Anteprima

Agents of Mayhem

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a cura di YP

L’universo di Saints Row è riuscito negli anni a costruirsi una fan base numerosa, figlia dell’eccentricità del look dei titoli sviluppati da Volition ma anche di un gameplay non troppo complicato ma capace di restituire al giocatore la giusta dose di impegno e divertimento. Dopo il quarto capitolo, lo studio di sviluppo americano ha deciso di ributtarsi in quell’universo narrativo ben delineato con Agents of Mayhem, ovvero un open world action adventure in terza persona che ci metterà nei panni di agenti specializzati, gli unici in grado di fermare la minaccia terroristicaa del gruppo LEGION rappresentata dal terribile Dr Babylon.
Divertente ma poco ambizioso
Siamo dunque volati in quel di Londra per mettere le mani su di una versione -ovviamente- non ancora definitiva: la prova era principalmente strutturata in una breve overview sul titolo, per poi concentrarsi su una sessione di gameplay. Quest’ultima caratterizzata da diversi segmenti di gioco che, oltre a introdurci alle meccaniche base, ci ha permesso anche di capire quali solo gli obbiettivi e le ambizioni di questo Agents of Mayhem. Strutturato come un classico TPS shooter, AoM propone un gameplay che ha come punto di forza il divertimento, la schizofrenia dell’azione e la varietà d’approccio, non tanto per le possibilità di affrontare le missioni in modo diverso, tanto per la quantità di agenti disponibili. Dodici in tutto e dotati di armi, abilità e super abilità speciali uniche (Mayhems). Ci sono personaggi votati più all’azione “classica”, quindi armi spianate e fuoco a volontà, altri invece con abilità e armi più dinamiche e sfaccettate che vi obbligheranno a diversificare il vostro play style adattandolo alla situazione. Prima di ogni missione ci verrà chiesto di comporre la nostra squadra, formata da tre agenti massimo e che non sarà possibile cambiare nel corso dell’azione. O meglio: è possibile intercambiare in qualsiasi momento uno dei tre selezionati, ma non sarà possibile cambiare radicalmente la struttura della squadra. E qui arrivano i primi dubbi: perché imporre questo limite se Agents of Mayhem ha come punto di forza la varietà e la quantità di personaggi? Il team di sviluppo ci risponde dicendo che ogni agente richiederà del tempo per esser padroneggiato al meglio, e conseguentemente arriva la scelta di bloccare il numero di personaggi giocabili a missione. Non è chiaro quale effetto avrà questa scelta sulla vita del titolo: certo è che sbloccare tutti i dodici agenti sarà un processo mediamente lungo, visto che ognuno di essi avrà una quest dedicata che una volta attivata porterà al poter utilizzare tale personaggio dalla  missione successiva. In questo senso l’open world di AoM ci è parso un po’ approssimativo, sia a livello di caratterizzazione e level design (che punta molto alla verticalità, grazie al triplo salto in dotazione di ogni agente) ma anche a livello di look, che ovviamente è contestualizzato all’universo di Saints Row ma che -almeno fino ad ora- non ci ha lasciato un’impressione totalmente positiva. Agents of Mayhem poi sarà solo single player: non ci sono piani ne per una modalità PvE, tantomeno per una PvP. Il titolo dovrà dunque affidarsi solo alla componente giocatore singolo, che nonostante i dodici personaggi giocabili e i dodici livelli di difficoltà selezionabili rischia di esser troppo debole, visto che la natura del gioco -e la concorrenza- impongono in qualche modo game mode dedicate al multigiocatore. Ovviamente la crescita degli agenti (ognuno con il proprio livello) e il livello di personalizzazione, scandito da skin per abbigliamento e armi unito ad una sorta di skill tree di abilità potrebbero in qualche modo alzare il livello di rigiocabilità, senza contare che ognuno dei protagonisti ha una backstory diversa e approfondita. Purtroppo però questi sono dubbi più che leciti che ci trascineremo fino alla prova della versione definitiva, momento in cui Agents of Mayhem tornerà a farsi giocare e analizzare.

– Tanti personaggi ben caratterizzati

– Gameplay da valutare e con qualche incertezza

– Assenza del multigiocatore grave per un titolo del genere

Agents of Mayhem ci ha lasciato più di qualche dubbio, a partire da un gameplay ancora da rifinire e un comparto animazioni talvolta impreciso. A questo si aggiunge l’assenza del multigiocatore che un per un titolo del genere rischia di essere un fattore molto compromettente. Ovviamente il titolo di Volition ha anche frecce utili al suo arco: come la varietà e la caratterizzazione degli eroi, e una componente votata al divertimento più immediato e appagante possibile che sicuramente farà felici molti amanti del genere e dell’universo di Saints Row. Per il momento quindi è rimandato: rimanete sulle pagine di SpazioGames per la futura recensione completa dove scopriremo se AoM ha centrato nel segno oppure no.