Recensione

Shank

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a cura di FireZdragon

Prendete Kill Bill, aggiungeteci una buona dose del film di Robert Rodriguez, un pizzico di Machete, e potrete avere così una vaga idea del nuovo titolo sviluppato da Klei Entertainment. Shank strizza l’occhio ai classici picchiaduro a scorrimento in 2D, presentandosi però con una notevole dose di violenza aggiuntiva ed uno stile grafico fumettoso assolutamente da apprezzare. Una storia da assaporare fino in fondo come una torta di compleanno, ci basterà averne solo una fetta?

Chiamatemi pugnaleIl titolo del gioco prende il nome dal protagonista, Shank per l’appunto. Tradito dagli stessi scagnozzi con cui lavorava spalla a spalla, al nostro eroe viene portato via il suo più grande amore: nel tentativo di salvarla viene ferito gravemente e lasciato morire in una stanza in preda alle fiamme. La voglia di vendicarsi gli permette tuttavia di sopravvivere e di iniziare una caccia all’uomo senza precedenti in questo beat’em up in due dimensioni. Shank non è certo tipo da prendere i nemici alle spalle o agire di soppiatto, aspettatevi quindi intensi combattimenti con decine di personaggi ostili su schermo e schizzi di sangue dappertutto. Le abilità a nostra disposizione ci permetteranno di sferrare dalle semplici coltellate veloci a potenti fendenti di motosega, fino ad arrivare all’utilizzo in casi estremi delle granate. Tutte le mosse saranno accessibili da subito, permettendoci di prendere la mano con il sistema di controllo fin dalle prime fasi di gioco. Se da un lato questo aiuta, il rischio di appiattire troppo il gameplay era in agguato. Come palliativo Klei Entertainment ha ben pensato di inserire durante il decorso della campagna single player diverse armi aggiuntive che portano l’arsenale del nostro eroe ad un totale di sette strumenti di morte differenti. I ferri del mestiere verranno ciclati tra loro grazie alla croce direzionale, destra e sinistra per cambiare quelle da taglio e su e giù per scorrere invece quelle da fuoco. Ad ogni tipo di arma corrisponderà un tasto specifico sul joypad, permettendoci così di concatenare tutti i nostri attacchi e sbizzarrirci in combo composte da decine di colpi in serie in maniera del tutto naturale ed immediata. Le azioni a nostra disposizione non finiscono qui: sarà infatti possibile, grazie ai tasti dorsali, effettuare coreografiche prese e schivare i colpi più poderosi, azione richiesta soprattutto negli scontri contro gli avversari più tenaci. Purtroppo anche Shank presenta dei lati negativi nella gestione dei controlli. I programmatori hanno optato per rendere il tasto dell’attacco necessario anche per la raccolta degli oggetti, causando saltuariamente il consumo involontario delle pozioni di cura sparse per i livelli, rappresentate da bottiglie di Tequila. Facendoci largo tra le schiere di cani da guardia e uomini che si interporranno tra noi ed il nostro obiettivo arriveremo a dover affrontare enormi boss di fine livello. Una breve cut scene animata ci introdurrà l’evento, svelando nuovi dettagli sulla trama. Se per attraversare i livelli una sana dose di fendenti alla cieca potrebbero essere sufficienti, i duelli con i boss, al contrario, richiederanno calma e ragionamento: ogni nemico avrà infatti un punto debole specifico che sarà evidenziato solitamente dopo che questo avrà effettuato particolari mosse speciali. Contro alcuni basterà semplicemente evitare di essere colpiti ed aspettare che si stordiscano da soli sbattendo contro le pareti, mentre per altri dovremo interagire con gli elementi dello scenario per fare in modo di renderli inoffensivi. Una volta che avranno abbassato la guardia sarà possibile quindi avvicinarsi a loro e con un breve Quick Time Event eseguire un colpo speciale in grado di togliere gran parte della loro barra di energia. Una volta capite le meccaniche, ogni boss sarà relativamente semplice da eliminare in breve tempo e con il minor dispendio di forze possibile, ma se vi ostinerete a cercare di sconfiggerli esclusivamente con la forza bruta ne uscirete quasi sicuramente malridotti, dato che basteranno veramente pochi dei loro colpi per uccidervi. Per quanto scoprire il modo di abbattere i boss sia spesso divertente, questo sistema va ad inficiare almeno in parte la rigiocabilità: conoscendo già il trucco, non ci sarà più gusto a ripetere l’esperienza.

Voglio la mia parteDopo aver completato tutti i livelli in circa tre ore durante la nostra prima partita (delle quali quasi trenta minuti passati a combattere contro il boss finale), possiamo affermare senza timore alcuno che il titolo avrebbe meritato una campagna più lunga. Shank non è certamente un gioco che annoia ed arrivare in fondo alla storia con cotanta facilità e velocità ci ha lasciato desiderosi di approfondire le vicende del protagonista: a nostro parere, che una durata almeno doppia non avrebbe fatto altro che giovare al titolo. La possibilità di rigiocare i vari livelli per cercare di ottenere un tempo migliore e confrontarlo con quello degli altri utenti nelle classifiche online non servirà ad aumentare in maniera rilevante la longevità, mettendo piuttosto in risalto come un giocatore esperto possa portare a compimento tutti i livelli in circa sessanta minuti, davvero troppo pochi per un titolo venduto a circa 15 euro. Se avete un amico con il quale giocare ed un secondo joypad a portata di mano le cose vanno a migliorare grazie alla campagna multigiocatore. Questa nuova avventura fa da prequel per la trama originale e permette la collaborazione in locale tra due giocatori. Il sistema di gioco non cambia radicalmente ma va a guadagnare in profondità grazie alla possibilità di effettuare combo e mosse speciali appoggiandosi al secondo giocatore. Sarà possibile ad esempio effettuare una doppia presa sul malcapitato avversario e causare così danni ingenti o utilizzare il proprio partner come trampolino per attaccare i nemici dall’alto. Anche i boss godono in questa modalità di una completa rivisitazione: tutti gli scontri di fine livello, infatti, saranno disputati contro personaggi diversi da quelli visti giocando da soli e per batterli sarà necessaria la stretta collaborazione tra i due giocatori. Sebbene le tattiche rimangano più o meno basate sull’aspettare il momento propizio per schivare ed aprire la guardia dell’avversario, sarà necessaria una maggior coordinazione negli eventi Quick Time dato che spesso i giocatori dovranno agire in sequenza. E’ tuttavia inspiegabile come mai ancora una volta non sia stata inserita la possibilità di utilizzare il matchmaking per giocare online, caratteristica che ci sembra d’obbligo quando viene sviluppato un gioco del genere.

STAB! KABOOM! POW!Un colpo d’occhio impressionante, un’anima viva ed un cuore pulsante, questo è il comparto grafico di Shank. Ambienti dalle tinte dark che fanno risaltare in maniera prorompente i fiotti di sangue che schizzano dalle arterie tagliate degli sprite, giochi di luce e vetrate che si rompono fanno di questo titolo una vera gioia per gli occhi. Le animazioni sono fluide e vi permetteranno di colpire nella mischia il vostro avversario, buttarlo a terra, sparare due fucilate ai nemici che si stanno avvicinando e terminare poi il lavoro sul malcapitato che giace ai vostri piedi con una serie colpi a bruciapelo in piena faccia, il tutto con una fluidità disarmante. Tutti i personaggi, dai più insignificanti scagnozzi a quelli principali lasciano un ricordo indelebile nel giocatore, pur seguendo il classico stereotipo delle storie pulp raccontate da Quentin Tarantino, segno che la loro caratterizzazione è stata molto curata. Un sonoro buono nelle fasi di combattimento, un po’ meno nei dialoghi (completamente assenti i sottotitoli) ed una pregevole colonna sonora fanno da giusto contorno ad un titolo che riesce a dimostrare ancora una volta che l’era del 2D è ben lontana dalla fine. Segnaliamo per dovere di cronaca che nella versione Xbox 360 è possibile riscontrare lunghi periodi di caricamento e problemi con il filmato iniziale. Questo bug è già noto agli sviluppatori che hanno dichiarato di essere al lavoro per rendere disponibile il prima possibile un fix per l’utenza di Microsoft. In attesa dell’aggiornamento, il problema è perlopiù risolvibile semplicemente pulendo la cache del sistema.

– Ottime animazioni

– Stile grafico eccelso

– Co-op a due giocatori….

– Due storie distinte

– Veloce e violento al punto giusto

– Completamente in inglese

– Solo 3 ore per la campagna singleplayer

– … ma solo in locale

7.8

Alle volte basta poco per innamorarsi, uno sguardo malizioso alle texture, un fugace contatto con il joypad corrisposto da una veloce animazione su schermo ed il gioco è fatto, il nostro cuore è rapito per sempre. Il nuovo titolo di Klei Entertainment ci ha subito sedotto per poi abbandonarci in fretta. Un titolo che si è fatto apprezzare per le sue intense, seppur brevi, ore di gioco e che ci ha regalato diversi momenti spensierati mentre sbrigliavamo la trama a suon di coltellate e sparatorie. Un must-have per gli amanti dei beat’em up ed un buon gioco per tutti coloro i quali hanno voglia di passare qualche ora divertendosi con leggerezza. Non fatevelo scappare, magari quando scenderà di prezzo.

Voto Recensione di Shank - Recensione


7.8