Recensione

Sega Classics Collection

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a cura di Tsubasa

Alcuni di voi conosceranno Sega Ages. Si tratta di una serie di remakes, usciti esclusivamente in Giappone a prezzo budget, sui maggiori classici Sega curati dallo sviluppatore interno 3D Ages. In realtà questa serie ha avuto un successo molto relativo perché la maggior parte dei remake sono caratterizzati da una qualità tecnici ben al di sotto degli standard attualmente offerti dalle altre produzioni per PS2. Bene Sega ha deciso di raccogliere in uso solo CD alcuni di questi giochi: ne sarà valsa la pena?

La filosofia di Sega AgesLa filosofia della suddetta serie è quella di riproporre vecchi classici bidimensionali, come Outrun o Golden Axe, con la stessa giocabilità e lo stesso feeling ma con un nuovo motore grafico in tre dimensioni. I giochi più nuovi invece, come Virtua Racing, Virtua Fighter 2 o Last Bronx, sono stati riproposti pressoché identici alle loro controparti originali.

Troppi giochi? No, troppi pochi giochi!Iniziamo subito con i giochi. In questa raccolta troveremo Golden Axe, Out Run, Virtua Racing, Columns, Monaco GP, Space Harrier, Fantasy Zone, Alien Syndrome e la coppia Tant-R & Bonanza Bros. Possiamo subito dire che il parco titoli è già una mezza delusione. Dove sono finiti After Burner, Virtua Fighter 2, Sega Athlete oppure Last Bronx: tutti titoli di un certo spessore usciti nella versione giapponese ma assenti in questa raccolta.Parlando invece dei presenti non si può che essere attratti da quel Golden Axe che fece sognare milioni di bambini ed adolescenti nelle sale giochi di tutto il mondo. Ebbene, questo rifacimento in 3D perde quasi tutto il fascino del gioco originale. Certo, i comandi sono i medesimi, ma il gameplay è decisamente più rigido, per non parlare del passaggio dalle due alle tre dimensioni. Gli ambienti sono davvero scarni ed i modelli poligonali dei personaggi sono davvero semplici e malamente animati: il tutto sembra il frutto di una console che è uno strano ibrido tra una PSOne ed una Dreamcast. E che dire di Out Run? Dal punto di vista del gameplay è identico all’originale e contiene una modalità riarrangiata, solo che il tutto è passato alla terza dimensione, le macchine, la strada e gli oggetti oltre la carreggiata: peccato che l’impatto grafico generale sia a dir poco disarmante e si segnalano, nonostante la semplicità della grafica, vistosi effetti di pop-up. Lo Stesso discorso vale per Space Harrier, nel bene e nel male. Rimangano Colums, lo storico puzzle-game Sega nonché avversario di Tetris, Tant-R & Bonanza Bros e Fantasy Zone, buffo sparatutto Sega ma di grande successo (tanto che vanta conversioni su quasi tutte le piattaforme dell’epoca dal PC-Engine al Nes fino al Mega Drive). Seppur anch’essi limitati da un comparto audiovisivo davvero limitato vantano un gameplay intuitivo, immediato e davvero divertente (soprattutto Fantasy Zone). Il rifacimento di Alien Syndrome, altro classico di fine anni ottanta, ricorda il tanto amato Loaded per PSX e , purtroppo, non fa eccezione: non sembra certo un gioco programmato su PS2.Rimangono Monaco GP e Virtua Racing. Francamente su Monaco GP c’è davvero poco da dire: veramente brutto, da tutti i punti di vista.Discorso diverso vale per Virtua Racing che, per gli appassionati, potrebbe valere da solo l’acquisto della collection. Si tratta del primo gioco di corse interamente in tre dimensioni uscito nel lontano 1992 in sala giochi. I giocatori non giovanissimi lo ricorderanno di certo, come ricorderanno di certo che prima c’era solo l’illusione della tridimensionalità. Beh questa conversione di Virtua Racing è come l’originale, anzi meglio. Il frame rate è passato da 30 a 60 fotogrammi al secondo, mentre l’aspetto estetico è rimasto come un tempo: spoglio (poiché privo di textures) ma essenziale e massiccio. Virtua Racing rimante tuttora un gran gioco anche se limitato da una scarsa longevità, si tratta dopotutto di un gioco arcade.

Ma gli originali?Qualcuno se lo sarà già chiesto. I rifacimenti di questa collection, in particolar quelli di Golden Axe, Out Run non sono proprio il massimo: sarebbe stata una bella cosa se 3D Ages avesse inserito quanto meno gli originali, come premio di consolazione. Ebbene: nulla di tutto questo. E pensare che su un DVD ci sarebbero stati senza alcun problema.Peccato, davvero un peccato. Ce ne sarebbero di classici Sega che meriterebbero di trovare spazio in questa collection, oltre ai già citati Virtua Fighter 2 sarebbero stati graditi classici come Sega Rally oppure Daytona. La realtà di fatti è che si tratta di una raccolta di remakes mediocri e di un titolo, Virtua Racing, appetibile solo ai retrogamers più incalliti.

-Nove Giochi…

-Virtua Racing

-Prezzo Budget

-…Dalla Qualità Altalenante

-Pessimi Remakes

-Mancano Gli Originali

5.0

Mi duole ammetterlo ma Sega Classics Collection è una delusione. Grandi classici come Golden Axe, Out Run e Space Harrier sono stati deturpati con dei rifacimenti mediocri: inoltre non sono state neppure inserite le versioni originali dei giochi. L’unico gioco che può destare un certo interesse da parte di una nicchia di giocatori, per lo più retrogamers, è Virtua Racing identico, anzi migliore della versione originale. Mancano poi, in una collection Sega che si rispetti, giochi importanti come Virtua Fighter 2 o Sega Rally. In definitiva una colletion destinata esclusivamente ad appassionati e pochi altri.

Voto Recensione di Sega Classics Collection - Recensione


5