Recensione

MAG

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a cura di Redazione SpazioGames

L’anno di Playstation 3 comincia con uno dei progetti più ambiziosi per questa piattaforma, ovvero quel MAG che dovrebbe permetterci di vivere intense battaglie a 256 giocatori, numero dieci volte superiore della gran parte dei concorrenti. Sarà riuscita Zipper Interactive nell’impresa di confezionare un prodotto in grado di coinvolgere e coordinare un numero così alto di partecipanti?

Guerra OmbraLe vicende che fanno da sfondo a MAG sono legate alla cosiddetta Guerra Ombra, il conflitto che le tre maggiori compagnie militari private stanno combattendo per accaparrarsi i ricchissimi contratti bellici che le nazioni ufficiali, stremate dal terzo conflitto mondiale, stanno appaltando a compagnie esterne per “recuperare”, “neutralizzare” e “stabilizzare” i propri territori. Voi interpreterete una nuova recluta in questa depravata industria, in cerca del contratto più vantaggioso e delle maggiori possibilità di crescita professionale. Dovrete quindi scegliere chi tra la S.V.E.R., milizia di origine sovietica, i Raven, compagine europea, ed i Valor, esercito di origine americana, risponderà meglio alle vostre aspettative di novello professionista della guerra.Dovrete quindi partire dalla gavetta, come l’ultimo soldato di compagnia, per poi piano piano crescere di fama, esperienza e ruolo, fino a guadagnare i galloni e cominciare a dare ordini, inizialmente ad una piccola squadra, fino ad arrivare al controllo di un intero battaglione. Oltre ad una crescita “professionale” ci sarà una parallela crescita sotto il profilo dell’equipaggiamento e delle capacità, attraverso l’utilizzo dei punti abilità guadagnati al passaggio di ogni livello. Sarà possibile acquistare nuove armi, protezioni ed equipaggiamento per le classi di supporto, ma anche la possibilità di migliorare la percezione della direzione degli spari, le capacità di corsa o la stabilità delle armi. Nell’Armeria sarà possibile organizzare tutti gli oggetti sbloccati, andando a creare fino a cinque set di armi tra i quali scegliere una volta scesi in campo. Tutto avrà un costo a seconda della sua efficacia e starà a voi trovare la combinazione migliore che rientri nel tetto di spesa massimo disponibile. Tutte queste cose fanno sì che si abbia una reale percezione della propria crescita, grazie ad un sempre maggior feedback da parte del proprio alter ego. Sensazione acuita dal fatto che il gioco si presenta sotto molti punti di vista piuttosto grezzo, a partire dal tutorial testuale, fino ad arrivare all’interfaccia di gioco, non sempre chiara e comprensibile, che richiederà al giocatore diverso tempo per venire decifrata.

All out warInoltre con partite fino a 256 giocatori contemporaneamente, la sensazione di confusione, perlomeno inizialmente, sarà forte, vi ritroverete infatti circondati da compagni che urlano e corrono, proiettili che giungono da ogni dove e nemici che ovviamente non faranno sconti ai nuovi arrivati. Un poco alla volta comunque comincerete a capire il senso delle icone sul radar di gioco, della possibilità di abbattere barriere, curare i compagni e aggiustare i veicoli. Tutto questo fa sì che MAG si ponga, perlomeno dal punto di vista ludico, in maniera piuttosto classica, sia nell’impostazione dei comandi, sia nelle modalità di gioco, stravaganti solo nel nome. Pad alla mano ci si renderà subito conto come gli sviluppatori di Zipper Interactive abbiano imbastito un gameplay molto classico, con un approccio veloce e leggero agli scontri, molto distante sia dalla gravosità delle armi di Killzone 2 sia dall’interattività con le mappe di Battlefield: Bad Company. I livelli offerti per gli scontri sono enormi, fattore che limita fortemente l’impatto che il massivo numero di giocatori contemporaneamente comporterebbe. Tranne in alcune situazioni infatti non vi sarà la frenesia degli scontri vista nei concorrenti, prediligendo gli scontri alla distanza, anche per via della poca efficacia dei colpi a breve distanza e dell’effettiva difficoltà ad avvicinarsi ad un avversario, prima di venir falciato da uno dei tanti suoi compagni.Uccidere l’avversario, per quanto di fondamentale importanza in un FPS, non sarà comunque l’attività prediletta da tutti coloro che vorranno fare carriera in MAG. Il sistema dell’esperienza premierà infatti maggiormente tutte quelle azioni di supporto come il curare o il riparare un veicolo piuttosto che la semplice caccia all’uomo. Portare a compimento un obiettivo assegnatoci da un nostro leader ci farà guadagnare oltre che a molti punti esperienza anche dei punti di leadership, fondamentali per poter ambire ad il ruolo di ufficiale. Queste possibilità saranno possibili solo dal quindicesimo livello in poi e dovrebbero rendere possibile una migliore organizzazione di tutta la campagna bellica, disciplina dei soldati permettendo. Uno dei possibili limiti dell’esperienza potrebbe essere infatti quella di non riuscire a garantire un’esperienza completa e soddisfacente a tutti i livelli di gioco, per via di molti giocatori che per inesperienza o semplicemente attitudine non vorranno seguire gli ordini impartiti, rovinando in parte l’efficacia del sistema di ordini imbastito da Zipper Interactive. E se una squadra o persona un plotone da 32 giocatori sarà possibile formarli con propri amici, la speranza di avere 256 persone perfettamente organizzate è utopica, se non addirittura abbastanza disturbante, per le implicazioni reali che comporterebbe. L’interfaccia poco chiara, unita alla confusione che l’avere server comuni tra diverse nazioni comporta, concorrono a sminuire le potenzialità di un’idea ambiziosa come MAG.Va comunque sottolineato come questo titolo potrebbe rappresentare la base per un continuo sviluppo del progetto che grazie all’architettura hardware della Playstation 3 potrebbero tranquillamente coinvolgere tutti gli aspetti di gioco tramite corpose patch o espansioni.

CompromessiIl dover garantire a 256 giocatori un’esperienza di gioco sempre soddisfacente ha obbligato Zipper Interactive a cercare dei compromessi tecnici, nonostante sia un’esclusiva Playstation 3. Le mappe, di dimensioni davvero generose, non presentano nessun tipo di fisica in game e non spiccano per cura nei dettagli o negli effetti particellari. Sembra siano state limitate al minimo anche alcune finezza estetiche o animazioni legate al gioco, come la progressiva ricostruzione delle barricate o movimenti dell’acqua perlomeno accennati. Questo per garantire un motore di gioco sempre inchiodato sui 30 frame per secondo, in qualsiasi situazione. Il comparto sonoro è di discreta fattura, con buoni effetti per le armi e qualche musica di sottofondo, adatta comunque a non prendere il sopravvento nei confronti delle voci in chat, realmente fondamentali per poter sperare di coordinare un così elevato numero di giocatori.Molto importante per un gioco dedicato esclusivamente all’online competitivo è il netcode. Solo raramente ci siamo imbattuti in partite che presentavano un lag evidente, garantendo quindi un’ottimizzazione dei tempi di risposta quasi sempre ottimale, anche per via di un sistema di colpi precalcolati, che sgrava il sistema dell’invio di molti pacchetti dati. Questo va però ad incidere sulla precisione di alcuni tipi di colpi, non sempre registrati in maniera ottimale.

– Netcode stabile

– Partite a 256 giocatori

– Gameplay immediato

– Tecnicamente poco brillante

– Dispersivo

7.5

MAG è un progetto molto ambizioso che sembra aver dovuto fare i conti con una generazione hardware forse non ancora capace di supportare tutto quello che questo gioco ha da offrire. I compromessi di tipo tecnico che sono stati fatti non vanno però ad incidere sulla godibilità del prodotto, molto divertente da giocare soprattutto in compagnia di un gruppo numeroso ed affiatato. La mancanza di qualsivoglia modalità diversa da quella competitiva limita ulteriormente il segmento di mercato al quale questo prodotto si rivolge. Tutti quelli che invece stanno cercando uno sparattutto online diverso dal solito, con tantissimi giocatori da affrontare, molto immediato e semplice da giocare, hanno trovato il loro gioco.

Voto Recensione di MAG - Recensione


7.5