Il creatore di Oculus Rift Palmer Luckey si è lasciato andare nelle scorse ore a dichiarazioni piuttosto controverse, che certamente solleveranno un certo polverone. Intervistato in occasione del PAX East 2014, Luckey ha parlato della necessità di espandere il concetto di realtà virtuale andando a coinvolgere altri sensi oltre la vista, implementando elementi quali il tatto, in maniera tale da replicare in maniera più completa la real life. Ecco un estratto dell’intervista:”Come faccio a sapere che tu sei reale? Stai qui, di fronte a me, ma potresti benissimo essere un semplice ologramma. Eppure stiamo riuscendo ad avere un’interazione ricca e interessante. Si potrà arrivare a un punto in cui potrà essere considerato irresponsabile consumare carburante e un gran numero di risorse solo per interagire con un’altra persona, quando magari sarebbe stato sufficiente indossare un casco e comunicare virtualmente. Forse saremmo fisicamente isolati, ma non socialmente isolati. Forse dovremmo chiederci perché consideriamo un problema l’essere fisicamente isolati, se riusciamo ad essere mentalmente connessi. Se riusciamo a simulare alla perfezione la realà, che motivo abbiamo di andare a incontrare la gente in real life?“Ovviamente noi non possiamo fare altro che rigirarvi la domanda.