Battlefield 1

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a cura di Matteo Bussani

Il percorso di un gioco online dopo la sua uscita è fatto di continui aggiornamenti, di evoluzioni o rivoluzioni. Spesso oramai i contenuti in più si pagano, e cari, alcuni valgano la spesa, altri no. Per fortuna ci sono anche aggiornamenti sufficientemente interessanti che vengono rilasciati gratuitamente e permettono così a tutti di poter beneficiare delle diverse novità.
Questo è il caso di Giant’s Shadow o, nel nostro idioma, L’Ombra del Gigante; un aggiornamento totalmente gratuito per Battlefield 1, disponibile dal 13 dicembre per coloro che hanno preordinato il gioco o che sono in possesso dell’account premium e per tutti gli altri dal 20. 
L’aggiornamento, nonostante il suo essere gratuito, apporta interessanti aggiunte al gioco: una nuova mappa chiamata proprio L’Ombra del Gigante, la modalità spettatore, un nuovo gadget per la classe supporto e tanti bilanciamenti che dovrebbero andare a modificare il meta delle partite online, ma ora andiamo a vedere nel dettaglio.
L’ombra del gigante
La mappa ci catapulta al tempo della battaglia della Selle, ovvero in quel periodo conclusivo della Grande Guerra tra il 17 e il 26 ottobre del 1918. Dopo la vittoria a Cambrai, gli inglesi non vogliono interrompere la loro avanzata sui tedeschi in ritirata e decidono quindi di attaccare nuovamente, questa volta sul fiume Selle. La battaglia è una di quelle che sarà destinata a concludersi facilmente a favore degli Inglesi, ma nella finzione di Battlefield essa diventa l’occasione per inscenare un quadro decadente della Guerra. Uno Zeppelin caduto dal cielo e oramai ridotto in macerie fa da perno allo scontro ergendosi esattamente al centro della mappa in mezzo ai due schieramenti: al suo interno, in modalità conquista, due punti di controllo uno più elevato e l’altro di poco sottostante. Avere quello più in alto permette facilmente di controllare anche l’altro con un predominio sulla mappa evidente per un totale di 4 punti di controllo su sei. Il punteggio ottenuto, se mantenuta a lungo questa situazione di dominio, sono poi difficilmente ricolmabili.
L’arrivo del treno corazzato non riesce infatti a sbilanciare una situazione che potrebbe aver preso fin da subito una piega importante. Purtroppo nonostante l’alto numero di giocatori, nelle partite che abbiamo giocato, è evidente come gli avamposti periferici siano solidamente in mano a chi è padrone di quella zona di campo. La mappa è molto grande e graficamente ben caratterizzata, ma purtroppo non viene sfruttata a dovere, perlomeno in modalità conquista. In corsa invece ciò cambia totalmente, perché il raggiungere i resti dello zeppelin è l’obiettivo finale della partita e, di volta in volta, i punti da raggiungere sono due e localizzati in prossimità degli edifici rendendo la progressione più naturale ed equilibrata.
Passando invece ad analizzare il gadget aggiuntivo della classe supporto, si può dire che la balestra lanciagranate sia estremamente efficiente per indebolire i veicoli e, se ben coordinata con un azione di squadra, renda davvero facile sopprimere i veicoli senza il supporto di altri mezzi corazzati. Dove le granate lanciate a mano falliscono, in termini di gittata e rapidità di esecuzione, questo strumento può davvero venirci in nostro soccorso. Azzeccato infine l’abbinamento alla classe supporto, che è solita ingaggiare gli scontri a una distanza maggiore rispetto a quella assalto.
Modalità spettatore
Oramai è d’obbligo che ogni gioco multiplayer online con velleità competitive, preveda l’inserimento di una modalità spettatore tramite cui sia possibile osservare i match che la rete ha da proporre per studiare tattiche, analizzare i comportamenti delle squadre oppure semplicemente per godersi un po’ di spara-spara senza l’ansia di dover essere sufficiente immersi nell’azione. Anche Battlefield 1 con questo aggiornamento aggiunge questa interessante funzione al pacchetto. Rispetto però ad altri titoli, il fatto di poter tenere sotto controllo 64 giocatori in mappe enormi potrebbe far sì che la scena visualizzata possa diventare troppo caotica e quindi poco interessante da vedere. Per fortuna a parte un po’ di spaesamento iniziale, la modalità riesce a dimostrarsi sufficientemente solida. Nella pratica un po’ di prove e un’interfaccia bene o male chiara ci hanno permesso in men che non si dica di destreggiarci nei diversi tipi di visuale proposti: dall’alto, giocatore e telecamera libera. Le due modalità che ci sono piaciute di più sono quella libera e quella regista disponibile dal sottomenù di quella giocatore. La prima permette un controllo totale sui movimenti della camera ed è possibile passare da una più ampia a una molto più dettagliata, ma slegata da ogni tipo di punto di riferimento. La seconda invece, pur essendo libera, rimane legata al giocatore selezionato e fa sì che il punto di riferimento rimanga sempre lo stesso, a meno che non si cambi player visualizzato. Un neo da segnalare è l’abbondanza di elementi nell’HUD, che riempiono totalmente lo schermo, con il toglierli che significherebbe però rimanere senza indicazioni sul come muoversi.
Un po’ di bilanciamenti generali
L’aggiornamento, oltre a una nuova mappa, porta con sé un sacco di limature ai valori delle armi in-game, su tutte segnaliamo l’indebolimento dei fucili a pompa. Questi avevano un’accoppiata, gittata-potenza, che nelle situazioni a corta distanza li rendevano decisamente predominanti. Ora al contrario sono da sconsigliare se non in situazioni particolarmente ravvicinate. L’interno del dirigibile, per esempio, nella mappa l’Ombra del Gigante, in precedenza sarebbe stato il luogo perfetto per sfoderare questo tipo di bocca da fuoco, ma allo stato attuale non se ne sono praticamente viste, se non qualche timido tentativo nelle partite iniziali.

Questo aggiornamento gratuito di Battlefield 1, disponibile dal 13 dicembre per chi ha prenotato il gioco o chi è in possesso del premium, dal 20 per tutti gli altri, si è dimostrato veramente gradito. Infatti pur trattandosi di contenuti non perfetti, è indubbio che comunque arricchiscano il gioco senza nemmeno doversi porre il quesito se la quantità e la qualità delle attività proposte sia sufficiente a giustificarne un acquisto. Una mappa, un’arma, la modalità spettatore e bilanciamenti vari per mettere a posto la situazione del meta è tutto quello che troverete con L’ombra del gigante.