Recensione

Mappy

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a cura di Melkor

Il Verdetto di SpazioGames

6.8

Era il lontano 1983 e sulla scia del successo di Pac-Man la Namco provava a sfornare titoli accrescendo sempre di più il numero di fan nel mondo. Ecco quindi arrivare un buffo coin op nel quale il protagonista era un topo poliziotto ed il suo compito era quello di recuperare una serie di oggetti rubati da una banda di gatti. Come alcuni di voi avranno intuito stiamo parlando di Mappy, semplice ma geniale esempio di come quasi trent’anni fa bastasse veramente poco per realizzare un buon prodotto. Un titolo come questo non poteva mancare alla neonata sezione di giochi Arcade della Virtual Console Nintendo ed in questo modo tutti potranno provare un altro pezzo di storia dei videogiochi. Riuscirete a riportare a casa il maltolto?

L’arte del trampolinoCome anticipato in precedenza, la trama di Mappy vede il nostro simpatico protagonista affrontare quindici livelli alla ricerca di una serie di oggetti rubati dalla banda di gatti denominata Mewkies, capeggiata dal loro leader Nyamco. Nel corso dei suddetti livelli dovrete destreggiarvi lungo diverse piattaforme dove troverete, oltre alla refurtiva, delle porte che potranno essere aperte contro i vostri nemici ma anche generare delle onde d’urto capaci di annientare ogni sventurato gatto che si trovi lungo la traiettoria. Non vi saranno scale o metodi canonici per raggiungere le varie altezze ma dovrete semplicemente utilizzare degli appositi trampolini, i quali si andranno mano a mano a deteriorare dopo ogni salto e che in caso di poca attenzione vi lasceranno cadere nel vuoto. Ovviamente i gatti malavitosi viaggeranno liberamente per gli stage e dovrete avere la massima attenzione a non incrociare con loro la strada onde evitare una prematura morte. Anche i Mewkies useranno i trampolini ma fortunatamente se vi troverete a saltare contemporaneamente non subirete alcun danno. Sempre all’interno delle varie strutture potrete incontrare il leader delle banda, il quale adorerà nascondersi di soppiatto dietro alcuni oggetti dandovi la possibilità di ottenere succosi bonus nel caso siate abbastanza veloci. Nel corso della vostra avventura incontrerete anche quattro livelli bonus nei quali il vostro compito sarà utilizzare i tanto amati trampolini per collezionare più palloncini possibili ed ottenere un punteggio invidiabile.Come nel più classico dei giochi arcade non vi saranno continue e nel raggiungere la conclusione dei livelli non dovrete fare altro che guadagnare più punti possibili collezionando tutti gli oggetti sparsi e soprattutto cercando di rendere inoffensivi più gatti possibili. E’ possibile giocare anche insieme ad un amico ma in questo modo verranno generate due partite parallele ed il secondo giocatore per iniziare a giocare non dovrà fare altro che attendere la sconfitta del primo player. Un gameplay semplice ma di effetto che rese il titolo Namco amato da molti e che ancora oggi potrebbe fare passare qualche minuto in allegria nonostante il titolo accusi notevolmente il trascorrere del tempo.

Le sabbie del tempoDescrivere dal punto di vista tecnico un titolo del genere equivale a dare una valutazione grafica a Pac-Man o comunque ad una tipologia di giochi che poneva l’aspetto visivo totalmente in secondo piano rispetto al gameplay ed al sistema di controllo. Ci trovavamo infatti agli albori dello sviluppo dei videogiochi ma bisogna comunque ammettere che confrontato con altri prodotti la creazione Namco aveva comunque degli aspetti degni di nota. In primis il comparto sonoro che, grazie ad un motivetto orecchiabile ed ancora apprezzabile, riusciva ad accompagnare gli utenti nelle lunghe sessioni di gioco senza mai stancare realmente. Anche il controllo era apprezzabile anche se un giocatore moderno abituato ad una sensibilità quasi reale risentirà notevolmente della rigidità dei movimenti e ad un sistema di controllo che comunque necessita di un minimo di pratica al fine di evitare delle brutte figure. Tornando all’aspetto grafico gli sprites dei protagonisti sono comunque caratterizzate da elementi che contraddistinguono sia il simpatico Mappy che i suoi nemici ed in questo modo potrete facilmente intravedere il malefico Nyamco nascondersi dietro una radio o addirittura al lato della Gioconda.Andando ad analizzare l’emulazione offerta dal Wii possiamo essere come sempre contenti dell’opera, che non fa altro che riprodurre alla perfezione pregi e difetti del titolo dandoci addirittura la possibilità, attraverso un comodo menu iniziale, di settare il numero di monetine da inserire nel cabinato virtuale ma anche di determinare i vari punteggi bonus da ottenere nel corso della missione. L’atmosfera è ricreata alla perfezione ed oltre al Wii Remote in posizione orizzontale potrete utilizzare tutti i sistemi di controllo che la console Nintendo mette a disposizione. D’altra parte la presenza di un unico tasto azione che corrisponde all’apertura delle porte rende immediato qualsiasi periferica a disposizione. Ci troviamo comunque di fronte ad un videogioco che difficilmente riuscirà ad essere apprezzato dai più giovani e che, salvo eccezioni, desterà l’attenzione solamente di coloro che vogliono assaporare nuovamente la sensazione di un viaggio nel passato ed allo stesso tempo desiderano provare nuovamente emozioni oramai perse nel tempo. D’altronde il costo di 500 Wii Points, pur trattandosi della soglia minima delle Virtual Console, non aiuta i diffidenti ad avvicinarsi ad opere del genere nonostante una buona dose di divertimento, seppur limitato nel tempo.

– Gameplay divertente

– La musica di sottofondo è adorabile

– Ottima emulazione

– Risente notevolmente del tempo trascorso

– Controlli rigidi

– 500 Wii Points

6.8

Mappy è un titolo che risente fin troppo del trascorrere del tempo e che, pur trattandosi di un prodotto valido e divertente nella sua estrema semplicità, difficilmente potrà essere apprezzato da coloro che non sono particolarmente legati all’opera Namco. Ad un sistema di controllo fin troppo rigido si contrappone un comparto sonoro allegro e un gameplay che in ogni caso vi farà compagnia per qualche minuto prima di passare oltre. Il Wii emula perfettamente il titolo offrendo ogni tipo di controllo possibile oltre che un semplice menù da coin-op che consente di settare alcuni parametri interessanti. Consigliamo in ogni modo di spendere questi 500 Wii Points solo se la vostra intenzione è quella di provare un piccolo pezzo di storia dei videogiochi o comunque se siete fra coloro che hanno speso centinaia di monetine nel cabinato. Per tutti gli altri il suggerimento è passare con serenità oltre.

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