Rocket League

Avatar

a cura di FireZdragon

Psyonix è uno studio indipendente americano fondato nel 2000 in Florida da Dave Hagewood, presidente e studio director. Nel caso il nome vi suonasse familiare, è perché questo manipolo di sviluppatori ha dato vita alla modalità Onslaught di Unreal Tournament 2004, collaborando poi a titoli del calibro di Gears of War, Mass Effect 3, Bulletstorm, Xcom fino ad arrivare al più recente Nosgoth. Non sono ovviamente mancati titoli sviluppati in maniera completamente autonoma e Supersonic Acrobatic Rocket-Powered Battle-Cars era riuscito a farsi amare da un buon numero di videogiocatori su Playstation 3. Ora che il suo seguito Rocket League, sta per approdare in esclusiva su Playstation 4, abbiamo contattato Psyonix e cercato di capire qualche cosa di più sul progetto, eccovi cosa ne è emerso:

Spaziogames: la prima domanda è ovviamente riferita al concept del gioco: come è nata l’idea di combinare stunt automobilistici con il calcio?Psyonix: credeteci o meno ma è stato completamente non intenzionale! Stavamo creando un gioco differente, sempre basato sui veicoli, e uno dei nostri level designer ha deciso di gettare all’interno del livello una palla come esperimento. Il team si è divertito così tanto a colpire la palla con le proprie auto da convincerci ad aggiungere la possibilità di segnare, realizzando al contempo che quello che avevamo tra le mani fosse un gioco nettamente migliore rispetto al nostro concept originale. Così è nato Supersonic Acrobatic Rocket-Powered Battle-Cars!

Potreste spiegare al pubblico in cosa consiste il gioco e quali sono le meccaniche base?In maniera semplice, Rocket League è letteralmente la descrizione che vi ho dato nella risposta precedente: calcio miscelato con automobili. La fisica è un elemento importante, e comprendere come potete combinare il movimento della vostra auto con salti o boost sono tutti elementi che aggiungono livelli di profondità a questo concetto molto semplice.

Che modalità sono previste in questa nuova edizione?Abbiamo pensato di inserire diverse modalità nel gioco – abbiamo esibizioni standard alle quali i giocatori possono partecipare sia online che offline, una modalità allenamento, e avremo anche una modalità stagioni che vi permetterà di giocare in un campionato completo contro diversi team.

Pensate di inserire anche il multiplayer in locale? Magari tramite split screen?Assolutamente! Il gioco supporta fino a quattro giocatori in locale, ma è possibile fare anche partite 1v1 o 2v1, sempre in split screen. Una delle feature più interessanti è la possibilità di formare un team di quattro giocatori sulla stessa macchina, andare online ed affrontare un altro team di quattro giocatori in un’altra stanza per un’esperienza “salotto contro salotto”.

Il gioco includerà diverse personalizzazioni per i veicoli, potete dirci qualcosa di più specifico?Annunceremo maggiori dettagli a riguardo in futuro, ma nel primo gioco ( Supersonic Acrobatic Rocket-Powered Battle-Cars) era possibile modificare esteticamente solo le skin dei vostri veicoli. Su Rocket League, espanderemo questa opzione a differenti parti del vostro mezzo, permettendo ai giocatori di creare le proprie identità sul campo da gioco.

Come mai avete scelto Sony Playstation come piattaforma esclusiva?Il gioco originale era un’esclusiva Playstation 3 e avevamo molti vecchi giocatori fedeli alla piattaforma Sony. Ha avuto senso per noi concentrarci quindi sulla piattaforma dove la nostra utenza è già presente, soprattutto dato che preferiamo concentrarci solo su una o due versioni del gioco piuttosto che rilasciarlo su più piattaforme possibili.

Come si è evoluto lo studio dal lancio di Supersonic Acrobatic Rocket-Powered Battle-Cars?Siamo decisamente più grandi di allora. Psyonix era composta solo da un pugno di persone quando abbiamo rilasciato l’originale Battle-Cars e ora siamo abbastanza grandi da avere numerosi team al lavoro su più progetti contemporaneamente. Abbiamo altresì guadagnato molta più esperienza, e abbiamo ancora più chiaro cosa i fan vogliono dai nostri giochi.

Potete dirci qualcosa circa il prezzo finale e la finestra di lancio?Il prezzo non è ancora stato deciso ma puntiamo a renderlo il più conveniente possibile. Abbiamo peraltro annunciato il gioco per questa primavera ma è possibile che il titolo arrivi un pochino dopo, a seconda di alcuni fattori esterni. Avremo risposte chiare e definite a queste domande nel giro di qualche mese.

Avete intenzione di aggiungere qualche sorta di arma per distruggere i nostri avversari?Se riuscirete a prendere abbastanza velocità durante le partite sarete in grado di urtare violentemente gli avversari e farli volare fuori dal campo di gioco per alcuni secondi, ma non ci saranno armi nel vero senso del termine. Il nostro è un gioco sportivo dopotutto, non un gioco di combattimento tra auto, e questa è una differenziazione molto importante per noi.

State puntando ai 60 fps o pensate di rimanere sui 30?Stiamo puntando al miglior frame rate possibile, ma ancora molto lavoro in termini di ottimizzazione deve essere fatto. Se il gioco sarà bello da vedere e da giocare saremo felici, siano 30 fps, 60 fps o qualsiasi cosa nel mezzo!

Rocket League è un gioco diverso dal solito se non altro e, visto il buon riscontro ottenuto dal pubblico dal primo capitolo, siamo davvero curiosi di vedere come l’utenza Playstation 4 accoglierà anche questo nuovo progetto. Lo split screen a quattro giocatori in locale, infine, potrebbe rappresentare un’attrattiva interessante, non resta che attendere la fine della primavera per metterci le mani sopra.