E la storia continua…Dopo i burrascosi eventi del primo episodio, è tempo di tornare sui campi di battaglia sotto le vesti di un nuovo personaggio.Michael Becket, membro operativo della squadra Delta, sostituirà “l’anonimo apripista” del precedente capitolo, rendendo l’immedesimazione nel protagonista ancora più profonda e arricchendo ancor di più la storyline con stucchevoli particolari.Michael, risvegliatosi in un ospedale all’apparenza vuoto, inizierà a muovere i suoi primi passi nell’edificio alla ricerca di indizi che gli suggeriscano dove si trovi e cosa ci faccia in quel luogo: corpi morti sparsi alla rinfusa sul pavimento nonché massicce macchie di sangue sul muro non presagiscono niente di buono… e qui ha inizio il gioco.Come auspicato tornerà più spietata che mai quell’anima errante di nome Alma che durante F.E.A.R. compariva d’improvviso al protagonista mostrando inquietanti flashback, nonché fantasmi ed incubi assortiti.Purtroppo non ci sono ulteriori notizie sulla trama dal momento che gli sviluppatori hanno centellinato minuziosamente le informazioni da dare in pasto ai fan, ma dai primi indizi è certo che ci troveremo di fronte ad un nuovo capolavoro.
Più da vicino…Notevole attenzione è stata posta alla parte riguardante le armi che utilizzeremo nella nostra avventura ed i nemici che dovremo affrontare.Da un’intervista rilasciata sul sito ufficiale del gioco da John Mulkey, Lead Game Designer, e Leo De Bruyn, Level Designer, si denota come i fan abbiano praticamente subissato gli sviluppatori della Monolith con domande inerenti i due aspetti di cui parlavamo prima.Al momento le uniche armi presentate ufficialmente sono tre: l’ Andra-FD99, una SMG (Sub-Machine Gun) automatica; il Patten PK 470, una carabina con maggiore capacità di penetrazione dell’Andra; lo Shark FL-3 Laser, un laser a neodimio capace di incendiare all’istante qualsiasi obiettivo.Le armi presenti in-game saranno naturalmente molte di più e gli sviluppatori promettono che ci sarà l’imbarazzo della scelta tra le varie disponibili.Sarà inoltre migliorato l’opzione di zooming che non distoglierà più il giocatore dalle concitate azioni di gioco ma che, anzi, darà loro una maggiore continuità.Per quel che concerne i nemici invece, i fan saranno felici di ritrovare gli agilissimi assassini del primo episodio; unica peculiarità rispetto agli originali sarà rappresentata dalle devastanti scariche elettriche che rilasceranno ad ogni colpo.New entry per la Replica Heavy Armor, un’ enorme armatura corazzata che darà non poco filo da torcere al protagonista che potrà ancora far uso della sua capacità di rallentare il tempo.Come promesso, l’ IA sarà aggiornata e riveduta per far fronte alle nuove situazioni.Ogni nemico si muoverà seguendo una propria logica e sparare a casaccio non sarà più la scelta ideale se si spera di sopravvivere.Attraverso le parole dei due intervistati è stato chiarito anche l’aspetto che riguarda gli ambienti di gioco.Tra sessioni di gioco all’interno ed all’esterno (gli sviluppatori hanno dichiarato che la percentuale di ambienti interni ed esterni sarà la stessa) il giocatore potrà cogliere una notevole differenza di carattere stilistico e strutturale.Saranno aumentati in maniera vertiginosa gli elementi dell’ambiente con i quali è possibile interagire, sia che fungano essi da copertura sia da semplice ornamento; la planimetria degli edifici sarà molto più naturale e saranno aumentati i punti di copertura grazie ad un sapiente gioco di colonne e mura posizionate ispirandosi alla struttura degli edifici reali.Punto fisso degli ultimi anni sia delle community di videogamer, sia delle case di produzione (che fanno salti mortali per assicurare un’esperienza di tutto rispetto), è rappresentato dal multiplayer.Questa modalità sarà naturalmente presente nel gioco, ma nessun particolare è stato ancora svelato. Le uniche affermazioni di cui si ha la certezza riguardano la mancanza di Alma come personaggio giocabile e l’impossibilità di poter usare i medpack.Quest’ultima caratteristica è stata chiarita proprio da John Mulkey il quale afferma che la gestione dell’inventario durante le concitatissime azioni in multiplayer renderebbe frustrante l’esperienza di gioco.
Gli aspetti tecniciDal punto di vista tecnico (gameplay incluso) è ancora difficile riuscire a dare un giudizio.Il motore grafico adottato è lo stesso di F.E.A.R., ovvero lo Jupiter Extended di Lithtech, mentre per quello fisico ritroviamo l’ormai collaudato Havok.Le prime impressioni sono davvero ottime e lo stesso dicasi per il sistema di controllo che sembra non mostrerà nulla di nuovo.Sotto la voce “longevità” e “livello di difficoltà” nessuna novità si intravede al momento all’orizzonte. Tuttavia questonon deve spaventare i fan, perché Monolith è decisa a creare un nuovo capolavoro.
Sistema di gioco collaudato e ben funzionante, motore grafico di pregevole fattura e implementazione di novità che seguono l’andamento della domanda dei fan, fanno di questo titolo un capolavoro quasi annunciato.Insomma, le aspettative sono alte e i ragazzi della Monolith non sembrano intenzionati a deluderle.Project Origin può certamente essere aggiunto fra i Most Wanted di ogni appassionato.