Sono passati quindici anni e la bambina al centro delle vicende del primo Dishonored è diventata una venticinquenne forte, risoluta e perfettamente in grado di badare a se stessa. Non è solo la legittima imperatrice, sovrana assoluta dell’impero delle isole, ma è anche stata addestrata a lottare fin da piccola da suo padre, il protettore reale Corvo Attano. Ecco come il direttore creativo Harvey Smith ha presentato il personaggio:“Dal punto di vista della progettazione del personaggio, possiamo dire che le tre parole chiave di Emily sono: imperatrice, Dunwall e assassina. Questo la mette in contrasto con Corvo (anch’egli giocabile in Dishonored 2), di più umili origini e nativo di Karnaca, l’ambientazione di questo secondo capitolo. Emily si vede sottrarre il trono ed è costretta ad abbandonare Dunwall per la prima volta nella sua vita. Per lei è un contrasto notevole: il giorno prima era l’imperatrice e ora è una fuggitiva.”Tuttavia, Emily non è solo un personaggio con una storia: possiede anche poteri unici con cui potrà affrontare le minacce che la attendono. “Quando abbiamo deciso di donare a Emily dei poteri particolari, sapevamo che dovevano essere interessanti e spettacolari quanto quelli di Corvo,” ha affermato il capo progettista Dinga Bakaba.