Recensione

Defiance

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a cura di Specialized

Non deve essere stato facile per Trion Worlds concepire un titolo come Defiance. Da un lato gli sparatutto MMO non hanno finora goduto di un successo pari alle controparti ruolistiche (si veda il flop di APB) e, soprattutto su console, il modello always on line deve ancora farsi le ossa. Se poi pensiamo che si tratta di una IP completamente nuova, che i lavori vanno avanti da oltre quattro anni e che le alternative Free to Play non mancano di certo, possiamo considerare quella del team californiano una scommessa piuttosto rischiosa. Tra l’altro, a oltre dieci giorni dall’uscita, Defiance è tutt’altro che scevro da bug; anche nel nostro caso con la versione per PC dobbiamo fare i conti ancora adesso con disconnessioni, crash, glitch grafici e altre magagne, anche se per fortuna non siamo incappati in bug tali da pregiudicare l’andamento delle quest. Gli aggiornamenti di Trion Worlds sembrano comunque essere puntuali, ma la partenza poteva essere certamente meno problematica e la recente lettera di scuse degli stessi sviluppatori ne è un’ulteriore conferma.
Si spara molto e si pensa poco
Problemi a parte, Defiance è uno shooter MMO in terza persona coraggioso e piuttosto interessante, anche per la vicinanza concettuale con l’omonima serie TV di fantascienza che sta per debuttare negli USA su SyFy. Non aspettatevi però dal gioco una componente narrativa particolarmente evoluta. Nei panni di un Ark Hunter ci troviamo sulla Terra in un lontano futuro dove un’invasione aliena ha provocato non pochi danni al nostro povero pianeta. Per il resto, a parte la solita atmosfera post-apocalittica tra rovine e desolazione, la trama si evolve in modo piuttosto standard (ci sono di mezzo anche militari e ribelli) e le quest non sono certo il massimo dell’originalità. Anche la costruzione iniziale del personaggio non ha la profondità dei migliori MMO, con poche scelte per modificare il nostro alter ego e pochi elementi di differenziazione tra un modello e l’atro di personaggio. Dopotutto Defiance non vuole competere con i principali MMORPG sul mercato (e la stessa Trion Worlds non lo farebbe, visto che ha anche un certo Rift a cui badare), ma punta a un’esperienza di gioco più immediata e semplificata, come ci si aspetterebbe da uno sparatutto. In effetti la cosa bella di Defiance è il suo approccio immediato e istantaneo. Non ci sono chissà quali stat da gestire o un’attenzione certosina allo sviluppo del personaggio, tanto che lo stesso modello PvE è quanto di meno traumatico ci possa essere per chi non ha mai messo piede in un MMO.
Tutti contro l’alieno cattivo
Collaborare con altri giocatori nel corso delle quest è altrettanto immediato; viene forse a mancare quell’attaccamento del “gruppo”, ma il sistema di gioco prevede di condividere all’istante la propria quest con chi è presente in quel luogo senza preoccuparsi del loot condiviso. La componente shooting si affida ad armi piuttosto standard e forse un po’ troppo “leggere”; non aspettatevi insomma quel senso di pesantezza degli attacchi che vediamo in un Gears of War, ma grazie ad alcuni poteri come l’invisibilità, lo scatto, il boost sui danni e la proiezione di un “ologramma” per distrarre i nemici c’è una certa varietà negli approcci, senza dimenticare la presenza di veicoli con cui muoversi più velocemente nell’ampia mappa esplorabile. Questa non ha certo il fascino dei migliori mondi MMO e, come già detto prima, il concept e il look di Defiance sanno molto di già visto, ma come dimensioni non ci si può certo lamentare e qualche scorcio imponente non manca comunque. Tutto il gioco sembra comunque viaggiare su una scia “media” dalla quale non si dipanano particolari colpi di genio. Non mancano però momenti piuttosto spettacoli come gli eventi di massa, dove bisogna attaccare mega alieni precipitati sulla Terra con combattimenti feroci, pirotecnici e inevitabilmente confusi e frenetici. 
Urge intelligenza
Lo spazio per il PvP si affida sia alle classiche arene Deathmatch, sia a un modello di “conquista e difesa” a squadre altrettanto classico ma solido nelle dinamiche di gioco, dove tra l’atro ci troviamo a giocare in porzioni della mappa principale. Il bello del PvP è che vi si può entrare quando si vuole (anche mentre stiamo facendo una quest in solitaria) senza aspettare eventi programmati, code o quant’altro, in modo molto naturale e fluido. Concentrandosi molto sul PvP, si evita tra l’altro di scontrarsi con la mediocre IA nemica gestita del gioco; fin dai primi istanti ci si accorge infatti della scarsa attitudine tattica dei nemici, lenti negli spostamenti, spesso ignari della nostra presenza a pochi metri di distanza e al tempo stesso capaci di colpirci da distanze assurde. Quello dell’IA, assieme al modello di guida dei mezzi (che tra l’altro si possono richiamare in qualsiasi luogo e momento vogliamo), è il versante su cui Trion Worlds dovrà lavorare di più nelle prossime settimane, anche se non sarà facile riuscirci in tempi brevi. 
Lo strano caso di Defiance
Passando infine al comparto tecnico, Defiance non è certo un gioiellino e si nota chiaramente lo sviluppo contemporaneo alle versioni per console. Anche spingendo tutto al massimo (non preoccupatevi, non vi servirà un PC ninja per farlo), i modelli poligonali dei nemici sono scarni, le animazioni lasciano a desiderare e i numerosi glitch grafici ancora presenti non aiutano di certo. Non male invece le esplosioni e alcuni effetti particellari, ma nel complesso non si va oltre una semplice sufficienza e immaginiamo che su console il risultato sarà ancor meno esaltante. Eppure, pur considerando tutti questi limiti, Defiance ha quel qualcosa che ti spinge a giocarlo non facendo caso più di tanto ai difetti, compreso un aspetto social che può essere ignorato bellamente o approfondito a piacimento. Quasi a farlo apposta, Trion Worlds ha infatti “nascosto” nell’interfaccia lo spazio per le chat e in generale non c’è tutta quella architettura cooperativa presente in altri MMO. Scelta forse opinabile ma che dimostra un certo coraggio nell’approcciarsi alla materia e, ne siamo certi, a forza di aggiornamenti Defiance potrebbe presto meritare anche mezzo punto o un punto in più. Per ora invece deve accontentarsi del numero che vedete in alto.  

– Modello MMO adatto a tutti

– Immediato da giocare

– Componente PvP ben sviluppata

– Tecnicamente non è il massimo

– IA nemica da rivedere

– Ambientazione e concept poco originali

7.0

Defiance è uno shooter MMO da un lato molto classico e stravisto nelle ambientazioni, nel design del mondo del gioco e nel tipo di quest (e in fondo anche nella trama). Eppure il suo approccio così “leggero” al genere, la sua componente PvP fluida e naturale, la vastità della mappa e il suo non voler essere social a tutti i costi lo rendono un titolo piuttosto atipico e per questo interessante. Con un comparto grafico più curato, meno bug e una IA migliore, avrebbe potuto ambire a traguardi ancora più ambiziosi. Forse ci arriverà a breve con i giusti aggiornamenti, ma al momento bisogna accontentarsi di un MMO imperfetto ma in fondo coraggioso e soprattutto divertente.

Voto Recensione di Defiance - Recensione


7