Recensione

Ar tonelico Qoga: Knell of Ar Ciel

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a cura di Dr. Frank N Furter

Dopo due capitoli su PlayStation 2, (Melody of Elemia e Melody of Metafalica) la saga di Ar tonelico fa il suo debutto sulla nuova ammiraglia Sony. La serie creata dallo studio Gust è passata da un comparto tecnico in 2D ad un più moderno 3D mantenendo però alcuni tratti distintivi come il particolare rapporto con le Reyvateil, forme artificiali di vita in grado di trasformare il suono in energia, figure essenziali nel mondo di Ar tonelico.

Contro il mondo per il bene del singoloAoto è il classico protagonista pieno di vitalità con un forte senso di giustizia, talmente grande che quando vede una povera fanciulla, la tenera Saki, inseguita dall’esercito di Clustania non esita a difenderla e a scappare con lei. Durante la fuga incontra una sua vecchia conoscenza, un ragazzo di nome Tatsumi. Anch’egli sarà di vitale importanza per resistere all’assalto dei militari e trovare un modo per scappare. Nelle primissime fasi di viaggio il trio s’imbatterà nell’eccentrica Finnel (ribattezzata subito Filulun da Saki) un’altra Reyvateil custode di un pesante fardello. Nel corso della storia altri personaggi si uniranno al gruppo anche se il focus rimarrà sul trio (o triangolo) Saki-Finnel-Aoto, non solo per esigenze di trama, ma anche, e soprattutto, per scopi di gameplay che spiegheremo più avanti. Nonostante non si tratti di una premessa originale, il cast è ben amalgamato anche se non riesce a uscire (o forse non vuole) dai canoni del genere proponendo quindi situazioni e personaggi già visti in molte produzioni analoghe. D’altronde quello che va analizzato maggiormente in questo capitolo è la caratterizzazione e l’approfondimento dei protagonisti principali poiché attorno ai loro dialoghi, discussioni e siparietti si fonda gran parte del divertimento del gioco. Da questo punto di vista avrete molto da leggere e da scoprire poiché entrare in empatia con le due (numero destinato a salire) Reyvateil sarà fondamentale sia per determinare il finale di Ar tonelico Qoga: Knell of Ar Ciel sia per proseguire negli scontri. La possibilità di conclusioni diverse in base a determinate scelte nel corso del gioco può essere un incentivo per chi si farà catturare dall’atmosfera a provare a seguire una linea narrativa piuttosto che quella scelta in precedenza. Chi invece non sarà particolarmente colpito dall’intero pacchetto terminerà la storia impiegando circa trenta ore. Vi raccomandiamo caldamente l’uso di una guida per accedere a tutti i finali, per l’occasione lo staff del nostro forum ne ha preparata una in grado di soddisfare le vostre esigenze. Per consultarla vi basterà seguire questo link.

Battito cardiacoChi non fosse affine alla saga di Ar tonelico deve sapere che le Reyvateil sono essenziali nelle battaglie partecipandovi in maniera molto particolare. Le ragazze si limiteranno a cantare delle canzoni stando ferme su di un lato del campo di battaglia, mentre cantano potrete controllare uno dei pg attaccanti (vanguard) muovendovi a piacimento in un ambiente 3D. Questa è la prima grande differenza con il capostipite, dove il battle system era pensato a turni: i programmatori hanno deciso per un cambiamento radicale permettendo ai giocatori di muoversi liberamente lasciandosi alle spalle la staticità del passato. Altra novità introdotta nei combattimenti è l’harmograph, in sostanza una sorta di elettrocardiogramma collegato ai vostri attacchi. Sullo schermo noterete diverse tipi di onde, se colpirete il nemico mentre passano onde più alte del normale arrecherete un danno maggiore aumentando allo stesso tempo il battito cardiaco della ragazza. Procedendo in questo modo il cuore diventerà sempre più grande fino al momento in cui la Reyvateil non sarà in grado di eseguire il Purge. Quando sarete pronti dovrete premere i quattro tasti dorsali e agitare il pad. La Reyvateil in quel momento esploderà in tutta la sua potenza, lacerando i propri indumenti (evidentemente meno vestiti = più potenza) e garantendo al party una serie di benefici che vanno dall’incremento del potere d’attacco, quello difensivo oppure la protezione da cambiamenti di stato come l’avvelenamento o la paralisi. I Purge possono vantare proprietà elementali riconducibili al fuoco, al vento, al ghiaccio e al tuono; questi possono rendere un Purge più efficace contro particolari nemici. Se nella stessa battaglia lo utilizzerete per tre o più volte sarà possibile eseguire una Ultra Supermossa; inutile dire quanto possa essere devastante sul campo di battaglia. Oltre al Purge potrete utilizzare la Canzone Magica, più alta sarà la percentuale di Esplosione (Burst) maggiore sarà il danno inferto. Utilizzando quest’attacco sarete in grado di deciderne la direzione, così facendo potrete mirare a un determinato nemico. Nell’infuriare della lotta non dovete dimenticare che le ragazze saranno completamente alla mercé degli avversari, per questo motivo farete bene a non allontanarvi troppo da loro soprattutto in battaglie difficili come una boss battle. L’eroina è circondata da un campo di forza dove i protagonisti possono godere di alcuni vantaggi come il ripristino graduale dei punti vita. Se un nemico dovesse entrare in questa area, la ragazza inizierà a perdere life point, fortunatamente un’azione speciale chiama “respinta” vi permetterà di scacciare la minaccia. Al termine del combattimento guadagnerete punti esperienza, foglie (la moneta di gioco) e Dive Point, inoltre il grado ottenuto determinerà il valore degli oggetti acquisiti, più alta la valutazione maggiore sarà la rarità dell’oggetto. Il sistema di combattimento, dopo questa lunga spiegazione, appare molto complesso. In realtà una volta che ci si trova pad alla mano le cose sono molto più semplici di quanto possa sembrare. Il difetto principale del battle system del titolo Gust è la ripetitività dell’azione che si riduce ad un solo tasto d’attacco, il Purge della ragazza e via da capo, senza particolari variazioni.

Dive In To MeLe Reyvateil sono esseri molto particolari, se si riesce a instaurare un rapporto di fiducia con loro è possibile accedere alla loro Cosmosfera, ovvero, la parte interiore del loro animo dove nascondono i segreti più reconditi del loro carattere. Per solidificare il rapporto con le ragazze dovrete rispettare determinate condizioni, ad esempio sbloccare gli eventi di conversazione e parlare con loro ogni volta che se ne ha occasione, fare dei regali appropriati in base al loro carattere sarà altrettanto importante. Tutto ciò si ricollega al sistema di Dive, ovvero, di “tuffarsi” nello spazio dell’animo delle ragazze. Per proseguire all’interno di questo mondo necessiterete dei Dive Point di cui parlavamo poco fa, ottenibili alla fine delle battaglie. Mentre siete dentro le Reyvateil potrete sbloccare le Hyuma, fate che rappresentano i sentimenti delle eroine, utilizzabili per programmare una canzone e renderla più potente. Più sarà profondo il vostro legame con la donzella di turno, maggiore sarà il numero di Dive Point richiesti per muovervi all’interno del suo animo. I Dive Point inoltre vi serviranno per la Sintesi di Immagini, un processo grazie al quale sarete in grado di creare oggetti e supermosse, ovviamente potrete scegliere una delle ragazze per assistervi nel processo di sintesi. Il sistema delle cosmosfera è molto importante poiché fondamentale per approfondire la conoscenza, il carattere e i gusti delle ragazze. Acquisendo un livello di intimità maggiore scoprirete un lato inaspettato o semplicemente nascosto delle Reyvateil, tutto ciò contribuisce enormemente nella caratterizzazione del cast femminile.

Passaggio generazionaleCome anticipato nel cappello introduttivo dell’articolo, la serie ha fatto un enorme balzo grafico passando dal 2D al 3D. Tuttavia, il risultato finale presenta alti e bassi considerevoli; se da un lato abbiamo ambientazioni interne discretamente realizzate, dall’altro abbiamo campi di battaglia completamente anonimi, inoltre i personaggi godono di numero d’animazioni piuttosto limitato, difatti i dialoghi per la maggior parte delle volte sono ancora affidati a delle (bellissime) immagini statiche. Se prendiamo altri esponenti del genere, senza scomodare per forza dei blockbuster dai nomi altisonanti, vediamo come il titolo Gust sia tecnicamente limitato, basta confrontarlo con Eternal Sonata uscito ormai più di tre anni fa. Uno dei punti di forza “storici” è sicuramente l’ottima colonna sonora impreziosita dai canti delle Reyvateil che hanno fatto la fortuna del brand, soprattutto in madre patria. L’importanza della musica si riflette all’interno del gioco diventando un elemento basilare per apprezzare la storia e il background ambientale. Non è un caso che per ogni ragazza in campo ci sia una diversa traccia musicale, inoltre è piuttosto raro trovare un gioco in cui gli “hymn” sono stati scritti in “Hymnos“, una lingua che vanta una grammatica e una scrittura propria. Il livello di difficoltà è selezionabile in base alle proprie capacità, per chi ha dimestichezza col genere e con la serie in generale consigliamo di partire con il livello normale e valutare nel corso dell’avventura se cambiare su “hard”.

– Colonna sonora di ottima qualità

– Finali multipli

– Tanto humor accompagnato da una giusta dose di fan service

– Tecnicamente altalenante

– Sistema di combattimento a tratti ripetitivo

7.0

Ar tonelico Qoga: Knell of Ar Ciel è un titolo che soddisferà gli appassionati del genere JRPG, soprattutto coloro che seguono la saga sin dal suo inizio. Il terzo capitolo della serie è un appuntamento imperdibile per chi ha finito i primi due, chi invece ama giocare ogni tanto un gioco di ruolo giapponese potrebbe rimanere deluso da un battle system ripetitivo e un comparto tecnico decisamente altalenante. D’altronde il gioco sviluppato da Gust è un prodotto di nicchia adatto a soddisfare una determinata fascia di pubblico e in quell’ambito compie perfettamente la sua missione.

Voto Recensione di Ar tonelico Qoga: Knell of Ar Ciel - Recensione


7