Recensione

Fat Princess - Piece of Cake

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Che sia la nuova piaga del mondo videoludico o il futuro dell’intrattenimento digitale, il modello free-to-play è una realtà incontrovertibile, che spadroneggia sul mercato mobile ma fatica decisamente di più in quello console, a fronte di un’utenza diversa e macchine dalle caratteristiche diametralmente opposte a smartphone e tablet.Dopo l’esperimento fallito con Destiny of Spirits, Sony ci riprova, sempre su PlaystationVita, con , puzzle game del tipo match-three scaricabile gratuitamente da Playstation Store.

Torte, che passioneUn download quasi indolore (inferiore a 200 mega) ci introduce a schermate colorate, che mettono di buonumore all’istante: lo stile e l’ironia, ma anche il sangue quando ci vuole, sono intatti rispetto ai titoli principali della saga, che, per la verità, non è tra quelle che sono riuscite a far breccia nel cuore degli appassionati Sony.Nondimeno, grazie al completo adattamento italiano e ad una immediatezza notevole nel comparto controlli, gestiti interamente dallo schermo tattile della console Sony, ci si getta nel cuore del titolo a capofitto, quasi senza accorgersene: i primi momenti con il gioco sono promettenti, grazie soprattutto a meccaniche consolidate da decine di titoli, uno su tutti l’arcinoto Candy Crush Saga, delizia di metà dei possessori di un profilo Facebook e croce dell’altra metà.Alle normali meccaniche match-three, che ritengo davvero non serva spiegare, Fat Princess Piece of Cake aggiunge una spruzzatina di gioco di ruolo, che, come l’evoluzione del mercato dimostra, non è mai fuori luogo: con la parte destra dello schermo dedicata alla fase puramente puzzle, la parte sinistra è impegnata da basilari battaglie a turni tra il party del giocatore e gli avversari, con tanto di classi, potenziamenti e mosse speciali.Il party a nostra disposizione contiene quattro tipologie diverse di combattenti, ognuna con le proprie peculiarità e debolezze: il chierico, in seconda linea, può curare tutto il party, ma è inutile quandosi tratta di menar le mani, mentre il bombarolo lancia ordigni sui nemici, colpendo ad area, ma è poco resistente ai colpi ricevuti.Completano il quadro il guerriero, resistente e dotato di buona forza, ma che colpisce solo dinanzi a sé e il fuciliere, versatile nonché capace di colpire più bersagli, e per questo primo obiettivo degli attacchi nemici.

Divertimento a breve termineA seconda dei tris (o poker, o cinquine) che inanelleremo sul versante destro dello schermo, ognuna delle classi in campo prenderà l’iniziativa: mettere in fila tre cuori azionerà l’incantesimo curativo del chierico, così come infilare tre fucili darà fuoco alle polveri del nostro tiratore: il grado di strategia connesso a queste meccaniche approfondisce il gameplay rispetto ai soliti puzzle game, e divertirà tanto gli amanti dei rompicapo quanto quelli dei giochi di ruolo, sebbene le dinamiche ruolistiche siano appena abbozzate.Dov’è, allora, che il titolo inciampa, tanto da non raggiungere nemmeno la sufficienza?Come spesso accade quando ci si affida al free-to-play, il problema sta nel modello economico scelto e nel bilanciamento della difficoltà del titolo: dopo una manciata di livelli introduttivi, quest’ultimo passa da umano a punitivo nel giro di un paio di stage, con il chiaro intento di far sì che il giocatore metta mano al portafogli.Una serie di indizi ci svela chiaramente in quale direzione si stia andando: innanzitutto cominciano a scarseggiare i cuoricini, il che toglie al giocatore la possibilità di curare le sue truppe, soprattutto in livelli la cui lunghezza media cresce gradualmente; secondariamente, giunti al secondo livello di potenziamento delle truppe, la forbice di prezzo (con valuta in-game) per poterle rinforzare ancora si fa davvero troppo ampia, lasciando il giocatore in una condizione di perenne inferiorità nei confronti del nemico, che infliggerà cinque-sei danni ad attacco, subendone al massimo due o tre.Se a questo si aggiungono boss di fine livello dall’esorbitante numero di punti ferita ed altri che rapiscono la principessa, togliendo al giocatore l’unico asso nella manica (rappresentato dal suo attacco ad area), appare evidente che il team di sviluppo abbia pigiato un po’ troppo il piede sul pedale.Per scoraggiare quanti siano decisi a non spendere nemmeno un euro su Fat Princess Piece of Cake è stato introdotto il sistema dei punti Energia, che si svuotano rapidamente e, come da manuale dei miglior browser game, si ricaricano con una lentezza esasperante (un punto, ovvero un tentativo, ogni venti minuti): giocare senza investire è quindi tecnicamente possibile, a patto che vi accontentiate di una quindicina di minuti al giorno, un valore accettabile quando si parla di smartphone ma non esattamente in linea con il mercato delle console portatili.Il paradosso più amaro, però, sta nel fatto che, a fronte di un gioco evidentemente derivato dal mercato mobile (come testimoniato dalla contemporanea uscita anche su piattaforme iOS e Android), il prezzo per svincolare il gameplay dal sistema dei punti Energia sia superiore ai venti euro, e cioè tipicamente una fascia da console: troppo comodo, così.A queste cifre, il gioco non vale la candela, a meno che davvero non siate i fan più sfegatati del franchise.

Colori e schermo tattileAd eccezione di qualche sporadico rallentamento, il versante tecnico di Fat Princess Piece of Cake si rivela sorprendentemente colorato e sbarazzino e richiama gli altri titoli della serie già visti sulle console Sony: non c’è nulla per cui strapparsi i capelli, sia chiaro, ma la presentazione grafica è gradevole e il set animazioni, sebbene limitato, svolge diligentemente il suo compito.Carine le musichette di accompagnamento e il doppiaggio in italiano, che sottolinea con “one liner” del tipo “massacro” e “strage” gli attimi più concitati della battaglia, anche se la nota più lieta viene dai controlli interamente tattili, figli della contemporanea uscita anche su dispositivi mobile, che dimostrano quanto preciso e comodo sia il touch screen di PlaystationVita quando gli sviluppatori si prendono la briga di sfruttarlo adeguatamente.

– Godibile nel breve periodo…

– Aggiunge qualcosa a meccaniche già viste

– Gratuito…

– …ma ripetitivo alla lunga

– Modello economico discutibile

– Livello di difficoltà sbilanciato

– …ma solo se accetterete di giocarci per un quarto d’ora al giorno

5.5

Davvero un peccato. Sarebbe bastato proporre un prezzo adeguato, magari entro i dieci euro, per offrire all’utenza PSVita un titolo divertente e fresco, che aggiunge qualcosa alla consueta formula match-three e sposa perfettamente una fruizione rapida e disimpegnata.

Allo stato attuale delle cose, invece, rappresenta un’enorme occasione persa, un titolo che diventa frustrante dopo pochi livelli e che vi costringerà a giocarci solo per una manciata di minuti al giorno.

Voto Recensione di Fat Princess - Piece of Cake - Recensione


5.5