Nintendo si chiama fuori dalla questione politica nei videogiochi

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a cura di Paolo Sirio

The National, programma che va in onda su CBC News, ha approfittato dell’E3 2017 per informarsi riguardo alla trattazione di tematiche politiche all’interno dei videogiochi.Ha destato un certo scalpore, infatti, la scelta di Ubisoft di ambientare Far Cry 5 nel Montana, con un certo tipo di estremismo religioso utilizzato come principale antagonista nel corso della storia.Intervistato per l’occasione, Reggie Fils-Aime di Nintendo of America si è chiamato fuori dalla questione politica nei videogiochi, spiegando (dal minuto 58:57) che “sono altri quelli che devono fare dichiarazioni politiche”.“Noi vogliamo che la gente sorrida e si diverta giocando i nostri titoli”.Siete d’accordo con la visione del mezzo videoludico di Nintendo?

Fonte: NintendoEverything