Recensione

TMNT

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a cura di Star Platinum

Fare delle considerazioni di tipo tecnico inerenti all’architettura hardware del Wii prendendo come esempio unicamente i titoli attualmente disponibili costituirebbe un grave errore perchè sarebbe una considerazione maturata in base a troppo pochi elementi realmente indicativi. Eppure, nonostante Ubisoft sia stata una delle prime software house a sviluppare per l’ammiraglia Nintendo, ancora vi è qualcosa che non riesce a prendere la giusta piega. Senza prendere da esempio titoli ormai sul mercato da diversi mesi, isolando il gioco in oggetto di recensione risulta chiara l’impressione che se di limiti si può parlare, forse non sono della console ma da attribuire ad altri. Ci vorrà però ancora del tempo prima che questa verità videoludica si manifesti pienamente e nell’attesa sarà il caso di dedicarsi a questo ritorno delle tartarughe ninja.

Un nuovo inizioRispetto agli ultimi episodi apparsi nel recente periodo, questa trasposizione videoludica delle tartarughe ninja non è ispirata dalla serie animata, ma al recente film d’animazione realizzato in computer grafica. La vicenda è ambientata circa quindici anni dopo la sconfitta e morte del nemico di vecchia data Schredder e vede il gruppo impegnato a combattere nemici ben più pericolosi, ma soprattutto a cercare di ricomporre una propria identità che nel corso degli anni è andata perdendosi a discapito dell’amicizia e della fratellanza che da sempre legava i seguaci del saggio maestro Splinter. Inizialmente non potrete controllare tutti, ma procedendo nell’avventura avrete modo di prendere le sorti di ogni personaggio, fino alla riunione del team che corrisponderà alla resa dei conti vera e propria contro la banda di mostri che infesta la città di New York facendo il bello e cattivo tempo. La struttura di gioco ha subito alcune modifiche ed ora il tutto ha assunto l’atmosfera di un’avventura vera e propria in cui i combattimenti non svolgeranno un ruolo principale, ma saranno accompagnati da numerose fasi esplorative ricche di elementi platform che richiederanno un buon uso di doti atletiche per superare quei passaggi particolarmente complessi o tortuosi, attraverso l’esecuzione di salti, arrampicate e acrobazie di vario tipo. Ogni tartaruga disporrà infatti di differenti caratteristiche e mosse speciali che risulteranno particolarmente utili per affrontare nel migliore dei modi ogni situazione. Se una meccanica di questo tipo può risultare senza ombra di dubbio interessante e in grado di mantenere elevato l’interesse senza mai proporre i soliti schemi visti e rivisti decine di volte, non si può dire che la telecamera scelta per accompagnare le vostre gesta sia il massimo della precisione e questo inciderà in parte sulla vostra condotta di gioco rendendo più complessi del previsto alcuni passaggi che solo a causa di una visuale non ottimale offriranno delle difficoltà impreviste.

Crampi da tartarugaUna volta avviato il gioco per la prima volta potrete rimanere piacevolmente sorpresi dalla qualità del gioco che –almeno inizialmente-non mancherà di risultare divertente, nonostante molto presto emergeranno tutti i difetti legati ad uno sviluppo non certo impeccabile. Se riuscirete però a resistere fino in fondo, nonostante un livello di difficoltà globalmente poco impegnativo, la longevità si attesterà su livelli più che discreti grazie anche alle numerose ambientazioni disponibili che risultano comunque piacevoli e degnamente ispirate alla pellicola cinematografica sia per elementi presenti che per atmosfera. Purtroppo nonostante il sistema di controllo scelto per questa versione Wii appaia sostanzialmente come ben studiato, non tutto è stato realizzato con altrettanta cura, malgrado sia possibile scegliere anche tra il Classic Controller e il joypad del Gamecube.Le differenti combinazioni effettuabili attraverso l’utilizzo combinato di Nunchuk (lo stick analogico servirà per muoversi) e Wii Remote permetteranno di spostare il personaggio, effettuare scatti, saltare e contemporaneamente di elargire mazzate a più non posso, esibendo il vasto campionario di attacchi singoli, speciali e di squadra che ogni guerriero possiede, oltre a poter attivare ed utilizzare numerosi oggetti che saranno rilasciati come bonus o con cui sarà necessario interagire per poter accedere a particolari aree. Il fatto di avere a che fare con quattro personaggi che di base sono identici, ma come caratteristiche ed abilità presentano nette differenze in termini di raggio d’azione degli attacchi, velocità e rapidità dei movimenti non richiederà da parte vostra la memorizzazione di molte tecniche a causa di una disposizione dei comandi decisamente semplice e limitata a pochi pulsanti, anzi a uno soltanto. Se da un punto di vista della spettacolarità non si possono muovere obiezioni di alcuno tipo e i sedici livelli a disposizione appaiono degnamente in grado di proporre una sfida adeguata, non si avrà mai una vera sensazione di coinvolgimento durante il gioco, soprattutto a causa d’una intelligenza artificiale dei nemici mai davvero impegnativa che porterà ad affrontare ogni livello senza la giusta carica adrenalinica. Tale mancanza è poi amplificata dalla totale assenza di una modalità multiplayer, opzione che in un titolo di questo genere doveva essere pensata prima di ogni altra cosa e che obiettivamente pare un difetto di un certo peso specifico nel giudizio complessivo.

Ad un passo dal traguardoCome al solito, come accaduto nel recente periodo, Ubisoft si ferma a un passo dal traguardo proponendo un titolo che avrebbe tutto per poter essere qualitativamente superiore alla media, ma a causa di alcune gravi mancanze prese molto alla leggera dagli sviluppatori non riesce a imporsi come invece meriterebbe. La realizzazione tecnica è dignitosa, risultando molto fedele al film sia per quanto riguarda le ambientazioni cupe, sia per il character design dei personaggi, che risultano simpatici e ben animati. Per quanto tecnicamente non si possa parlare di un gioco in grado di mostrare i muscoli (situazione che purtroppo è identica alle versioni disponibili per le altre console di next generation), si lascia comunque apprezzare nonostante tutto. Il sonoro è abbastanza monotono, farcito di un sacco di urla ed esclamazioni di vario tipo che puntualmente salteranno fuori a sottolineare un’azione andata a segno, mentre gli effetti e le musiche sono pienamente nella norma, in perfetta linea con l’andamento generale. Il sistema di controllo non è il massimo della precisione, ma risulta comunque giocabile senza particolari sacrifici fisici da parte del giocatore, anche se purtroppo una telecamera quasi mai calibrata in modo ottimale incide notevolmente in alcune sessioni in cui muoversi con sicurezza appare necessario e indispensabile, per evitare pericolose e mortali cadute da edifici ed altri luoghi particolarmente elevati. L’intelligenza artificiale dei nemici non è particolarmente elevata e considerando una generale piattezza degli stessi non sarete molto incentivati ad affrontare il gioco con voglia e passione. Questi fattori, uniti all’impossibilità di poter in qualche modo interagire con un’altra persona limitano notevolmente l’interesse verso un titolo che altrimenti avrebbe avuto un giudizio ben diverso, considerando che comunque i livelli da affrontare sono di buon numero e l’implementazione di alcuni minigiochi pare interessante. Il gameplay in generale è penalizzato da un livello di difficoltà troppo basso però per poter rappresentare una reale sfida e sinceramente è un peccato vedere ancora una volta un prodotto con delle potenzialità lasciato allo sbando dagli stessi sviluppatori senza tener conto di un minimo di cura in più per degli aspetti che appaiono essenziali e di certo non trascurabili.

– Discretamente divertente

– Realizzazione tecnica sufficiente…

– Sedici livelli e numerosi minigiochi

– Telecamera a volte imprecisa

– …ma si poteva fare molto meglio

– Nessuna modalità multiplayer

– Gameplay molto semplice

6.0

Teenage Mutant Ninja Turtles ha come unica colpa quella di essere stato sviluppato da un team che ne ha decretato la sorte attraverso scelte azzardate e a tratti incomprensibili. L’aver orientato il gioco verso un target di utenti molto giovani ha inciso notevolmente sul gameplay, producendo un titolo dalla difficoltà mal calibrata e generalmente semplice.

La realizzazione tecnica non è sicuramente di ottimo livello, ma riesce comunque a risultare gradevole risollevando in parte le sorti di un titolo che come idee di base poteva tranquillamente dire la sua nel panorama delle produzioni videoludiche attuali.

Non pare molto convincente la scelta di un sistema di controllo così riduttivo e semplice, ma tra i tanti difetti riscontrati questo è sicuramente quello che incide meno sul giudizio complessivo.

In sostanza ci troviamo di fornte a un titolo possibilmente da provare prima di procedere all’acquisto, pensato principalmente per gli appassionati delle tartarughe ninja che sono rimasti soddisfatti dal film e vogliono ripercorrere attivamente la vicenda, per tutti gli altri il consiglio è di pensarci bene prima di fare entrare questo gioco nella propria collezione.

Voto Recensione di TMNT - Recensione


6