Recensione

Mario vs Donkey Kong: Parapiglia a Mini-Landia

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a cura di Aegrod

Il Verdetto di SpazioGames

8.5

Dopo il primo capitolo apparso sull’ormai vetusto Game Boy Advance ed una seconda apparizione su Nintendo DS, quest’ultima chiaramente ispirata alla serie Lemmings e graziata dall’utilizzo del pennino, ecco il terzo capitolo delle avventure di Mario vs Donkey Kong approdare per l’ultima volta sulla console dal doppio schermo: la serie si ripropone al pubblico senza particolari innovazioni, bensì con la classica e collaudatissima formula che ha portato al successo la serie.

Lo Stilo prima di tuttoLa trama è ridotta all’osso, eppure è più che sufficiente per reggere l’intera struttura di gioco. Durante l’inaugurazione del nuovo parco a tema del baffuto eroe Nintendo, vengono distribuite in omaggio per i primi cento visitatori delle bamboline raffiguranti Pauline, l’amica dell’idraulico nella serie Mario vs Donkey Kong. Casus belli del gioco è l’arrivo di Donkey come centounesimo visitatore, motivo per cui Mario si vede costretto a rifiutargli il tanto ambito trofeo. Il tempo di comprendere quanto è successo, e lo scimmione incravattato decide bene di rapire la Pauline in carne ed ossa, rovinando la festa a Mario e costringendolo in questo modo a sguinzagliare i suoi Mini Mario nel tentativo di salvare la fanciulla. Inizia così un inseguimento lungo otto attrazioni del parco, ognuna ispirata ad un particolare gioco di Mario e Donkey Kong, ed ognuna divisa a sua volta in otto livelli, più uno scontro col boss ed un minigioco sbloccabile al complemento di tutti gli stage. Ebbene si: in Mario Vs. Donkey Kong non impersoneremo direttamente il baffuto idraulico, bensì dovremo guidare dei piccoli “mini -me” caricati a molla. Essi non sono controllabili direttamente dal giocatore, ma si muoveranno autonomamente, tornando semplicemente sui loro passi qualora dovessero incontrare un ostacolo. L’obiettivo sarà quello di aprire loro una strada per permettergli di raggiungere l’uscita del livello, cercando allo stesso tempo di accaparrarsi i vari bonus presenti. Sin dall’inizio il giocatore avrà modo di capire che suo fidato collaboratore nel portare a termine l’avventura, come nella precedente versione per Nintendo DS, sarà lo stilo, il quale gli permetterà di disegnare una trave di ferro tra due perni per far sì che i Mini-Mario possano passare oltre un precipizio, o una molla per effettuare un salto. Non è tuttavia possibile  disegnare a piacimento elementi su elementi: vi è un numero massimo di azioni eseguibili, dunque al fine di posizionare una trave in un determinato punto si dovrà prima cancellare quella che si trova in un altro punto della mappa, o raccogliere gli eventuali attrezzi sparsi nel livello. Ogni diversa attrazione propone un nuovo strumento da utilizzare: avrete così le molle che sbalzeranno i Mini Mario in una determinata direzione, i nastri trasportatori a cui sarà possibile cambiare verso e, dulcis in fundo, i martelli per eliminare i nemici. Altre volte sarà invece vostro compito liberare amici di Mario, pupazzetti dalle fattezze di Peach e altri comprimari della serie imprigionati dallo scimmione, i quali andranno prima “scarcerati” e poi guidati verso la porta corrispondente al loro colore. Completati questi livelli, per passare al mondo successivo si dovrà affrontare e sconfiggere Donkey Kong. Purtroppo le boss fight contro lo scimmione rappresentano il tallone d’Achille del titolo: Donkey e Pauline saranno sempre posizionati sullo schermo superiore della console, circondati da tre piattaforme provviste di bombe o di grossi pulsanti. Compito del giocatore sarà quello di aprire il passaggio ai Mini-Mario per raggiungere queste piattaforme e colpire lo scimmione per tre volte di seguito. Il sistema risulta divertente la prima volta, eppure il suo sistematico ripetersi finirà con l’annoiare, data la sua incapacità di proporre nuovi stimoli.

Stilo e pazienza per una creazione perfetta! Nonostante la relativa ripetitività, il gameplay riesce a catturare l’attenzione, e di conseguenza l’avventura single player non durerà tantissimo, specialmente quando il giocatore avrà preso padronanza dei controlli. Ad aumentare la longevità del titolo interviene la presenza di un potente e completo editor di livelli, denominato “Modalità Cantiere”, che permette la creazione di nuovi scenari e la possibilità di condividerli con gli altri giocatori grazie alla trasmissione diretta da console a console, oppure tramite la Nintendo Wi-Fi Connection; ciò significa che, oltre a mettere alla prova i possessori di Parapiglia a Mini Landia come level designer, i giocatori potranno scaricare livelli creati da altri utenti, già disponibili online, il cui numero aumenta notevolmente di giorno in giorno. Gli sviluppatori non hanno trattato questo aspetto come un mero surplus, bensì si sono prodigati al fine di realizzare un sistema tanto intuitivo quanto ricco di potenzialità, con grande successo.  I livelli creati dagli utenti si fanno inoltre notare per un livello medio di difficoltà piuttosto accentuato, fattore che non macherà di fare la gioia degli appassionati. Se questo non bastasse, per arricchire ulteriormente l’esperienza di gioco e di creazione, Nintendo organizza regolarmente dei concorsi a tema per valutare il miglior livello ed il suo creatore.Mario Vs. Donkey Kong: Parapiglia a Minilandia risulta graficamente godibile ed apprezzabile, senza particolari stravolgimenti rispetto al predecessore: le animazioni sono sempre fluide e ben realizzate, e la stessa cura si ripropone nelle ambientazioni e nei fondali, colorati e ricchi di particolari. I diversi mondi non sono purtroppo tanti, eppure le leggere differenze tra un mondo e l’altro sono abbastanza per non annoiare eccessivamente il giocatore. Punta di diamante del comparto tecnico è decisamente il sonoro, che fa sfoggio di meravigliosi rifacimenti di molti brani storici delle diverse saghe coinvolte, i quali sapranno strappare più di un sorriso nostalgico ai veterani del mondo di Mario e Co.

– Sistema di controllo preciso

– Colonna sonora da grande revival

– Completissimo editor di livelli

– Boss fight ripetitive

– Poco innovativo rispetto al predecessore

8.5

Per quanto il 3DS si avvicini rapidamente, l’amatissimo DS non molla e continua a sfornare ottimi titoli. Mario vs Donkey Kong Parapiglia a Mini Landia si presenta forte di un gameplay collaudato e molto gradito al pubblico, una grafica cartoon/super deformed realizzata egregiamente e coerente con il contesto, un sonoro valido e nostalgico. Ad impreziosire il tutto un editor di livelli a tratti più coinvolgente del gioco in sé, e che da solo vale il prezzo del biglietto. Unica pecca, una leggera ripetitività negli scontri finali con il famigerato scimmione, ma di sicuro si tratta di un titolo da tenere in seria considerazione per ogni possessore di Nintendo DS.

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