile e a musiche d’atmosfera azzeccate e capaci di assecondare i momenti di maggiore tensione. Il titolo Cranberry Production vi terrà impegnati piuttosto a lungo visto che per completare i sei capitoli della storia impiegherete una quindicina di ore.

HARDWARE

Requisiti HardwareWindows ® XP/Vista/7Intel Pentium 4@2.0 GHz: ProcessoreMemoria: 1 GBVideo: 128 MbSuono: DirectX ® 9.0 compatibile

– Narrativamente molto intrigante

– Gameplay classico ma ben realizzato

– Graficamente azzeccato

– Scene di intermezzo pessime

– Alcuni momenti molto lenti

– Nessuna novità

7.2

Black Mirror III non stupisce con particolari innovazioni o un comparto tecnico all’avanguardia, ma svolge egregiamente il suo dovere portando a termine quest’apprezzata trilogia. La qualità della narrazione è sempre piuttosto elevata, graziata da diversi colpi di scena e dialoghi scritti piuttosto bene. Lo stesso vale per gli enigmi, divertenti seppur non particolarmente complessi, ed il comparto tecnico, eccellente nella rappresentazione dei fondali, meno accattivante invece per quanto riguarda la modellazione dei personaggi. Non siamo quindi ai livelli dei migliori esponenti della categoria, ma il titolo Cranberry Production è un’avventura grafica che saprà regalarvi un buon numero di ore con divertimento d’alta qualità. Consigliato agli amanti della saga senza riserve, mentre agli altri avventurieri suggeriamo comunque di dargli un’occhiata, visto anche l’ottimo prezzo di vendita, inferiore ai trenta euro.

Voto Recensione di Black Mirror 3 - Recensione


7.2