Recensione

Blood Omen 2

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a cura di Valerio

Dopo il successo dei suoi predecessori, il seguito di Blood Omen approda finalmente sui nostri monitor. Kain, l’ormai celebre vampiro protagonista della saga, dopo esser stato sconfitto dal sorprendente esercito di Sarafan e aver trascorso circa due secoli sottoterra, si risveglia grazie all’aiuto della giovane Umah. Nel frattempo, Sarafan ha creato un potente ordine di cavalieri, i Serafin Knights, per mezzo dei quali sta sterminando tutti i vampiri rimasti a Nosgoth. Le vicende di Blood Omen 2 sono quindi successive rispetto al primo episodio ma precedono di circa dieci secoli quelle avvenute nei due Soul Reaver. Passiamo al gioco. Una volta iniziata una nuova partita, ci troviamo di fronte a un breve tutorial, utile per imparare e perfezionare le varie abilità motorie di Kain. Vedremo il nostro vampiro camminare, correre, saltare, aggrapparsi ed effettuare planate, utili in caso di salti da punti particolarmente alti. Come un vero vampiro, potrete succhiare il sangue alle vostre vittime (bellissima l’animazione), cosa necessaria per la sopravvivenza. Non mancano alcune abilità speciali, i cosiddetti Dark Gift, che potremo sfruttare nel corso dell’avventura, acquisendone tante altre avanzando nel gioco e sconfiggendo determinati nemici. Ad esempio, potremo trasformarci in nebbia o animali vari per renderci invisibili agli occhi dei nemici e favorire i nostri attacchi. Il gioco si configura come un classico action adventure, in gran parte caratterizzato da combattimenti (forse troppi) e i soliti enigmi (aprire una porta, trovare un passaggio segreto e così via). A proposito dei combattimenti, è importante soffermarci sulla loro struttura. Infatti, non vi saranno mai attacchi combinati da parte dei mostri avversari, che potrete quindi affrontare uno alla volta, evitandovi la spiacevole condizione di sentirvi in netta inferiorità numerica: niente mischie in stile Diablo 2, per intenderci. Ucciso il primo avversario si passa al secondo e così via. Man mano che andrete avanti, troverete molte armi interessanti (all’inizio i combattimenti saranno a mani nude) che dovrete però monitorare attentamente in quanto sono soggette a rompersi in caso di eccessivo utilizzo. Non tutti i personaggi che incontrerete avranno cattive intenzioni: con alcuni di loro dovrete interagire per avere importanti informazioni utili nel corso dell’avventura (specie se conoscete bene l’Inglese!). A questo proposito, bisogna tener d’occhio l’apposita barra collocata in alto a sinistra dei nostri monitor che, in base al colore dell’indicatore, ci darà importanti ragguagli sul tipo di personaggio che stiamo per affrontare, amichevole o avversario che sia. Quello che però lascia perplessi nello svolgimento della vicenda è il raggio d’azione del nostro Kain. Mentre in Soul Reaver 2 era possibile muoversi a piacimento nella cittadina di Nosgoth, qui il tutto è maggiormente “predefinito”, togliendo di fatto al giocatore parte della sua creatività ed esperienza di gioco.

Un passo indietro? Guardare avanti per migliorare: questa dovrebbe essere la filosofia di tutte le software house che si rispettino. A volte però qualcosa non va come dovrebbe e, magari nello stupore generale, capita che un gioco non sia al livello dei predecessori della stessa casa produttrice… Purtroppo è un po’ quello che è capitato a Blood Omen 2. Dopo il capolavoro di Soul Reaver 2, dai ragazzi della Crystal Dynamics ci si sarebbe senz’altro aspettato un prodotto ulteriormente migliorato, almeno sullo stesso livello del titolo dedicato a Raziel. Stranamente invece Blood Omen 2 viene meno alle aspettative di tutti noi, anche da un punto di vista squisitamente realizzativo. Graficamente, ad esempio, il successo di Soul Reaver 2 non è stato affatto bissato: gli scenari di Blood Omen 2 sono sicuramente ben realizzati ma non paragonabili a quelli mozzafiato del suo predecessore. Bisonga registrare infine Qualche piccolo passo indietro anche sul fronte della giocabilità e del sonoro. Nel complesso SR2 si rivela quindi maggiormente coinvolgente e riuscito rispetto a BO2, ma questo non deve assolutamente farci pensare che il titolo in questione sia un buco nell’acqua…certo non sarà un capolavoro, ci si aspettava qualcosina in più, ma è sicuramente un prodotto interessante da tenere in piena considerazione.

Aspetti tecnici Come già accennato in precedenza, graficamente parlando Blood Omen 2 avrebbe meritato maggiore attenzione e cura da parte dei programmatori, ma niente paura: gli scenari, purtroppo non interattivi, sono riprodotti nel complesso in modo discreto, rendendo l’atmosfera del gioco tetra e buia al punto giusto; i personaggi sono ben disegnati (a parte qualche viso), le animazioni non necessitano di particolari critiche…il tutto insomma non dovrebbe scontentare, nemmeno se messo a paragone contro il senz’altro migliore Soul Reaver 2. Il sonoro è buono: davvero coninvolgente il doppiaggio dei personaggi (purtroppo in inglese…), paragonabile a quello di un film vero e proprio. Buone anche le musiche di sottofondo che, di tanto in tanto, accompagnano le fasi salienti della nostra avventura. La giocabilità si attesta su livelli medi. Si può giocare sia solo con la tastiera che con tastiera e mouse contemporaneamente (si lascia preferire la prima modalità). Il controllo di Kain non è molto macchinoso: salti, corsa, movimenti e quant’altro sono realizzabili in modo soddisfacente, specie dopo aver fatto un po’ di pratica (vi basterà il tutorial iniziale). Un appunto invece lo merita il sistema di telecamere, a volte irritante specie nei posti più stretti. La longevità è buona, grazie a una vicenda abbastanza coinvolgente e a un livello di difficoltà che vi garantirà diverse ore di gioco.

Atmosfera intrigante, buona giocabilità.

Complessivamente ci si aspettava di più.

7.5

Che dire di più? Blood Omen 2 era atteso come il vero capolavoro, il grande e attesissimo action adventure che avrebbe dovuto garantire una grande esperienza di gioco, specie dopo la riuscitissima bilogia di Soul Reaver…e in questo purtroppo non ha centrato l’obiettivo.

E allora? E’ una delusione? No, “delusione” è una parola grossa…Di certo nessuno sarà contento nel constatare che qualche passo indietro è stato sicuramente fatto, ma non si tratta di una bocciatura completa, sia chiaro. Gli aspetti positivi ci sono eccome. Il tutto sta nel non paragonarlo troppo a Soul Reaver 2 (perderebbe decisamente il confronto), a considerarlo per quanto effettivamente vale, e non in relazione al suo “collega”.

In definitiva, un action adventure che punta senz’altro a stuzzicare il nostro interesse, soprattutto se siamo appassionati del tipo di gioco e di una trama pur sempre da brivido.

Voto Recensione di Blood Omen 2 - Recensione


7.5