Recensione

Throne of Darkness

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a cura di Mirai Trunks

Ma come mai ‘sto Throne of Darkness è così paragonato a Diablo? Cosa centra la Blizzard con la Click Ent.? Eh…sapeste…ve lo dico? Ok, ma probabilmente lo sapevate già: un ridente giorno di un non ben definito mese dell’anno, qualche genio della Blizzard si sveglia e dice: “Cià, andiamocene da questa azienda e facciamone una nostra”. Risultato? Click Entertainment. Ora finitela di chiedere il perché di tanta somiglianza, e cominciate a chiedere di ToD, chiaro (eh, quanno ce vò, ce vò!)?

BOTTE D’ORIENTEBasta con il solito fantasy “occidentale” (diciamo così per motivi tecnico-tattici)! Basta con i soliti mostri, con le solite armi! Perchè non trasferirci tutti in Jappone, la terra ove il PC sul quale sto lavorando a cotanta recensione è stato prodotto, la terra dove vengono concepite cose che qua neanche la mente più sbandata potrebbe sognarsi, la terra dove l’impiegato medio vive una vita ivi impensabile, “cimiteriale”, direi. Ed è in questa distesa di stranezze e cose arcane che è ambientato il nostro ToD. Ad accompagnarci nell’impresa 7 guerrieri, ognuno con capacità specifiche: Guardiano, Berserker e Spadaccino per l’arte della violenza (si potrebbe disquisire a lungo sullo spadaccino in realtà), Arciere per il tiro a distanza, Stregone per magie capaci (moooolto avanti col gioco) di fare stragi assurde, Ninja (il migliore per me) per fare di tutto e di più, capitano (il più inutile) per far crescere il carisma e pagare di meno gli oggetti. Questi 7 esseri sono continuamente intercambiabili: possono infatti essere richiamati dalla “base” (nonchè la locazione di partenza dell’avventura) tramite un apposito teletrasporto. Qui riacquisteranno salute e ki (punti magia) e potranno essere riportati alla vita in caso di dipartita. Attenzione, non più di quattro guerrieri possono essere in campo allo stesso momento. Ma come schierarli? Tramite le relative tattiche, abbastanza inutili (assurde, dai!), per fortuna totalmente customizzabili; potrete poi scegliere quale ruolo assegnare (conseguentemente tipo di arma) ad ognuno dei vostri uomini: addetto alla lotta corpo a corpo, addetto al cecchinaggio, addetto alla magia. E l’esperienza? Va in relazione ai danni: chi fa del male acquisisce esperienza. Questo sistema va inizialmente a favore dei picchiatori incalliti, che diventeranno presto delle vere e proprie corazzate, a discapito dei tiratori e del mago, all’inizio una palla al piede, in seguito una ruspa. Quando il vostro personaggio sale di livello dovete decidere come utilizzare i 6 punti bonus assegnati tra le varie caratteristiche (le solite…forza, destrezza, ki, carisma costituzione…). Già, proprio come in Diablo. Armi & Oggetti: inutile dire che chiunque uccidiate lascerà dei gradevoli oggettini, armi o quant’altro, utili alla vostra sopravvivenza. Armi & Corazze hanno una resistenza limitata esaurita la quale diventano inutilizzabili, almeno finchè non verranno sottoposte alle cure del fabbro, che in pochi secondi e per poco oro farà tornare come nuove la vostre catanaglie. Costui sarà inoltre in grado di forgiare materiale nuovo di pacca, a prezzi decisamente ragionevoli, vista la quantità di oro di cui verrete a disporre avanzando nel gioco. La materia prima la forniremo noi, donandogli armi inutili per il nostro settetto (sarà giusto?? Mah…). Ma ciò che farà dei seri danni alle vostre casse sarà la personalizzazione degli oggetti: e già, perché durante il nostro viaggio ci imbatteremo in vaste tipologie di oggetto atto alla personalizzazione degli strumenti di battaglia, procedimento eseguibile dal fabbro. Vi sono infatti combinazioni tramite le quali si ottengono sì risultati appetibili, ma al prezzo di decine di migliaia di monete d’oro (non poco). C’è poi il sacerdote: costui sarà in grado di identificare e purificare tutto ciò che vorremmo, oltre che di venderci pozioni assortite. Donando oggetti magici a questo simpatico vecchietto otterremo punti ki. Eh, che hai detto? Punti ki? Già. Ogni volta che un personaggio sale di livello ottiene 4 punti ki, uno per ognuna delle 4 scuole di magia (fuoco, acqua, terra e fulmine) presenti; cotanti punti possono essere usati per attivare nuovi incantesimi o per potenziare quelli già presenti. Già, proprio come in Diablo. Oh, il combattimento. Premettiamo che voi controllerete direttamente uno solo tra i 4 animali schierabili contemporaneamente, gli altri seguiranno le istruzioni date in sede di briefing (ciò che è detto nel menu “tattiche”), cosa che a volte (spesso anzi) li conduce ad azioni suicide…la stupidità artificiale è comunque non eccessivamente alta, solo tenete sempre d’occhio tutti i membri del vostro clan; d’altronde si sa, son japponesi, amano farsi del male. L’azione è decisamente frenetica (d’altronde questo è un action rpg) tanto da risultare caotica alle volte; certo dopo un po’ di pratica si andrà via lisci. Un problema sono però i tempi morti: spesso dopo battaglie difficili ci si ritrova con 5 o 6 elementi deceduti; ok, facciamoli risorgere. Sì, ma non tutti e 6 contemporaneamente, non si può! C’è una specie di barra d’energia che scende di metà (come minimo) ad ogni resurrezione e di una tacca (poco poco) ogni trasferimento baseesterno e vice versa e che si ricarica abbastanza lentamente. Dunque tra star lì a far resuscitare almeno 2 o 3 membri (tanto da averne 4!!) e aspettare che tornino in salute si rischia di aspettare parecchio…buona occasione per intavolare discorsi filosofici col fabbro o col sacerdote…ma il più grave difetto sapete qual è? No? E’ che spesso non si sa dove andare e cosa fare. Enorme difetto. Voglio dire, capisco che l’esplorazione sia l’essenziale di ogni rpg, ma io non ho ancora capito (e mi manca veramente poco per finire il gioco!!) dove sia il primo castello che m’è stato detto di liberare!! Questo per dire che molte side quests vengono risolte totalmente a caso e che si rischia di passare ore ed ore (com’ho fatto io!!) senza sapere minimamente dove si stia andando e cosa si stia facendo. Troppo random!! Diamine, 34 del gioco ho passato così!! Di conseguenza la ripetitività dell’azione è non certo bassa e vista la quantità di tempi morti presenti, il fabbro che dopo un po’ vien voglia di prenderlo a mazzate…capite che il voto non gode di tutto ciò!! Anzi, è proprio questo a gambizzarlo dibbrutto. Poi la mappa…indecente. Squallida. Non esiste intanto un modo per vedere non dico, vabbè, l’intero mondo, ma neanche l’intera zona in cui state errando! Potrete vedere solo una porzione ridotta di terreno, sostanzialmente poco utile, soprattutto perchè poi va a finire che ci si trova in uno stato di confusione totale, non esplorando dei grossi “pezzi” di mondo e non avendo la minima idea di dove si è quando dai dungeon si sbuca in posti sino a quel momento mai visti. No, non ci siamo. Ah, rimcarco la presenza di simpatici portali color blu che vi consentono di teletrasportarvi in determinate locazioni. Già, proprio come in Diablo. Ripetitività: nei contro ho citato anche questo fattore; mettete insieme tutto quanto detto fino ad ora e avrete la soluzione: si vaga senza meta continuando ad uccidere bestie…per un po’, ma poi…

GRAFICA? SONORO?Realizzazione tecnica decente: buoni gli sprite, discretamente animati e ben caratterizzati; purtroppo a volte sembra di trovarsi davanti ad un quartetto di nuoto sincronizzato. I nemici che avremo l’onore da affrontare nella nostra quest soddisfano in termini di quantità, pur essendosi visto di meglio (spesso una bestia è “ripetuta” più volte: se ne cambia nome e colore e via) , considerando però che è tutta roba presa dalla tradizione jappo (i mitici Oni!!) non si può non lodare lo sforzo fatto nella cura dei particolari da parte dei produttori. Bellino anche il momento della morte del nemico: fiotti di sangue, avversario che si spezza in mille pezzettini dopo il congelamento…molto carino! Sonoro…buone le musiche, orientaleggianti ed evocative…poche però, e poco presenti; qualcosa di più si poteva fare con gli effetti sonori: anche qua, buoni ma pochi (no, non il contrario…!!)…

E’ BELLO GIOCARCI? QUANTO DURA?Certo dovrete prendere la mano col sistema di controllo, i primi minuti di gioco saranno una mattanza bella e buona per i vostri personaggi; chiaro che se già avete esperienze diablesche il problema non si pone, se non le avete sarà solo questione di tempo. Ecco, come ho già spiegato in precedenza l’unico problema è che nei momenti più caotici non si riesce ad avere il pieno controllo della situazione: questo si traduce nella dispersione degli uomini, che finiscono per lasciarci spesso le penne…ergo: tempo perso per la rimessa in forma dei feriti e dei caduti.Longevità…ma sì, il gioco è discretamente lungo e vi terrà appiccicati allo schermo per un bel po’, certo è che non tutti avranno la forza di arrivare fino a quel punto: il divertimento sostanziale che infatti ci coinvolge agli inizi viene man mano sovrastato da una sensazione di frustrazione e smarrimento, visto che si continuano a visitare dungeon ed a risolvere quests senza un apparente nesso logico. E più si va avanti più i luoghi da visitare diventano tanti e spaziosi (un bene, indubbiamente) ma a causa della mancanza di una mappa degna di questo nome è facile lasciare indietro qualche pezzo, difficile poi da riprendere. Ed è davvero un peccato: senza questi difetti, pochi ma determinanti, ToD avrebbe potuto diventare fors’anche meglio di Diablo, perlomeno a livello di Singleplayer (per quanto concerne il multiplayer il titolo Blizzard dà della gran paglia…)

HARDWARE

Requisiti minimi: P266, 43 MB di RAM, 700 MB liberi su HD, scheda video compatibile con directX 7.0. Raccomandati un P400 e 64 MB di RAM.O.S. Windows 95b982000NT 4.0 con Service Pack 5.

MULTIPLAYER

C’è, consiste sostanzialmente in sfide tra clan, ma non è nulla di eccezionale.

Ambientazione diversa dal solito.

Longevo.

Bestiario tratto dalla mitologia Jappo.

VIULEEEENZA!

Si vaga troppo at random, senza un minimo di riferimento.

Alla lunga (ma neanche tanto) è frustrante.

La mappa fa schifo.

Il multiplayer è un po’ una chiavica.

Ripetitivo.

7.5

Diablo o ToD? 1000 volte Diablo in multi, forse ToD in single. L’ambientazione diversa dal solito fantasy, la presenza di continui riferimenti alla mitologia Jappo, il divertimento che comunque sa offrire ne fanno sicuramente un buon, ma non eccelso, prodotto, penalizzato da pochi ma pesantissimi difetti strutturali. In ogni caso ricordate che se siete singplaplayeristi incalliti prima di ToD viene il (per me) non plus ultra: Baldur’s Gate 2.

Voto Recensione di Throne of Darkness - Recensione


7.5