Recensione

The Incredible Hulk

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a cura di Tuono Blu

Il Verdetto di SpazioGames

6

La legge dei tie-in è una delle dinamiche più dure che permea costantemente l’universo dell’entertainment videoludico e purtroppo la maggior parte delle volte, prendendo con leggerezza questo fenomeno, rischiamo di cadere vittime di qualche titolo che si avvale di una massiccia promotion pubblicitaria ed un forte richiamo dalle sale cinematografiche, mentre in realtà nasconde una realizzazione tecnica piuttosto mediocre ed una trama di gioco alquanto spoglia di inventiva o peggio ancora scopiazzata da qualche illustre pellicola che in quel momento sta facendo piazza pulita nei botteghini di tutto il belpaese.E’ triste fare una costatazione di questo genere poiché noi, in primis, saremmo ben felici di poter gridare a voce alta che i tie-in non sono più quelli di una volta, ma la realtà delle cose in passato ci ha preservato, nella maggior parte dei casi, delle brutte sorprese ed è per questo motivo che oggi più che mai ci sentiamo in dovere di procedere alla trattazione di questo genere di game con la massima cautela.

Una trama ambiguaL’ultimo franchise uscito, per ordine temporale ma anche per importanza, di questo genere aspramente criticato è il gioco che andremo ad analizzare meticolosamente nelle righe che seguono: The Incredible Hulk. Prodotto da un’illustre software house come Sega, questo titolo vi permette di vestire i panni del celeberrimo gigante verde della Marvel in una distruttiva versione next-gen. Dopo il discreto Ultimate Destruction, la furia cieca di Hulk torna a far capitolino sui nostri schermi e l’esito delle sue gesta è tutt’altro che scontato. La legge dei tie-in verrà riconfermata, anche in quest’occasione, oppure il lavoro di Sega si rivelerà un’incredibile quanto inaspettata ventata di innovazione per il genere? Sfoderate tutta la vostra ira perché è solo con essa che potrete sopravvivere a quest’avventura.La storia di gioco prende piede dall’unica sequenza narrativa presente sia nel film che nel videogioco, ovvero, la fuga di Banner dalle truppe militari del temibile Blonsky che, dopo aver scoperto la personalità nascosta dello scienziato, vuole piegarlo ai suoi spregevoli voleri. Proprio in questa scena, il povero Banner dopo una breve scampagnata si tramuterà nell’incredibile Hulk ed inizierà a far piazza pulita di nemici. Terminato questo scenario introduttivo, che data la semplicità volge da tutorial, verrete calati nell’ambientazione principale del gioco: l’affascinante New York City.Naturalmente, essa non è una riproduzione assolutamente fedele della Grande Mela, ma piuttosto un’ambientazione in cui è stata ricreata l’atmosfera newyorkese ed alla quale sono stati aggiunti una serie di grattacieli famosi facilmente riconoscibili dalla maggior parte del pubblico.Le coincidenze narrative con il film praticamente finiscono qui perchè nella strutturazione a missioni della storia, che vi porterà a contrastare gli antagonisti più famosi del bestione verde made in Marvel, sono presenti solo delle limitate somiglianze con la controparte cinematografica (che risulta sicuramente più incentrata sui trascorsi di Hulk). Alla fine quindi dobbiamo ammettere che la profondità della trama di gioco lascia a desiderare poiché, attraverso la creazione di una decina di missioni collegate tra loro solamente da un mero senso logico, Sega ha tolto una fetta consistente del coinvolgimento che questo titolo avrebbe potuto concedere.

I’m going to smash N.Y.C.Sicuramente, l’aspetto di maggior rilievo (e divertimento) per ciò che concerne quest’avventura di Hulk è la possibilità di demolire qualsiasi edificio o struttura presente nella city utilizzando armi molto particolari come macchine, persone, lampioni e molto altro ancora.Aggirarsi fugacemente in questo scenario urbano ricco di stimoli distruttivi si rivela un’esperienza davvero elettrizzante e spassosa, poiché le alternative di demolizione a disposizione del giocatore sono diverse e tutte sono in grado di garantire un certo impatto visivo. Corse per le vie della città saltando da una macchina all’altra tra gli scrosci delle lamiere che si infrangono alle vostre spalle, pedoni lanciati ad una velocità supersonica per spezzare gli alberi, tuffi da altezze impensabili per provocare crateri nel bel mezzo di una tranquilla via dei sobborghi… queste sono solo alcune delle azioni di cui ci vi potrete avvalere nel demolire lo scenario circostante. Hulk può veramente distruggere ciò che vuole ricorrendo alla sola forza delle mani ed inoltre può recuperare alcuni oggetti per utilizzarli come strumenti di difesa o decidere di lanciarli contro tank d’assalto o elicotteri. In conclusione quindi, possiamo dire che il sistema di combattimento risulta piuttosto ripetitivo nel pigiare sempre i soliti tasti e le mosse del nostro beniamino sono numericamente limitate ma l’eterogeneità del gameplay viene comunque assicurata proprio dalla possibilità di avvalersi di qualsiasi item vicino a voi per contrastare una minaccia nemica o semplicemente per mettere un po’ a soqquadro il quartiere circostante.

Tecnica devastanteIl fatto che Hulk sia il protagonista assoluto di questo titolo è cosa nota ma, sinceramente, riteniamo che Sega si sia focalizzata un po’ troppo su questo particolare visto che nella realizzazione tecnica del titolo gli unici modelli poligonali esenti da vistosi difetti grafici sono proprio quelli riguardanti il tanto amato eroe Marvel ed i suoi avversari di sempre. Per il resto, l’ambiente di gioco è caratterizzato da frequenti cali di frame soprattutto nei frangenti d’azione più concitati e nelle scalate agli edifici o nei tuffi dai grattacieli.Inoltre la fisica nella demolizione degli edifici e soprattutto nell’implosione del cemento, ove ad esempio terminiamo un salto, risulta piuttosto irrealistica ed in questo senso il team di sviluppo avrebbe dovuto sicuramente compiere qualche sforzo in più.Per quanto riguarda il comparto sonoro, possiamo dire che il doppiaggio è stato curato sufficientemente bene da non rivelare clamorose mancanze mentre gli effetti di gioco, se fossero stati soggetti ad una particolarizzazione uditiva maggiore, avrebbero potuto raggiungere degli ottimi standard qualitativi.In definitiva nemmeno questa volta si può parlare di un prodotto in grado di far discutere in positivo ma nonostante un gameplay decisamente troppo statico e una longevità fortemente influenzata dal coinvolgimento che ognuno sentirà a livello personale, il gioco riesce comunque a ritagliarsi un suo spazio, emergendo dalle mediocrità delle ultime produzioni viste.

– E’ Hulk.

– Ambiente circostante totalmente demolibile.

– Grafica poco curata

– Trama non convincente

6.0

La sfida accattivante che scaturisce dalla possibilità di demolire interamente New York City, ricorrendo ai superpoteri del celebre eroe Marvel, non è abbastanza per ovviare alle vistose mancanze che Sega ha riservato nello sviluppo di questo franchise.

Una trama di gioco sbrigativa, una realizzazione tecnica nel complesso piuttosto mediocre e una longevità limitata non lasciano esente dalla legge del tie-in neanche “The Incredible Hulk”. Un titolo che era nato sotto i migliori auspici e che si è dimostrato comunque migliore dei suoi predecessori next-gen, pur non raggiungendo un livello d’intrattenimento abbastanza elevato da suscitare interesse in quella parte dell’utenza videoludica che non è fan del gigante verde. In definitiva, un titolo dalle parvenze fascinose solo per quelli innamorati dei fumetti Marvel e per chi ha voglia di passare qualche ora all’insegna della libertà distruttiva assoluta. Non aspettatevi un capolavoro comunque.

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