Recensione

DiRT Rally

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Dopo quasi cinquanta ore passate sulla versione PC di DiRT Rally, eravamo in trepidante attesa di scoprire se anche la versione per console fosse effettivamente all’altezza della sorprendete qualità mostrata dal titolo Codemaster qualche mese fa. Un po’ in controtendenza rispetto a quanto accade solitamente per le uscite sul mercato, DiRT Rally ha compiuto un percorso cominciato con la fase di accesso anticipato su PC, che si è infine concluso con un’uscita ufficiale che ha raccolto parecchi consensi tra critica e pubblico. Dopo un test effettuato sulla versione per PS4, possiamo già anticiparvi che si è trattato di un lavoro realizzato con grande attenzione e meticolosità.
Fango e polvere
Rispetto ai precedenti titoli, certamente validi ma anche un po’ troppo arcade, DiRT Rally rappresenta tutto sommato un gradevole ritorno alle origini, e più precisamente a quel modo di interpretare questo sport che apparteneva al glorioso Colin McRae Rally, dove la sfida era soprattutto contro se stessi. A differenza degli altri capitoli della serie DiRT, dove insomma erano presenti gimcane, inviti continui alle derapate e diverse specialità che nella vita reale si vedono fare a virtuosi delle quattro ruote come Ken Block, questa nuova incarnazione rappresenta di fatto una lettera d’amore ai giochi di corse di qualche generazione fa. Sebbene siano presenti dei circuiti Rally Cross in cui bisogna gareggiare fisicamente contro altre vetture – e contro altri utenti, se deciderete di assecondare la vostra sete di vittoria online – qui bisogna soprattutto battere dei tempi molto stretti. Se non sarete in grado di raggiungere almeno il podio alla fine dei diversi campionati, andare avanti nella carriera e salire di categoria vi risulterà dunque impossibile. E di conseguenza, non riuscirete nemmeno a guadagnare il denaro per acquistare le vetture adatte alle competizioni più elitarie. La difficoltà, adattabile dalle opzioni a seconda delle proprie esigenze, è sin da subito piuttosto elevata, a dimostrazione della poca indulgenza verso gli utenti, che saranno anzi continuamente spronati a imparare dai propri errori. I puristi saranno inoltre lieti di sapere che non esiste la tanto vituperata opzione che permette di riavvolgere il tempo, né tantomeno sono presenti quelle facilitazioni alla guida che consentono di tenere l’auto in carreggiata con più facilità del solito. Anche con tutti gli aiuti attivati, DiRT Rally è davvero poco permissivo, in special modo quando la cilindrata dei bolidi aumenta e il fattore velocità rende più complicato il controllo della stabilità. Va comunque detto, a scanso di equivoci, che il titolo di Codemaster non è esattamente una simulazione nuda e cruda; è piuttosto una gradevole via di mezzo che simula bene il comportamento delle vetture su pista, dando la sensazione di controllarle secondo tutti i normali parametri. Ma si tratta appunto di una sensazione, perché il dosaggio dell’acceleratore in curva, del freno a mano, lo slittamento e altre importanti fattori sono decisamente meno rigidi rispetto alla realtà; il tutto, a vantaggio di un’ottima godibilità, che contempla un sistema di gioco assai impegnativo senza mai essere davvero frustrante.
Dal PC alla console
Del gioco ne abbiamo insomma già parlato nella nostra precedente recensione dedicata alla versione uscita quattro mesi fa su PC: ci aveva colpito positivamente e dimostrava oltretutto un’interessante apertura verso il mondo degli e-sport, grazie ad eventi strutturati per durare nel tempo. Anche su console è possibile disputare delle gare a cadenza giornaliera, settimanale e mensile, le quali lasciano intendere quanto Codemasters sia orientata a dare il pieno supporto alla propria opera davvero a lungo. 
Nonostante la gestione dei contenuti debba ancora essere perfezionata, oltre al rally classico va segnalata anche la presenza degli eventi Hillclimb, dove bisogna tenere a bada mostri dalla grande accelerazione mentre ci si inerpica sui tornanti di ripide montagne. Il cuore pulsante di DiRT Rally resta comunque la disciplina più classica, quella dove bisogna far registrare i tempi migliori nelle complesse e articolate piste delle sei nazioni che ospitano tragitti sempre poco prevedibili: Grecia, Svezia, Montecarlo, Galles, Finlandia e Germania. 
Considerando che il gioco è contenutisticamente identico alla controparte PC, è giusto comprendere fino in fondo quale sia la qualità della conversione. Ebbene, Codemasters ha portato a compimento un lavoro davvero egregio, che non fa sfigurare questa versione davanti a quella che è tutto sommato la più impressionante. L’Ego Engine, su PC molto performanti, dà certamente il meglio di sé, con modelli più definiti, ambientazioni dettagliatissime ed effetti stupendi da vedere anche attraverso la visuale dall’interno dell’abitacolo. Su console è stata fatta la scelta più saggia, ossia quella di mantenere 60 fps solidi per non inficiare in alcun modo sulla fluidità. Su PS4 si raggiungono i fatidici 1080p, mentre su Xbox One si ha una risoluzione dinamica che scala in alcuni casi fino a 900p. Tutto sommato, il sacrificio grafico ha trovato un ottimo compromesso, ed è proprio per questo motivo che la definizione inferiore degli ambienti non desta grandi fastidi, poiché ad onor del vero, quella di DiRT Rally è una delle conversioni meglio riuscite.

– Guida molto appagante

– Difficile e impegnativo, senza essere frustrante

– Gare giornaliere, settimanali e mensili

– Conversione ben realizzata

– In alcune piste si nota un po’ lo stacco tra veicolo e ambientazione

8.5

Impegnativo, con un ottimo modello di guida finalmente slegato dalla logica puramente arcade dei precedenti capitoli, e dotato di una struttura online potenzialmente longeva, DiRT Rally è un titolo davvero imperdibile per tutti gli appassionati delle quattro ruote. La conversione su console, oltretutto, è l’ennesima e chiara dimostrazione di un lavoro portato a termine con grande passione.

Voto Recensione di DiRT Rally - Recensione


8.5