Recensione

Star Wars: Rogue Leader

Avatar

a cura di Maxnikk

Più vero del film…Star Wars è ormai diventato una moda, un fenomeno di costume e, come spesso accade, tutti si riscoprono esperti di questa celebra saga.Ma solo quelli che hanno qualche annetto in più sulle spalle sanno che cosa ha significato davvero l’epopea di Guerre Stellari nei primi anni 80, quando la maggior parte di noi non sapeva neppure cosa fosse un computer e restava con lo sguardo attonito ad osservare le splendide immagini che quel genio di Giorge Lucas aveva tirato fuori dal cilindro.I trentenni di oggi, ovvero i bambini di allora, si ricorderanno certamente delle emozioni che Han Solo, Luke Skywalker e compagni sono stati in grado di regalarci e avranno senza dubbio avvertito una certa dissonanza tra la celebre trilogia e gli ultimi due episodi.Non che The Phantom Menace e L’attacco dei Cloni siano dei brutti film ma, diciamocelo francamente, la Trilogia era tutt’altra cosa. Ormai siamo così assuefatti agli effetti speciali e alla computer grafica che quasi non ci facciamo più caso ma allora, negli anni 80, Star Wars rappresentò una vera e propria rivoluzione capace di far sognare un’intera generazione. Ma perché, direte voi, tutta questa disquisizione? Perché dopo tanti giochi ispirati all’universo di Guerre Stellari è finalmente arrivato quello che, più di ogni altro, mi ha restituito le stesse emozioni provate tanti anni fa quando vidi per la prima volta la Trilogia.E’ sufficiente?

Che la forza sia con noiMeno simulativo di X-Wing o Tie Fighter (a proposito, dovrebbe essere disponibile una versione economica del primo titolo che consiglio a tutti) e meno vario da un punto di vista del gameplay rispetto a Star Wars: Episodi I Battle for Naboo, Rogue Squadron di configura come uno sparatutto tridimensionale dall’impronta prettamente arcade nel quale dovremo affrontare tutta una serie di missioni (sulla falsariga del film) tra cui portare l’attacco finale alla Morte Nera dopo aver ingaggiato furiosi combattimenti con orde di Tie Fighter piuttosto che scortare le navi ribelli, gettarci a capofitto nelle famose battaglie di Hoth e Endor o cercare una via d’uscita tra le nubi di gas della città fra le nuvole di Bespin.E’ disponibile anche un comodo tutorial che ci farà prendere confidenza con i comandi della nostra navicella (uno Skyhopper T-16) ma, in tutta confidenza, penso saranno in molti a saltarlo a piè pari per iniziare immediatamente il gioco vero e proprio. Provate, però, a completare l’addestramento in tutte le fasi del giorno e avrete una bella sorpresa…Ogni volta che porteremo a termine una missione conseguendo determinati obbiettivi avremo accesso a quella successiva. Se saremo davvero abili riusciremo anche ad ottenere delle medaglie (da bronzo ad oro) cui sono abbinati dei punti che potremo utilizzare per sbloccare tutta una serie di interessanti bonus.Va detto però, ad onor del vero, che conquistare tutte le medaglie è davvero un’impresa titanica in quanto comporta il raggiungimento di tutta una serie di parametri (tempo impiegato, nemici abbattuti, precisione nel tiro, alleati perduti, vite perdute, efficacia del computer di puntamento) che saranno ben visibili nel briefing di fine missione.Durante lo svolgimento di talune missioni sarà, inoltre, possibile rinvenire dei simboli che indicheranno un upgrade tecnologico ed un conseguente potenziamento del nostro arsenale, magari con dei siluri protonici avanzati o a ricerca…All’inizio di ogni missione ci troveremo all’interno di un hangar dove faranno mostra di sé tutta una serie di veivoli che potremo imparare a conoscere più da vicino semplicemente ciccando sul tasto Y.Va da sé che non tutti sono disponibili fin dal primo momento ma andranno sbloccati nel prosieguo del gioco e che ognuno di essi ha delle peculiarità che lo renderanno idoneo a determinate missioni piuttosto che ad altre.Ad esempio sarà opportuno pilotare un Airspeeder, noto ufficialmente come T-47 che certo non può eseguire manovre avanzate come le “rollate”, ma è agile, veloce, e dotato di un robusto carico da traino utile per abbattere gli AT-AT imperiali legando loro le gambe.

Il sistema di controllo Come già avevo sottolineato nella recensione di Luigi’s Mansion il joypad del GameCube è davvero un piccolo gioiello, caratterizzato da una versatilità eccezionale.Ovviamente allo stick analogico di sinistra è deputato il comando della nostra navicella spaziale mentre lo stick C, in maniera analoga a quanto visto in Luigi, gestisce alternativamente le inclinazioni dell’inquadratura o lo sguardo del pilota a seconda che utilizziamo la visuale esterna o interna.Il tasto A è dedicato all’arma principale, il B a quella secondaria mentre è necessario spendere qualche parola in più sul tasto Y. La sua pressione, infatti, attiva il cosiddetto “Computer di Puntamento” che ci consente di individuare immediatamente gli obbiettivi prioritari della missione. Ricordiamo però che un uso eccessivo di tale dispositivo influirà in maniera negativa sul conseguimento delle medaglie assegnate a fine missione.I due grilletti gestiscono accelerazione e frenata mentre il tasto Z controlla il rollio della navicella intorno all’asse X (peraltro è possibile attivare il rollio automatico nella schermata delle opzioni).Infine abbiamo la croce direzionale, utilizzata per impartire ordini ai nostri compagni di battaglia (del tipo fuggi piuttosto che attacca), la quale risulta, a dire il vero, piuttosto scomoda in quanto ci costringe per un momento ad abbandonare lo stick destro che comanda il nostro velivolo.Nell’angolo in alto a destra del televisore troveremo poi il display radar 3D che dovrebbe aiutarci ad identificare la posizione dei nemici.Dico “dovrebbe” perché a mio parere non è di facile ed immediata consultazione. Uno spicchio arancione indica il punto in cui dovrebbe volare la nostra navicella per completare l’obbiettivo della missione. Per volare verso questo punto non dobbiamo fare altro che orientare il nostro velivolo in modo tale che lo spicchio arancione si trovi ad ore 12.A mano a mano che ci avvicineremo all’obbiettivo lo spicchio si allargherà e diminuirà di intensità fino a scomparire nel caso volassimo sopra o sotto di esso.Le icone rosse indicheranno i nemici mentre quelle verdi gli alleati.

GraficaSpettacolo assoluto! Poligoni in numero spropositato e textures ad alta risoluzione con un effetto bump mupping eccezionale che ci permette di scorgere ogni piccola insenatura o sporgenza.Date poi un’occhiata alla carlinghe dei diversi velivoli a disposizione come l’X-Wing. L’A-Wing, il Tie-Fighter, o la superficie delle corazzate ribelli piuttosto che i particolari che contraddistinguono i mastodontici Star Destroyer imperiali e ditemi se notate differenze con quelli visti nel film.Che dire poi di esplosioni, effetti luce in tempo reale, ombre dinamiche: tutto semplicemente fantastico.Anche gli scenari non sono da meno: uno su tutti la celebre battaglia di Hoth con un orizzonte davvero esteso e decine di AT-AT che avanzano con il loro passo lento e dincessante.Ricordiamo inoltre che, in fase di boot, è possibile attivare anche la modalità a 60 Hz sui televisori che la supportano.Unico neo, qualche calo nel frame rate visibile nelle situazioni più caotiche, cosa che denota una mancata ottimizzazione nel codice al fine di rispettare i tempi di uscita del gioco. Ma nulla di particolarmente eclatante.

SonoroMagistrale, e del resto non poteva essere altrimenti. Ricordiamo, infatti, che i Factor 5 non solo avevano già lavorato al famoso chip Sound FX implementato ai tempi del mitico Star Fox per N64, ma hanno contribuito perfino alla creazione di “Musyx”, il middleware appositamente studiato per GameCube.Inoltre il celeberrimo tema principale di Star Wars si amalgama alla perfezione con le musiche composte da John Williams e Chris Hulsbeck, mentre gli effetti sonori come spari e rumori delle diverse navicelle sono identici a quelli del film.Non dimentichiamo, poi, che Rogue Leader supporta pienamente la decodifica Dolby Pro Logic II quindi, se avete un impianto home theater all’altezza, avrete la possibilità di sentirvi sfrecciare alle spalle qualche Tie-Fighter intenzionato a mettervi il sale sulla coda…

LongevitàIl discorso longevità è un discorso del tutto particolare.Le missioni di base non sono effettivamente molte e portarle semplicemente a termine potrebbe non occuparvi tantissimi tempo.Il problema è portarle a termine cercando di ottenere le medaglie di maggior pregio e allora le cose si fanno davvero dure, al limite della frustrazione.Ottenere medaglie non è un’operazione fine a se stessa, ma comporta l’assegnazione di un certo numero di punti che potremo poi utilizzare per sbloccare 4 missioni bonus che ci vedranno, tra l’altro, al comando del Millennium Falcon piuttosto che del temibile Tie Advance XL di Darth Vader.Inoltre sarà anche possibile sbloccare un interessante documentario sullo sviluppo del gioco ed una galleria di immagini. Chi poi non riuscisse in tale impresa contando solo sulla sua abilità potrà sempre far ricorso ai codici di gioco, inseribili nell’apposita sezione (ma io non ve l’ho detto…)

– Tecnicamente sublime

– Atmosfera impareggiabile

Più vero del film…

– Può diventare frustrante

– Piccole incertezze a livello di frame rate

9

Assolutamente senza parole! Questa è la prima sensazione che proverete non appena avrete introdotto il mini dvd nel vostro GameCube. Se esiste un gioco che è davvero in grado di ricreare alla perfezione l’atmosfera tipica di Star Wars questo è proprio Star Wars Rogue Squadron II: Rogue Leader.

Mai prima d’ora un videogioco era stato così simile ad un film. Grafica e sonoro ai massimi livelli, giocabilità eccelsa, divertimento allo stato puro.

Forse poco vario ed originale e, talune volte frustrante ma, indubbiamente, una grande dimostrazione della potenza dell’hardware Nintendo.

Mi chiedo solamente una cosa: se già al lancio GameCube è in grado di fare così tanto, cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Continuate a seguirci e lo saprete…

Voto Recensione di Star Wars: Rogue Leader - Recensione


9