Anteprima

Alter Ego

Avatar

a cura di Xravy

Forse non molti dei nostri lettori balzeranno dalla sedia sentendo il titolo The Black Mirror, avventura grafica di discreto livello uscita nel non troppo distante 2003 e sviluppata da una piccolissima software house, con meno di trenta impiegati, nata in Repubblica Ceca che porta il nome di Future Games. Eppure si trattava di un gioco che, ancora oggi, annovera diversi estimatori tra gli incalliti di avventure grafiche, e che poteva contare su un ottimo plot ed un buon comparto tecnico, nonostante il progetto potesse contare su risorse economiche limitate.Oggi i Future Games sono di nuovo all’opera, nientemeno che con l’erede spirituale di The Black Mirror, intitolato Alter Ego, che ci metterà nei panni di ben due protagonisti alle prese con due storie parallele avvincenti e piene di misteri, nella migliore tradizione di questa tipologia di videogame, genere che ha fatto la storia videoludica su PC e che annovera tra le proprie fila mostri sacri come Gabriel Knight.

Benvenuti in InghilterraAlter Ego è ambientato nella cittadina di Plymouth, nel sud dell’Inghilterra, nel lontano 1894, in un periodo dove regnava ancora una netta distinzione tra nobiltà e popolo.La storia è incentrata sull’improvvisa sparizione del corpo di Sir William, nobile la cui vita è costellata di presunti crimini e sospetti da parte delle autorità e dei suoi concittadini; tutte accuse che non hanno mai trovato riscontro con prove reali, nonostante le numerose investigazioni da parte della polizia britannica. La scomparsa del corpo, ovviamente, suscita un gran clamore in città, soprattutto a causa dell’oscuro passato del personaggio chiamato in causa, ed è proprio qui che entreranno in scena i due protagonisti di questa promettente avventura: Timoty Moore ed il detective Bristol.Il primo è un giovane ladruncolo dall’animo sincero che si trova a fare una vita di strada che non gli appartiene e sogna di andare negli USA in cerca di fortuna.Il secondo è invece un’irreprensibile detective tipicamente “british” che cerca con totale abnegazione di risolvere i casi che affronta.Due facce della stessa medaglia in Alter Ego, poiché questi due personaggi saranno chiamati, nell’eterna lotta tra la legge e l’illegalità, a combattere un nemico comune, con due storie parallele ricche di fascino, suspense e misteriosi intrighi che nell’ombra rischiano di sconvolgere l’intera città.

I passi in avantiIl tempo passa, è indubbio, e sei anni sono serviti anche agli sviluppatori di Future Games per fare esperienza nella realizzazione dei videogiochi, ed il risultato si vede benissimo in Alter Ego, nettamente migliorato rispetto alla produzione di Black Mirror, non solo sul versante puramente estetico, dove gran parte del lavoro lo fa il nuovo engine grafico, bensì nella cura dei dettagli a distinguere notevolmente questa produzione da quelle sfornate in passato dalla software house ceca.Le ambientazioni infatti appaiono dalle immagini rilasciate, estremamente curate, ricche di dettagli e, nonostante il persistente alone d’ombra che pervade il gioco, potenzialmente molto varie, ed i personaggi potranno contare su di una buona caratterizzazione.Dal punto di vista del gameplay si tratterà di una tipica avventura grafica in terza persona, ricca di enigmi da risolvere, con un apparentemente discreto livello di interattività con gli ambienti, a cui si sommerà la doppia story-line che, probabilmente, porterà i due protagonisti ad interagire tra di loro, aumentando significativamente il valore complessivo dell’esperienza di gioco; una perfetta sintesi tra la tradizione di un genere che sembra immortale ed un videogame moderno, che deve basare le proprie fortune anche su un comparto tecnico/artistico di buon livello.

– Ambientazione interessante

– Storia ricca di fascino

Sebbene non si possa gridare al miracolo audio-visivo, è assai probabile che Alter Ego, nuova creatura degli studi Future Games, si rivelerà come una delle migliori “nuove leve” tra le avventure grafiche di recente produzione, potendo contare su una conclamata esperienza da parte della software house in questo genere e attingendo a piene mani dalla tradizione di questa tipologia di giochi, forte di un buon comparto tecnico che non sfigura rispetto a produzioni più ambiziose ed in possesso di budget economicamente superiori.