Recensione

Night Watch

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a cura di Damien

I giochi presi dai film… bella gatta da pelare per il povero recensore di turno! Tralasciando il solito discorso su come la qualità di questi sia sempre altalenante (Chronicles of Riddick e il primo titolo della serie Evil Dead, tanto per dirne un paio agli antipodi come qualità), questa volta a noi europei sarà facile dare il beneficio del dubbio alla Nival Interactive. Questo perché la fonte ispiratrice di Night Watch sono i racconti di Sergey Lookyanenko, autore sicuramente non molto famoso all’estero, tanto meno da noi; infatti il recente film omonimo non ha visto distribuzione nell’italica penisola. Quindi sarà bene spendere due parole sull’universo in cui guiderete Stas e i suoi compagni.

Tra vampiri, zombie e licantropi… no aspè!Night Watch principalmente s’interessa del rapporto tra le varie classi di ‘Others’, che non sono altro che una razza simile agli umani di aspetto ma superiore in quanto a poteri mentali e forza fisica (anche se non immortali). Quindi, è fin troppo prevedibile immaginare che troveremo Others cattivi (Dark) e buoni (Light), di cui faremo parte per l’intera durata del gioco, anche se sarà possibile operare diverse scelte in determinati momenti. La situazione però si complica con la presenza dell’Inquisizione, che vigila sui rapporti tra le due ‘classi’ sopraccitate e gli esseri umani, che sono naturalmente sensibili al condizionamento mentale di Light e Dark Others. Essenzialmente questa è la storia: all’inizio del gioco vestiremo i panni di Stas, un ‘povero’ diavolo che si trova a essere costretto a fare l’assassino di professione per pagare un’operazione chirurgica alla madre. In realtà i suoi ultimi clienti erano due Dark Others, e arriva giusto in tempo un membro della Night Watch (che sarebbe una sorta di ‘polizia’ dei Light Others, mentre la Day Watch è quella dei Dark) a impedire che questi ci convertano. Inizierà così la nostra avventura come membro della polizia Night Watch: ogni missione sarà composta di obbiettivi abbastanza ovvii e la trama non mancherà di colpi di scena e tradimenti di ogni sorta.

Nival… chi erano costoro?Molti di voi avranno riconosciuto la software house che ho citato nel primo paragrafo. Ebbene sì, la russa Nival Interactive si è fatta conoscere al grande pubblico con ottimi titoli come Heroes Of Might And Magic V e Silent Storm. Non è un caso che abbia citato quest’ultimo, visto che Night Watch condivide la stessa filosofia di base del titolo militare: combattimento a turni e movimento in tempo reale quando non ci sono nemici nei paraggi. Ed effettivamente la meccanica di gioco si esaurisce qui, avremo dei livelli discretamente grossi in cui muoverci e, normalmente, eliminare tutte le presenze nemiche. Ovviamente qui non c’è nulla di militare o eccessivamente strategico, Night Watch si compone invece di numerosi elementi RPG: punti esperienza, livelli, abilità che i personaggi potranno imparare e così via. Sarà anche possibile scegliere tre classi diverse, anche se riconducibili alla stessa fonte (magia): Shapeshifter (mutaforma), Sorcerer (che sarebbe un incantatore) e Mage (un mago più classico). In realtà non sono scelte fortemente strategiche visto che il team presto si comporrà di personaggi di altre classi, è solamente per apportare un po’ di varietà al tutto (e immagino per rispettare la fonte, ma non saprei!). Altra notevole novità è la presenza del Twilight (o Gloom, come lo chiamano nel gioco); cioè la possibilità di entrare in una sorta di universo parallelo in cui nascondersi o rincorrere dei nemici. In modalità gloom sarà sempre possibile influenzare la realtà, quindi anche per nascondersi dagli esseri umani che ovviamente non possono entrarci. Il problema è che il Gloom consuma punti magia con ogni turno che passa e nel momento in cui questi andranno esauriti, inizierà a intaccare i punti ferita. Ciò vale per noi ma anche per i nemici, dunque all’inizio non meravigliatevi se state combattendo nel Gloom, e i nemici vi cadranno stecchiti ai piedi dopo qualche turno. Alla fine i cambiamenti apportati sono solo un paio e non proprio essenziali, quindi possiamo semplificare tutto questo discorso dicendo: Night Watch è un Silent Storm con ambientazione moderna e metropolitana, una trama più vivace e qualche elemento rpg in più.

E’ meglio imbracciare un fucile o lanciare una magia?Dunque ciò che dovrebbe essere di fondamentale importanza per chi già possiede Silent Storm (o per chi l’ha evitato per il tema militare), è la trama. Effettivamente in sé, la storia si presenta piuttosto intrigante e discretamente originale; il problema è che manca di un qualsiasi coinvolgimento nei confronti di chi gioca. Stas è un personaggio davvero troppo poco caratterizzato, sì fa qualche battuta di tanto in tanto, ma la sua figura da sbruffoncello ingenuo non convince proprio. Le ragazze di contorno idem non spiccano più di tanto e sarà difficile che qualcuno di questi personaggi vi resterà nel cuore; ci vorrà del tempo. Ma, ahimè, il tempo è la cosa che è più difficilmente concedibile a Night Watch, la meccanica di gioco è davvero troppo semplificata e anche il fatto di poter gestire un inventario discretamente vario, non basta a tenere vivo l’interesse più di tanto.

I ladri di techs e pezzettiNeanche tecnicamente il gioco riesce a brillare di luce propria: il motore grafico poi presenta una strana pesantezza in assenza di elementi in movimento o di personaggi, che è difficilmente spiegabile. Al livello massimo di zoom, generalmente Night Watch è indubbiamente piacevole, un buon uso delle texture e un antialiasing settato di default a 4x aiuteranno a rendere il tutto più gradevole ai nostri occhi. Così anche quando entreremo nel Twilight, l’effetto è davvero molto bello da vedere: tutto shader e ombre. Il problema è che nelle scene non interattive (cioè nelle cutscenes), si nota che il motore non è stato costruito per far dialogare due personaggi tranquillamente, e quindi faranno la loro comparsa animazioni sbagliate, personaggi che traballano e così via. In questo senso sembra effettivamente un gioco un po’ raffazzonato e sbrigativo.Sul sonoro pure potremmo fare lo stesso discorso, lasciando da parte le musiche che tutto sommato sono carine (soprattutto quella del menù è molto cinematografica); sono le voci che spesso non convincono. D’accordo che siamo a Mosca, ma tutti i personaggi dovrebbero presentare questo accento russo pesantissimo che rende la narrazione poco credibile e di granito? Sarebbe stato meglio realizzare un doppiaggio più ad hoc, magari, così com’è le voci contribuiscono solo a rendere la trama poco digeribile, ed è un male non facilmente perdonabile.

HARDWARE

Windows 2000/XPPentium 3/Athlon 1.0 Ghz (consigliato 2.2 Ghz)Scheda video miniimo Geforce 2MX o Radeon 9000 (consigliata Geforce 3 o Radeon 9700)256 mb di Ram (consigliati 512)2 Gb di spazio su HDDVD Drive

MULTIPLAYER

Non presente

– Grafica più che discreta

– Atmosfera azzeccata

– Interfaccia intuitiva

– Trama poco coinvolgente

– Protetto da Starforce

– Doppiaggio appesantito

6.0

Insomma Night Watch è un gioco soltanto carino, che divertirà chi conosce il film e i libri (cioè ben pochi) e chi è proprio appassionato del genere. Gli altri farebbero meglio a fermarsi a Silent Storm.

Voto Recensione di Night Watch - Recensione


6